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MCCCCClll, OTTOBRE.
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    De li ditti, di 25, liore 4 di note. Come riee-veteno 5 lettere, videlicet l’ordine nostro di tuor le terre etc. ; et cercha le pratiche, hanno mandato per quelli le menavano etc., ma di Ritmino Zuan Paulo Manfron era andato in Val di Lamon per tuor li capitoli, però non li hanno potuto parlar. Di Rimano hanno auto dal signor una lettera, per la qual li avisa aver preso la spia etc. come scrisse ozi al suo secretano, e fo monstri in Colegio, dicendo el podestà di Zervia, Zuan Paulo Manlron el Più da Bergamo 1’ havia mandato. 11 qual lo lassò intrar in rocha e poi tornar, e si non liera per Ilironimo Bariselo, l’aria fato impichar. Essi_rectori e proveditor li rispose ; sichè crede quel signor sarà riinasto satisfate. E hanno voluto intender la cossa. Trova, il podestà di Zervia non aver mandato niuno, ma ben quel Ludricho parente dii castelan, che era con Zuan Paulo Manfron, li dimandò uno homo per mandar dal ditto castelan ; e cussi esso podestà ge trovò uno homo etc. El qual Ludrico dice, non obstante questo, li basta l’animo exequire. Item, mandano una lettera abula da Zuan Grecho e Prandio dii Borgo, data quel dì in Filelo. Come per suo homo venuto di Faenza, par Astor Manfredi sia ozi a bore Iti intralo in Faenza, e la parte tien con quelli di Val di Lamon, non era contentali, etiam la Valle etc. E havia manda per suo fradello Fran-cescheto.
   De li ditti, di 25, liore 6 di note. Manda un’ altra lettera abuta dii signor di Rimano, che si duol le zente di Pin da Bergamo, videlicet 50 fanti, esser la note venuto sul suo etc. ; e che la Signoria pretende haver la sua rocha etc. Item, di uno venuto lì per nome dii signor Antonio Maria Ordela-phi, nominato Baldassar Moratino, qual vien a Ve-niexia dimandando a la Signoria qualche ajuto et favor ad aver la rocha. El qual vien stravestito, acciò si la Signoria volesse per qualche via aver la rocha, la possi etc.
    De li ditti, di 26. Come quelli di Val di Lamon, sichoine li advisa Pyrorn Guerin di Russi, voi strenzer la praticha ; però essi li à manda il colateral e domino Filippo Albanese verso Pianzipam a li confini a firmar li capitoli con ditta Valle; e questo perchè Zuan Paulo et Jacomazo non erano ritornati ; et hanno ordinato a Zuan Gricgo e Francho dal Borgo vadino lì con li balestrieri. Item, hanno da Faenza esser intrato quel Astor Manfredi ; e li Naldi è iti in la rocha perchè una parte non li voi ; e la rocha bombarda la terra; sichè judichano la rocha leverà San Marco. Item, per altre lettere notate di
   I Diarii di M. Sandto. — Tom. V.
sopra, scrivono haver spazà al ducha di Urbin e al conte di Sojano mandino li fanti.
    Di Zervia, di sier Faustin Barbo podestà, di 24. Si scusa non haver lui manda quel me$so da Zervia a Rimano, ma è slà qyel Ludricho spagnol parente dii castelan, che insieme con Zuan Paulo Manfron li dimandò uno messo di mandar a Rimano (jal castelan, et cussi ge lo trovoe; sichè di que- 10' sto non à colpa niuna.
Copia de una lettera scrita per el signor de
   Pexaro a la Signoria, di aver hauto la
    rocha.
    Serenissime pritweps et illustrissime domine mi singularissime.
    Per mio debito ho di continuo, et per lettere el per mezo del mio lì, (ò) avisato la serenità vostra di' tulli li miei progressi, dal principio eh’ io filtrai in questo mio slato. De novo pare anche conveniente farla p:\rticipe de la recuperatione de la rocha mia de Pexaro, qual col nome de Dio, dapoi molti affanni el longe pratiche tenule col castelano che gli era dreuto, ho liavuta et fornita questa matina a le 17 bore, mediante la qual rocha io vengo esser Ibrlilì-chato et reintegrato de tutto il stalo mio. Sapendo che per amarmi, per sua Immanità,.la serenità vostra bavera piacere che questo mio hereditario stato sii retornato al vero el legiptimo suo patrono, gli ne dò aviso volentieri, con significarli che la persona et il stato observo et observarò sempre a li preposili et piaceri de quella serenissima Signoria, desideroso de imitare le vestigie de lo illustrissimo signor mio patre qual morite a li servicii de quella. Et cussi me gli offero et racomando la persona cl il stato.
    Pisauri, 20 octobris 1503.
    Subscriptio : Excellentissimce Serenitatis Ve-stree.
                  Devotissimus servitor
JOANNES SFORT1A DE ArAGONIA, PlSAURl etC.
    A tergo : Serenissimo principi et illustrissimo, domino meo singularissimo, domino Leonardo Lauredano Dei gratia duci Venetiarum.
    Ricevuta 27 octubrio.
Copia de una lettera dii senato di Milan a la
    Signoria, per la qual si duol di la morte di
    Marco Bevazan secretano nostro.
     Illustrissime et eccellentissime princeps.
Cum primum, superioribus mensibus, vir specta-bilis dominus Marcus Bealianus Mediolanùm adve-
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