165 MDXXIV, NOVEMBRE. 166 robe, par si babbi scontralo in una galeota et 13 fuste di turchi, et quella hanno tolta et menato con loro, ut in litteris. Nolo. Il loto fu dato, per Collegio, a dì . .•. . di questo a Hironimo da la Torre diclo Bambarara, qual dovea dar li piezi, si ubligò di dar in termine di zorni do, el non li havendo potuto dar per aver fallilo altre volte, ancora che’l sia sta primo inventor di loti, però il mercà non ha hauto luogo, el il Collegio lo darà a Lodovico di Oialio, bolognese, sanser di cambii, qual voi farlo, come dirò di sollo. 98 ' Da Zara eri fo lettere di sier Zuan Moro capitanio, di.........Qual scrive zerca quelle fabriche, dove è lì il signor Malatesta Baion con-duttier nostro, mandalo a queslo effeclo. Ora scrive esso Capitanio, laudar più presto fortificar il lotto e castello di Novegradi, qual è la chiave di quel contado, e persevera la cilà di Zara chi mantien Novegradi. In questa mattina in Quarantìa criminal, havendo heri pendesto il procieder contra Zorzi di Val-maran visentin incolpado di le feride dade a Iseppo Losco, hozi etiam parlalo per lui, e parlò l’Avoga-dor. Andò la parte: 15 di procieder,.... di no, el 13 non sincere. El fu preso e condannà come P altro, confina per anni 5 a Zara et pagi ducati 100 a li Avogadori. Diman sì expedirá li altri. In questa notte acadete, che do ciprioti a Santa Maria Zubenigo mercadanti venuti de qui a Saula Maria Zubenigo, uno stava apresso ca’ Corner, il qual era tutto da ca’ Corner el stato in caxa sua alcuni zorni, invidò uno altro suo carissimo compagno mercadante ciprioto a zena e dormir con lui, come era solito far più volle. Il qual venuto, cenono et se imbriacorono, et quel slava lì in caxa, andati tulli do in lelo, dele di uno corlello al compagno el Pa’mazò, et aziò el morisse presto, li stren-se il collo, poi li licò peze in bocca, e a la fin cusì in camisa li ligó le man con una corda ai piè e lo buio lì in rio ligà al palo e lolse suso e andò via. La mal-lina fo trova il corpo et porlà a San Marco, et Io lo vidi ; et per li Avogadori fo falo processo per bandirlo, etc. Da poi disnar fo Pregadi per sier Filippo Trun sinico di Levante, per compir di expedir sier Borlo-lomio da Mosto olim capitanio a Famagosta. Et compite di parlar il suo avocalo domino Piero di Oxonica dotor, et parlò sopra il resto di le opposi-lion fate per il Sinico, qual fono numero 6, non di molla imporlantia, el iuslificò assà ben. Ilor com- pito, volendo iterum parlar il Sinico, fo rimesso a a uno altro Conseio, et rimase voler esso Sinico parlar a mezaruole ; sichè il primo Conseio si ex-pedirà. Noto. In questa mattina in Collegio fo dato il loto di do officii di Signori di notte per ducati 8 milia, et tre banche di la Becarìa per ducati 750 P una, che monta ducati 2250 a Lodovico di Oratio bolognese sanser, qual oferisse dar a la Signoria ducati.......fra do zorni ducati........ fra dodici dì ducali 1000 el per tulio il mexe 4000, il reslo a beneplacito fin 15 Dicembrio, et dar pie-zana per ducali 30 milia a li Provedadori di Co-mun. Fo ballota, intervenendo li Cai di X. 22. 1. A dì 9. La malina per tempo, redulo il Collegio, 99 non volse niun mirasse per esser venute lettere di le poste che importavano, di Spagna el di Yiena; il sumario dirò di sotto. Veneno in Collegio li oratori cesareo et di Milan, sollevando il far unir le zente nostre che semo ubligali per i capitoli dar, el questo a defension dii Stado di Milan. El disse cerca i consulti el coloqui falli dii Viceré et duca di Milan con il nostro Capitanio zeneral, et altre parole, et sleleno longamenle in Collegio. Il Doxe li disse in consonanza di quello li rispose il nostro Capitanio zeneral, et cramo presti far il tulio. Di Bergamo di sier Tomà Moro capitanio, dì 6, hore Ì.Come, per uno di soi venuto in quella bora li è slà riportalo, come par che heri in Milano francesi feno svudar il borgo di porla Itomana penzendo tulli li habitanti in la terra, per il che si crede che li sii per venire qualche cavalcala de lì. Dice ancora, che ’1 vele che se rumava li bastioni che sono atorno la terra di Milano; et zerca Pavia dice che ancora la baievano, et revera heri fino li in Bergamo se udite trazer de molli colpi, et hozi pare siano alquanto lentali di Irazer. Item scrive, a Cassan-pur si atrova quel capitanio francese con cavalli 400, el le barche che fono condule per preparamenti del ponte ancor si alrovano aligaie alla riva. Scrive, è fuora do soi a le parte di Pavia. Dii riporto quando venirano aviserà. Ilozi è venuto lì in Bergamo Macon con una bella compagnia ; diman inlrarà Matio Roncoli, sì ché lì sarà 4 compagnie di fanti 1000, de modo che si potrà star alquanto più securi di quello erano prima. Da Crema dì 6, hore d. Manda una deposition, zoè el fra’ da Bressa, mandato per il magnifico podestà di Crema al campo francese. El qual dice esser partilo eri malina, et alrovarsi alorno Pavia e