451 MDXXV, OENNAJO. 452 desta di Crema al campo francese sotto Pavia, dice deli esser partilo Sabato a bore zerca 21, et cbe banno de fatto sugalo il Tecino, et alle volle baievano Pavia da la banda dii Tecino facendo qualche rottura nelle mure, et quelli dentro andava rampando, et cussi de la arlel laria che è sopra il cava-lier tiravano nella terra, facendoli del danno assai. 11 Re faceva redur le gente d’arme et fantarie al campo, come lui ha visto ; et dicevasi perché vo-leano dar lo assalto a Pavia. Item, dice, che Venere adì 13 quelli de Pavia ussirono fuori et preseno uno capilanio dii signor Zanino che andava a luor denari per dar a le sue gente, et Io menorono in Pavia : et dico haver inteso, che de Pranza aspedavano G000 scolari zoè zenthilomeni, et chi diceva 8000 et chi 12 milia svizari, dicendo cbe dii campo erano partiti molli franchopini et tuttavia se partivano. Et dice che Sabato compirono di dar le page a le fantarie, et che lì erano gionti danari assai : et intese clic ’1 marchexe di Saluzo et monsignor di Bona Vale, che erano a Saona, si aspectava a la volta de Pavia cum bon numero di gente. Item, dice haver inteso da domino Bernardin Danza da Crema, che per il Cbristianissirno re erano stati spaziati 13 capetanii, tra li quali lui ne era uno, che andasseno in terra de Roma a tar 15 milia fanti, et non sapea se i vcneriano a questa impresa o alla impresa dii * reame ; et ha inteso dal Canzejier dii conte Zuan Francesco da la Somaglia, ch’é a San Columbano, che l’havea ordine da monsignor da la Palisa che, venendo a quel loco li cesarei, lui se dovesse tenir per spacio di bore 10, che li darla pressidio. Parte di ima*¡etera di uno mercadantc ge-noese data in Genoa atti 13 Zener ad uno mercadantc in Crema. L’armata cesarea, zoè vele 25 quadre et 15 galee erano in ordine per ussire di porto, che non aspedava salvo tempo, et se diceva dovea andar a trovar l’armata francese, quale era apresso Saona tre mia in loco adimandato Guac. Parie di dieta armata de francesi havia messo l’artellaria in terra, et lì se fortificava ili dito loco. Di Genoa erano lettere di G dii mese passato, dii suoambasatore apresso la Cesarea Maestà, cbe scrive si preparava nova armata et si era expedito capilanio per far fanti G000 da mandar in le parte de Italia, et ancora si faceva provisione grossa de danari, chi diceva cento et chi 200 milia ducati per mandare in Italia per via di Genoa; nel qual loco pur se intende essere qualche cambio per lo signore Viceré, che precise non se intende la quantità. Da poi disnar fo Consejo di X semplice per non far Pregadi, aziò li Savii consullasseno, maxime a risponder a la proposta di l’orator di Franza etc. Et expedi'eno uno incolpado per monede false et era sia retenuto et assolto. Item, deleno 1’ ofieio di soprastante al Fonlego di la farina, qual vai ducati 5 al mexe a Bernardo di Marconi, qual è sora le minero di la Signoria, aziò possi star a la spesa. Sumario di letere di sier Zuan Vituri prove- 2 ditor di Varmada, date insorto di Corfù a dì ultimo Novembrio 1524, drizate a sier Vizenzo Grifi suo cugnado. Ricevutela dì 17 Dezembrio 1524. Come le ultime sue fono di 15 dii passato, per le qual avisoe dii zonzer lì di la galiota, 4 fuste di 13 et 14 banchi insite di Stretto con patente dii Baylo nostro di Costantinopgli et uno comandamento dii Gran signor; el qual capilanio vene su la galìa sua con molli rays et lo acarezoe, et si partì molto satisfa to et disse andar a la Valona. E lui subito spazò jji galìa Salamona et corfuota a Cataro per conforlo di quella terra, per avisar quel Redor di questa ga-liola et fusta a quelle bande, et etiam al Capilanio dii Golfo, et mandoe uno homo a la Valona per intender li ditli andamenti. Et volendo esso Provedi-tor andar a Cataro, rivocoe tal proposito acciò ditto rais non dicesse non fidarsi di lui, et audoe con 4 galìe al Zanle. Et ha visto alcune cose di quella camera d’ordine di la Signoria, et exequilo, azonze lì a Corfù a dì ... de l’instante, dove tornò a dì 15. Esser ritornalo l’homo mandoe a la Valona, slato tanto a ritornar per li malissimi tempi che ha usato et usano. A dì 25 di questo mandoe domino Alexan-dro Bondimier a la Valona con sue teiere a quel cadì e al capilanio Buscan rays sopraditto, perchè a San Zuan de la Medula ditto rais prese una marziliana da Chioza el una altra sopra la lengueta del Sarno con levarge garbugio, cbe erano le ditte per andar a Segna ; et col ditto Bondimier ha mandato uno homo pratico a la Valona per certificarsi di dite fuste. Et di l’Archipidago et levante nulla si sente. Scrivo lui haver con lui cinque galee, due Bondimiere, Trivisana, Moresina et Grila ; el una di esse manderà a Napoli di Romania, et lui Provedilor, con la galìa di suo nepote Piero Vituri, qual dia disarmar andarà a Cataro a visitar quella città, et per tutta la Dalma-