649 MDXXV, FEBBRAIO. 650 savii dii Consejo che stanno in piaza, et poi li altri ma questi fono li primi. Et cusi lecte le diete lettere con gran cordoglio de tutti, et in la ultima lettera che vene, pareva non fosse sta morti 20 di francesi et preso il Re, et che li sguizarì e le zente d’arme in ordinanza erano aviati a la volta de Milano. E come quella mattina spagnoli, a hore ... asaltono il dillo campo fino in li slecadi proprii, delie il resto di le zente fuzivano di là da Texin et spagnoli li erano driedo, ut in litteris. El fo concluso esser una pessima nova per questo Slado. Et fo spazà lettere a Roma baiando con la copia di tal aviso, aziò il Papa lo intendi, et ordinalo al corier non loy allre lettere, et vadi baiando per le poste et sia Luni da malina a dì 27, et se li dà ducati 22. Et cussi facto questo effedo, il Serenissimo e li altri andono a disnar. Era hore..... quando vene dette lettere, el per la terra fo dilla lai nova, el io Mari» Sanudo, a caxo, poi la campana escilo per andar a veder provar una comedia in ca’ Dandolo di compagni Valorosi, dove dovea andar tulli vecchi per esser bellissima, et zonto in Marzaria a San Borlolomio, sicrLunardo Coniarmi di sier Domenego da Santo Apostolo, qual veniva dal bar-bier, mi disse tal nova, et zonto a San Marco intesi cusì esser la verità. Et si feva ozi un parentà a San Lunardo di la fia di sier Lunardo Emo in sier Justinian Contarmi dal Zafo, dove se intese per lutti questa cattiva nova, e tulli rimase morii. Fo mandato subito per il Serenissimo a dinotar questa nova et lezerli le ledere a li oratori cesarei, anglico et diMilan, quali iubilono ringraciando molto Soa Serenità. Etiam fo mandato a dir al Legato dii Papa, el a dolersi con l’oralor dii re Chrisli'anissimo e dirli quanto si havea. Et per tempo li Savii et quelli dii Consejo di X e Consieri si reduseno. El redulto il Consejo di X con le Zonte, fo prima fatto Cai di X per Marzo 1525 sier Polo Dona lo e vicecao sier Borlolomio Con-larini, et siej Polo Trivixan, tulli tre stati allre fiate. Fo ballota Ire, quali haveano falto oblalion di donar a la Signoria per aver la coldoria di Cipro, per anni..., zoè: f Sier Vetor Soranzo savio ai ordini, qu. sier Matto, donò ducati 800. Sier Nicolò Sanudo fo soracomito, qu. sier Matio, donò ducati 800. Sier Zuan Tiepolo qu. sier Ilironimo, et figlio, dona ducali°1000. Fu preso luor danari di Monti et mandarli questa sera a Brexa per far fanti eie. Et fo mandati ducali 7000. È da saper. Tulli cinque li oratori con grandissi- 397 mo iubilo etalegreza reduti a uno, con gran comitiva di soi et foraussiti di Milano andono a la Mado-na di Miracoli a far cantar un Te Demi con canti et soni mollo solenissimo, et uno vesporo solenne. Et a hore 24 zonse una altra man di lettere di le poste con varii avisi di questa rotta, et maxime più lettere di Crema et di Brexa, con uno riporlo dii maislro di caxa di l’Arziduca, qual si parie dii campo poi la rota et va per le poste in Austria a portarli tal nova, et dipone a Brexa il modo è sta. Et vene poi a Gusolengo, e lì era uno cavalaro, perchè li slava le poste clic andava in Alemagna overo qui, et delle ducati 0 a uno venisse baiando in questa terra a dirlo a li oratori cesarei tal rota e la caplura dii Re, con morte dicea di 7 in 8000 persone. El qual vene baiando in questa terra a dirlo, et zonse a bore . .. El Consejo di X con le Zonte veneno zoso a hore 23. Di Crema, di sier Zuan Moro podestà et 397 * capitario, di 24, hore 19 '/*. Come in questa ora era gionlo uno de li soi che sono al campo cesareo, che parti a l’alba. Reflerisse che nel partir suo era alacato una sca.ramuza, el che lui riportava questa nova, et essendo gionlo a Santo Agnolo è slà ritenuto dal magnifico Morone tre hore, et ha veduto venire 4 slaphete quale tutte affirmavano che francesi erano roti, et ha veduto che lì a Santo Agnolo frano stà menati alcuni pregioni francesi, et se diceva che la Maestà del Re era slà fatto pregione. Et subito el magnifico Morone montò a cavallo et andò al campo, dicendo che francesi parte passavano Pò, et parte Tecino. Post scripta. È venuto uno non-tio dii conte Maximilian Stampa a lui Podestà, quale li ha mandato a dire che ’1 Re era stà fatto pre-gìone. Dii ditto, di 24, hore 22. Come in questa ora era gionlo un de li soi die teneva al campo cesareo, che partì a hore zerca 17, el dice ha ver visto che li cesarei erano entrali nella battaglia de francesi dove era la Maestà dii Re, et I’ haveano rolla. Dicendo che l’asalirono per fianco, et haver visto preso monsignor de Begnin con 7 altri baroni. Et ha inteso che erano siali morii monsignor Armiragio et