251 UUXXIV, NOVEMBRE. 252 Aleppo a Zuane Stagno so compagno di sa raffi 300, però sia connessa la causa a li XX Savii in Rialto, intervenendo li Proveditori sora il cotimo di Damasco con li avochati. 142, 9, 13. Fu posto, per i Savii dii Consejo c terraferma, che alento sier Ferigo da Molin podestà et capitanio di Ruigo habbi posto bon ordine a uno fontego di formento in quella città, qual si chiama fonlego di la Pietà, nel qual è da stara 1800, che certi ordini fati per loro a beneficio di quelle siano observadi per autorità di questo Consejo e confirmadi, ut in parte. Et prima fo ledo la supiication di quelli di Ruigo venuti a posta qui per questo effccto ; et fu presa. 155,2, 18. Fu intrato in la materia di scriver a Roma, et posto per li Savii dii Consejo cxcetto sier Hironimo da eba’ da Pexaro, et Savii a terra ferma excetto sier Zacaria Bembo, come 1’ orator debbi laudar il Papa di la opinion sua et trovi questa via di unir li Principi et si potria far questo acordo. Itern, una altra lettera a parte, che fazandosi acordo, debbi alen-der che la Signoria nostra sia nominala in quello, et semo conienti di farl’acordo Papa, Franza e nui, e li daremo le galle iuxla li capitoli; ma non volemo esser ubligati contra il Turco, per esser in pace con ditto Signor turco. Et il Pexaro et Bembo voleno non scriver altro et indusiar fin Luni. Parlò sier Zacaria Bembo; li rispose sier Luca Trun savio dii Consejo. Poi parlò sier Hironimo da cha da Pexaro. Andò le parte .. . 150* Adì 27, Domenega. La malina vene in Colle- gio il reverendo domino......vescovo di Cataro con alcuni oratori et citadini di Cataro, da zerca numero. ... et il vescovo sentato apresso il Principe, fece una oratione vulgar lacrimando clic fe’ como-ver tutti dii Collegio, dolendosi di le estrusion, iniu-stitie, manzarie et mali portamenti ha falto et fa sier Moisè Venicr retor e provedador di Cataro, per il che più di... di quelli nostri fidelissimi è parliti et andati ad habitar in li lochi di turchi ; suplicando con lacrime di grafia per beneficio di quella città et di quelli poveri si voy proveder. Et haveano in scri-ptura quello opponevano al prefato relor. Il Principe li usò grate parole, et commesse a li Savii che lo aldisseno da poi Consejo. Veneno li quatro oratori cesarei et di Milan soprascritti solicitando la risposta si volemo darli le (1) La carta 150* ò bianca. nostre zcnle, perchè li lanzinech erano zonti in bre-xana bandiere 17 et non è da perder tempo. Il Serenissimo volendo dar longo le disse che il Viceré doveva venire a Brexa et aspectavemo quello el diceva, però non si havia fatto altro consulto; et poi bisognava ben avertir a ussir, et esser bastanti conira tanto exercito quanto è questo dii re Chrislia-nissimo. Loro disseno che il Viceré non vegneria più a Brexa, pregando se li desse risposla. Et l’ora-tor cesareo usò qualche alta parola. Il Serenissimo disse, li Savii consulterà. Di Bergamo, di 24. Come in quella bora .. era gionto uno di soi messi el qual vien dii canq o di sotto Pavia, qual si parli Marti da sera a dì 22. Riporta pur qualche cosa di lo exercito predillo, ancor che sia conforme con la inslessa relatione che man-dono cri. Dice adunque dido messo, che in cffecto lo exercito christianissimo è solto Pavia non molto distante a le mure, et che ’1 sta in triangolo, vide-licet il re Christianissimo è in mezo, monsignor de la Palissa a la parie dii Barco, et monsignor Memo-ransì a la parte dii ponte, et che alle defese de Pavia trazeno qualche volta ma lentamente. Item, dice che è vero che se rilraseno le arlellarie grosse da la banda perchè gli inanellò la monition ; tamen che Sabato prosimo passato a di 19 ne gionse in campo alcuni cari, et che si dice il Re omnino voler Pavia per forza. Item, dice che per tre giorni avanti il suo partir di campo si levò fuora di lo exercito tre o quatro bandiere di lanzinech, e il signor Alfonso de la Igna de Napoli con fanti italiani 1000 che andavano a la volta di Bologna per far la massa c an- 151 dar in reame ; tamen che fra la fantaria italiana se diceva che più presto andavano per congiongersi con il signor Zanino, per andar a ponerlo in stato de Urbino a lui conferito per la Maestà del Re. Item, che si parla in lo campo che doveano venir in favor di Franza 15 milia svizari. Item, che ogni giorno si parte dii campo di francesi fanti italiani; et questo è quanto si poi aver dii dito campo per bora. Stanno essi rectori in aspedation di altri messi, sì di ditto campo come di le terre de grisoni confinanti con svizari, et quello che li dilli riporteranno aviserano eie. Di Crema, di 24, liore 5 di note. Manda un reporto di uno suo explorator zonto, et una lelera dii conte Zuan Francesco di la Somaia. Avisa come per uno venuto ozi di Lodi ha, come quel zorno era ussito di Lodi da mille fanti spagnoli, 150homeni d’arme et alcuni cavalli lizieri per andar a soccorer la Somagia dove era dentro alcuni dii duca di Mi-