49 UDXX1V, OTTOBRE. 50 signor Viceré elcomendador Figueroa, etim el quale el ducila di Savoia li advisa che senza dubio el Cristianissimo sarà in Susa Sabato proxiino, che sera alti 15 di l’instante. Et cussi questo aviso insieme con ledere di questo illustrissimo Ducha la preterita noete fu scrilo alla lllustr.ssima Signoria eie. Da poi vene l’altra lettera pur dì 12, hore 6, qual ho scritto di sopra. In questo Consejo di X con la Zonta di Roma, fo lecle lettere di T Orator nostro in corte, drizate ai Cai di X. Poi ussita,con la Zonta ordinaria aleuto el bisogno del diniro fu preso: luor ducati 20 milia di danari dii Monte vechio, deputa li a l’afrancazion dii cavedal di quello et ubligarli alcuni depositi dii sai, per tanta summa, et questo farà che’l Monte vechio scorerà a pagarsi ; né volseno tuor del Monte nuovo, nè Novissimo, clic sempre tolevano per metà; ma volseno luor qu sii, ohe par non lazi danno ad alcuno, ma fa danno al Monte vechio. 24 Di Pizegaton, dì 13 Octubrio, di l’Orator nostro. Come erano lettere del signor Viceré, date in .Vie allì 10, che dice, die nella valle de San Pietro nel marchesato de Saluzo se dice esser arivali 80J0 fallii et 400 lanze, le qual debbono esser quelle che eonduceno li foraussili; et che a tre leghe de là da Susa se dice esserli don Galeazo Visconte a far preparatone di vituarie con gran furia, per la qual via dicono debbe venire il re di Pranza curri il resto dii suo exercilo. Crede venirà cim ogni possibile celerilà, per atrovarsi sopra il piano ili Piamente prima che arrivi lo esercito cesareo. Et per lettere dii mardiexe di Pescara de 7, date inNiza, quel giorno se partite dillo esercito per la via de Riviera de Genoa. Dice haver aviso dal ducha di Savoia, che senza dubio il re di Pranza sarà in Susa Sabato che vieti, che sarà alli 15 de l’instante, però ricoraa che se reducano viluarie in Cremona, Lodi, Pavia et Alexandria. Altro non zè finora. Di quanto harà non mancherà avisar, eie. 25’> Di sier Andrea Zivran provedador zeneral in Dalmatia, di 12, fo leto in Pregadi una lettera, data a ... . Come havia recuperalo 7 anime che turchi haveano lolle, et liaria minali quelli se non fosse stà, perchè 1’ Orator nostro era a parlamento con quel sanzaco, aciò non si potesse lamentar. Et Scrive come sier Piero Zen oralor nostro li havia ditto esser stà a parlamento col dilto sanzaco et quello espedilo; el qual li havia dillo che el voleva correr in Hislria a danni de 1’ bougaro, (1) La carta 2é * è bianca. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXXVII. però li desse in nota li lochi di la Signoria, che '1 comanderia a quelli soi non facesseno alcun danno, per haver cussi in commission dii Gran Signor. A dì 15. La malina non fo alcuna lettera da conto. Da poi disnar, fo Pregadi per il Sinico di levante per expedir sier Bortolomio da Mosto, fo ca-pilanio a Famagosta. Et reduto et leto il Consejo, andò in renga il suo avocato domino Piero di Oxo-nica doctor, et comenzò a parlar cargando molto il Sinico, e che 'I dilto dii canzellier fo dii Mosto non era vero, per esser slà imbocado, et volea far lezer una poliza scrivea in prexon sier Grifon Gradenigo amico di ditto Canzelier, avisandolo che ’1 dicesse quello voleva il Sinico, che ’1 non haveria corda, né danno alcuno. Hoc esso Sinico disse non era il vero, e andò a la Signoria dicendo se li Avogadori 1’ ha intromesso, lui Sinico lo menerà, el li Avogadori non erano in Pregadi. All’ incontro, sier Bortolomio da Mosto, ditto Oxoniea et Francesco Fillelo soi avocati fono a la Signoria, dicendo si dovea far lezer, e streti li Consieri col Doxe, fo ballota tra li Consieri e preso non si lezessb alcuna cosa. El cussi P Oxoniea tornò in renga el disse a boca la conli-nentia di la poliza, cargando il Sinico e li teslemonii dii processo, et che ’1 Sinico in Cipro era onnipotente e ha fato esaminar chi l’ha volesto, et disse zèrca far amazar quel Gergeto. Parlò ben et fo laudato, et poi doman compirà il resto. Vene zoso a hore 2 et più Prega li. In questa inalimi, P orator di Franza fo in Collegio, dicendo il re Chrislianissinio vegnirà pur in Italia a recuperar la sua ducea di Milan, e sarà ben per queslo Stado el sarà più amico che mai, con altre parole da savio come l’è. 11 Serenissimo li rispose parole zeneral. Vene li oratori cesareo et quel di Milan, solici-tando la Signoria fazi meter in ordine le zelile de arme, et quanto si è ubligati far per li capitoli per conservatoli dii slado de Milan; al qual lo dillo che si faceva et si aspettava di liora in hora il Capilanio zeneral nostro qui. Vene il sécretario dii ducha di Urbin capilanio 25 * zeneral nostro, che slà in questa terra, nominato domino Alexandro de .... Et disse che ’1 signor suo Sa ria subito qui et li fusse preparà la stantia, et fo mandalo a san Zorzi mazor in la caxa di san Marco a prepararli per P oficio di le Raxon vechie. A dì 16. Domenega. Vene prima P oralor de Turco in Collegio, acompagnato da li Cai di XL, Savii ai ordini, Provedadori sora i dacii e sora i 4