MDXXrV, NOVEMBRE. 180 in habilo di Cardinal col capello verde, et cl durissimo Locotencnte con allralanli all’incontro, et con fanti 800 de questi gioveni di la terra benissimo armati et dispositissimi di la persona, quali sopra-gionti a sua signoria, fecero un bellissimo battaglione in campagna con scaricare infiniti schioppi gridando : « Marco, Foscolo, Grimani », et cum circulo de li cavalli lizieri dii signor cavalier di la Volpe, che era cosa bellissima da veder. Et tandem gionto el clarissimo Locotenente, et lacte le debite acoglien-ze, se aviorono a la cita, et avanti che ¡ritrassero, ivi era tutta la chiercsia immediate fuora de la 10G* porla, ove per li excellenlissirni cantori di Venetia fu cantata una bellissima laude. Et da poi entrati, posto el reverendissimo sotto el baldachino scu umbrella cum scaricare infinite boehe de artigliarla et avanli et da poi intorno la città, se indrizò la processione verso la piaza, con tanto concorso de po-pulo, che appena se poteva liaver exito da passare, cum clamori, clangori, ¡ubili el plausi senza fine. Gionti a la piaza, el castello scrocò più de 50 pezi de foco, che fu cosa molto bella et honorevole, oltra li fochi et facelle che furono fatte in Mercato novo. Et così fu acompagnata sua reverendissima signoria col signor Locotencnte sempre dal lato, de fuor però del baldachino, cum 50 alabardieri a la staffa, et cum tutta la fameia avanti alla sua livrea, clic erano olirà diece, che era cosa bellissima, insino al palazzo di sua reverendissima signoria, ove rimase el Clarissimo a disnare. El giorno seguente, che fu el Marli, a di primo se cantò la messa in Mercato novo cum tutte quelle solennità che se convengono ad uno Summo Pontefice, ove se trovorono persone 30 milia, o poco manco, el furono offerti zerca ducali 300, quali subito monsignor reverendissimo donò alla fabbrica della chiesi;1, maggiore. Finita la messa, fu pubblicata la indulgente plenaria in lingua italiana, tedesca, e schiavona, e fossemo tutti invidati a casa del reverendissimo a disnare, ove furono infinitissime persone et sontuosissimo pasto, et poi successive se ha onoralo sua signoria come meritano le rare parte et altissime sue conditimi ; et gli sono state recitate cinque altre oralione in diversi tempi, a quale tulle ha fatto risposta de tanta facundia e tanto stringate, che tutti si stupite. Di la grafia, de li modi, di la doctrina, et divini gesti di questo dignissimo presule non scrivo; dii qual si po’ expectar el sperar ogni grandezza, eie. Noto. Fu ad acompagnar sua signoria tre Procuratori, sier Marco da Molin, sier Francesco di Prioli, et sier Marco Grimani, et altri parenti soi zentilomeni et donne et dii Molin e Grimani procuratori et altri, et suo fratello domino Zuan Grimani episcopo di Ceneda, i quali dapoi andono a Osopo dal magnifico missier Ilironimo Savorgnan, dal quale honoratissimamenle fono (radati et fattoli una caza bellissima. Copia di lettere di Crema, lede osi 107 in Pregadi. Di Crema, di sier Zuan Moro podestà et capitano, di 8, hore 20. Come hozi ha hauto aviso, che alli sei del presente, francesi feccno 4 battane a Pavia, el fra le altre ne fu fallo una al ponte di Ticino et preso el ponte et battuto la rochelta dii ponte, e conduto da quel canto li canoni sopra il ponte, fo battuto la rochelta dii ponte et porla di Pavia et fu presa ditta roebeta per forza, amazando tutti li spagnoli che vi erano. Vero è che a la ditta presa fu ferito el ducha di Lungavilla zovenetto, et se dice morirà per esser ferito di uno arcobuxo a la volta de li testicoli, qual è gran principe di Pranza, richissimo, et di elade de anni 16 et non più. Et da li altri canti che sono tre, sono slà fatte gran balta rie. Dii ditto, di 8, hore 4 di notte. Come per le sue di hozi scrisse quanto acadeva. Da poi ha haulo nova di Lodi, come alli 6 francesi detero uno asallo a Pavia verso l’arsenal, et che furono rebatluti con occision de più de 100 persone. Et che voleano in ditte ballarie con molti canoni, et haveano stabilito darli hozi lo assalto zeneral, unde interveneano da 600 homini d’arme smontati a piè. Et che quelli de la terra stavano cum buon animo. Et dice che cerio monsignor di Longavila è stalo morto, et uno grande homo di Bertagna et monsignor di Etegnino pi-cardo el monsignor di Songerano, et il primo homo di Berna, che era Capilanio zeneral de svizeri se crede sia Merfode (?) Ispadi. Scrive haver da Milano, che francesi ricercavano 150 milia ducati da milanesi, et hanno preso alcuni mereadanli, et li altri se se sono fugile, cl fano incolte de arme astate, sehio-pi el archibusi de milanesi, de sorte che ’1 populo sla disperalo et si absenta di la cita. In Cassano son # gionti 600 fanti, et a Melzo 400 cavalli francesi. Et che li francesi che sono a Santo Agnolo hozi sono corsi verso Lodi, et hanno preso alcuni sacomani'de quelli da Lodi, nel qual loco si atende a far bastioni 107* et repari et fano preparatane de far uno altro ponte sopra Adda, apresso quello che hanno fallo pur li a Lodi.