149 MDXXJV, NOVEMBRE. 150 slitura. Et che ’1 signor Alberto da Carpi, che è li a Roma, li è stato mollo contrario. Di Crema, di sier Zuan Moro podestà et capitanio, di3,hore5. Manda il riporlo di quelito ho script© di sopra. Et scrive,'diman aspeclasi a disnar li a Crema lo illustrissimo Capitanio zeneral nostro, et il signor Viceré li ha scritto li prepari alozamenlo per 100 cavalli, perché et ¡am lui verìa lì a Crema per consultar, etc. 89 Copia di una lettera di sier Polo Nani podestà di Verona, scritta a la Signoria nostra, data a dì 4 Novembrio 1524, Ime 4 di notte. Questa sera al tardo tornò el mio messo da Ysprucb, qual referisse indubitatamente uno maestro di casa del Viceré haver dato danari a 25 in 30 capi di fanti, per far fino a la summa de 10 mila fanti, li quali si faceano da Yspruch in suso. Et el ditto mio messo era stato a uno loco 24 miglia todeschi de là da Yspruch, dove era stùr ditto maistro di caxa ad expedir i ditti capitani, i quali haveano promesso esser tutti el giorno de santo Martino a Maran a far la monstra. Referisse etiam, haver incontrato a Trento uno gentilhomo del ducha di Barbon con do cavalli et un corier, qual portava danari per quanto havea inteso a Ro-veré: non che l’havesse visto i danari, ma ben el ditto gentilhomo, ma che del expedir de i dilli capitanei ha ben visto il tutto. Referisse etiam, haver parlalo per camin cum el dillo maislro de casa dii Viceré, el qual lo dimandò se ’1 veniva de Italia et quello se diceva. El dicto gli rispose venir da le parte di sopra, mandalo da certi mer-cadanti a portar lettere a Bolzan, et questo per non lassarse conoscer, et allora lui dice che l’era venuto lì per fare fantarie, el che ’1 sarà de brevi dal Viceré cum dicti fanti. De (al relation li par advi-sar etc. Scrive haver mandato altri messi ad veder il loco di la mostra ; quello si averà, subito adviserà a la Signoria nostra. 900 Da Verona, di sier Polo Nani podestà, di 4, fo lettere. Dii ritorno di uno suo, qual acerta a le parte di sopra farsi preparatoli di zenle et lan-zinech, et li danari erano zonti a Trento, e che a Maran il di di san Marlin se dia far la monstra de fanti . . . . i quali verano via per unirse con spa- (1) La carta 89* è bianca. gnoli in ugumenlo dii suo exercito, con altra relation, ut in ea la qual forsi sarà noia qui avanti. Et per Collegio fo terminalo expedir questo sumario ad litteram siconie si ha hauto a Roma, aziò il Papa lo intendi e possi di quello far qualche pen-sier in le occorentie si tratta. Nolo. In questa malina, da poi molli Conseglii zerca certi vicentini incolpadi haver ferido Isepo Losco di molte ferite, el fo comesso la cosa a la Avogaria. Fo chiamà alcuni per indicii. Si apresentono numero.....et é slà gran disputalion. La prima volta posto il procieder contra di...... andò..........poi 1’ altro zorno disputado andò.........et ozi, ch’é il terzo Conselio, fo 15 di sì, 8 di no et 15 non sincere, et è gran cosa tante non sincere, et fu preso che ’1 ditto sia confina per anni 5 a Clierso, el pagi ducati 100 a li Avogadori. Il primo zorno si expedirá li altri . . . canterali.' È da saper. Questo Loscho ha una Da Porto per moier, et missier Francesco da Porlo el cavalicr e altri soi è qui per darli favor, eie. In questo zorno, a San Bortolomio, fu fatto il principio dii Studio di philosophia. Conzala la cinesia et reduli tulli, tra li qual il legato dii Papa episcopo di Feltro, sier Alvise Pasqualigo procuralor, sier Lorenzo Loredan procuralor, sier Alvise Pixani procurator, sier Gabriel Moro el cavalier, sier Francesco Donado el cavalier, sier Lorenzo Orio dolor et cavalier, sier Sebaslian Contarmi el cavalier, sier Sebastian Foscarini el doctor, lector, sier Andrea Mocenigo dotor, sier Nicolò Tiepolo dolor, sier Ili-ronimo Polani dotor, sier Alvise Bon dotor, sier Francesco Morexini dotor, e altri di Pregadi, tra li quali io Marin Sañudo vi fui, domino Antonio de Fanlis, etc. Andò in cariega domino..... Marin dotor, di nalion trivlxan, leze in philosophia il poi disnar a Rialto in luogo dii Foscarini, qual leze la malina et lui lo paga. Et fo cale-drante per le conclusion in loica poste, sier Ja-como Foscarini di sier Michiel di anni 18. Et prima el dotor fe’ una oralioncella, poi fe’ il simile ditto sier Jacomo, et li soi compagni loici arguiteno per numero 6. Fono Ira i qual uno solo nobile, sier Ni- 90 * colò Michiel di sier Uironimo di la Meduna, di anni 16. Hor compido di arguir, era 23 hore e meza, poi sier Zuan Morexini di sier Michiel, zovene di anni... el vicn per danari a Consejo, fece et recitò una ora-lione in laude di la philosophia, excellentissima, e longa e ben prononciada da consumatissimo oralor, sichè da tulli fo laudato et riportò grandissimo