443 MDXXV, GENNAIO. 444 parlili et anilati nel campo dii re Chrislianissimo, ai qual il Re li ha dato danari et una paga. A dì 16. La malina, vene teiere per tempo, di le poste, di questo lenor. Da Bergamo, di 14, hore 22, vidi 1etere. Come ora li è gionlo uno de li soi nuncii venuto dii campo francese sotlo Pavia, qual partì beri a dì 13 a hore 20, et riporla che Marti passalo a dì 10 il signor Renzo con 300 schiopetieri si pense sotlo le mure di Pavia per veder come si moveano quelli di dentro; da li quali con gran impelo forno rebaluli con occision de molti di essi. Dice poi, che è sta fato uno bnstion di fuora comenzando da la porla de la costa fino alla rippa dii Tesino, cum una via coperta aziò possino andare per quelli lungi senza esser offesi. Et che ’1 signor Federico da Bozolo ha fatto fare molle trabachc de lolle grosso, qual voleno far andar avanti sottole mure per poner sollo schio-pelieri per luor lo diflese a quelli de dentro, impe-rochè li vogliono dar lo assalto generai di brevi. Et questo è quanto si ha. Item, scrisse il luor di Chiavetta che è ctiiave di tulle le terre de Grisoni. Hora se intendo che la Valtelina è tutta posta in fuga, et fuzeno de qui molli de essi, sichò in tutto è per voltar. 11 signor Dio ce aiuti. Da poi scripto, sono gion-le le fantarie dii conle Ruberto di San Lorenzo, che è una bella genie; resta intrar quella dii conte Gelili! d’ Augubio, che viencno per custodia de li. Di Cremona, di l’orator Venier, di 13. Come eri zonse in Lodi il signor ducila di Barbon con 2000 lanzinech novamente venuti di Alemagna, et li altri 4000 doveano zonzer il dìsequente; qual zonli, dicono voler ussir fuori. Item, corno eri si ha sentilo trar molli colpi di artellarie; chi dize sotlo Pavia et chi a Piasenza per il venir de lì dii reverendissimo Cardinal Salviali legalo. Dii ducha di Albania si ha, esser zonto a Piombino, overo Yiter- 267 bo. Item, il secretarlo dii doxe di Zenoa dice non liaver nulla; ma di bora in hora aspeclar il sucesso. Dii ditto, di 14. Come il signor Morone li ha mandalo a dir esser zonla la risposta di la Signoria nostra ai soi oratori ; et come il re Cbrislianissimo havia mandato a Santo Coluttiban et Santo Anzolo maior guardia di quello era prima. Da Crema, di 13, hore 4 di notte. Come era gionto uno suo, qual li refferisse che questa malina il signor Zanino di Medici con fanti 1500 et 400 cavalli lizieri era andato a Castiglione, per prendere quel locho el svalisar Ludovico Vislarino che lì era con fanti 300 et cavalli 60, ma intesa la venula dii prefalo signor Zanino, si levò dal dillo loco. Et il simile fecero 50 liomini d’arme de li cesarei che erano in Male, havendo inteso che ’1 prefato signor Zanino andava per svalizarli. 11 qual signor Zanino, fatto preda de alcuni animali, se ne è ritornato a Santo Agnolo. A Lodi non se dice cosa alcuna, si-come li ha redento il dillo suo nuntio. Dii ditto, di 14, hore 18. Come in quella ma-tina erano ritornati do soi exploralori dii campo francese. Referiscono come per li sollo scripti reporli appar. Bernardin de Piantonle, mandato per il magnifico Podestà di Crima al campo francese sollo Pavia, dice de fi esser partito Zuoba passala a dì 12 a hore zerca 22. Et che ogni giorno quelli dii campo tirano di l’artdiaria grossa a le mure di Pavia, et che Zobia da sera ne tirorno molle botte da la banda verso Tecino ; dicendo che i non lavoravano più al Ticino, nta per esser basso che si può passar a guazo a piedi. Dice etiam haver inteso, che certo aspectavano grosso numero de svi-zari et buon numero de vaschoni, quali insieme cum le gente d’arme, subito gionli, voleano mandar a far la impresa de Lodi, et per intertenir li cesarei che non si spingesseno avanti. Marti, a dì 10, venero a Santo Agnolo monsignor da la Palisa et il signor Zanino de Medici con 1000 cavali et 1000 fanti schiopetieri ; ma il prefato monsignor, Zobia a dì 12 tornò in campo con 500 schiopetieri, et il signor Zanino rimase de li, et beri matiua a dì 267* 13 cum il resto di le gente andete a Caslioue per svalisar Ludovico Vistarinio cheli era cum fanti 300. Il qual intendendo che lì andava ditto signor Zanino, si salvò cum le gente sue, et il signor Zanino fece preda di buon numero di animali et ritornò a San Columbano. Adimandalo se se diceva in campo de dar assalto a Pavia, dice che non se ne parlava; ma ben haver veduto apparecchio di molte trombe di foclio, et non se diceva perchè. Jacomin da Rivolta nova, mandalo ut supra al campo francese sotto Pavia, dice de lì esser partilo beri malina a dì 13 al far dii zorno. Dice che quelli dii campo questi giorni hanno continuato a baller le mure di Pavia verso Tecino, el haveano fato molle rotture et buxi,etuon restavano de baller fino al suo partir de campo. Dice etiam, esser stato dove sono le munitione, et haver visto gran apparechio de scale et trombe di fochi artificiali; ma non se diceva quello volesseno fare, et non si parlava de dar assalto a Pavia. Et se diceva in campo per cosa certa, che aspectavano gran numero de svizari el va-sconi, el intese dire da alcuni capotami, che subito