59 MDXX1V, OTTOBRE. 60 qui se ne è venulo; non se sa ancora cosa alcuna quello siano per fare li exercili fino el cesareo non gionga apresso el signor Viceré, dove zmilo consul-terano quid agendum, et dii spguilo aviserà. 29* Et per le publiche scrive esser sta mandali 2000 fanti per il Viceré a certo passo. Item, par il Chri-stianissimo con lo exercito sia azonlo a Cunio, eh’ é in Italia. A di 19. La,maltina vene in Collegio domino Atnbruoso di Fiorenza oralor dii re Christianissinio, fenzando dimandar di nove, el disse il re Christia-nissimo cerio vien a recuperalion di la soa ducea de Milan ; con altre parole savie, e a bori proposito ditte. Fo mandato li Cai di XL et Savii ai ordeni per l’ambasador dii Signor turco, et fo letto le 5 lettere di! Signor, et sopra cadauna di esse el Principe parloe, et era in Collegio li dannizali è venuti con lui. Et prima, quanto alti ianizari di Rodi, che non sapemo alcuna cossa di questo, et ha ver dato iti com-mission a lutti li nostri rertori non debbi acelar alcun di q esli tali, nè charazari del Signor. Item, quanto a li confini di Cataro, che non è sta innova cosa alcuna di capitoli di la paxe haveino con esso Signor. Item, quanto a li mercadanli dannizali su quel di Zara sub liti dii Signor, che non sapemo di questo nulla, et ne monstri li malfaclori, li faremo punir. Et a questo li mercadanli cridono, dicendo: k Fé quelli di Zara ne paga ». El Doxe disse che questa iuslitia non fa il suo Signor. Item, zerea alcuni aza li presi per il conte di Curzola, che hessen-do conlrabando è s!à ben presi perchè li daeii irian-lien el nostro Sta lo, tnmen di la roba faremo cosa che li piacerà. Item, quanto a l’oralor dii sanzaco di Bossina che ’I mandava a la Signoria e fu preso e condulo a Maran e mandato a l'Archiduca, che di questo non havemo colpa. Haverno senio, e il nostro Oralor, è lì, e a commission di questo, e fato il Papa li scriva per la sua lìberalion; sichè non pote-mo più farli altro. Et par P oralor restò acquieta, dicendo se risponda a le letere dii suo Signor, el cussi il primo Pregadi si expedirà. Di Bergamo, fo lettere di sier Lorenzo Ve-nier el dotor, et sier Toma Moro capitanio, di 17,hore 18. Come in quella mattina era ritornato uno nominato domino Bortolomio Camisolo, che fo mandalo a Pedemonti per intender di le cosse di Franza ; il qual riporta lui esser slà in Aste, ove è la persona del signor Viceré, el a parlado con el maior-domo suo amico, el li altri de autorità, et da loro ha inteso certo il Christianissimo venir a la volta de Italia con gagliardo exercito el accelerava molto il camino verso Susa, et P altra parte di lo exercito suo, che è de italiani, capi el signor Renzo, el signor Federico di Bozolo, et monsignor di la P< liso, che cavalcavano driedo al signor ducha de Barbon verso Saona, demodochè, partendosede Aste, et gionto in Avigliana loco dii ducha di Savoia, dove li intese 30 farsi preparamenti de allogiameriti per el Christia-nissimo et si feva consiglio per trovar vicluarie et altre cose aple a la guerra In Turino poi queslo instesso a 12 dii mexe intese che se diceva che ’1 ducha di Savoia feva far provision di cosse per il castello, et havea mandato bando per il suo paese, che tulli stesseno in ordine per potersi levar ad ogni suo bisogno. Scriveno stanno in expectatione di altri loro messi mandali, et quello riporlerano avi-serano, etc. Da poi disnir fo Consejo di X, con tutte do le Zonte, et a vespero : Di Pizigaton, fo lettere dii Venier orator, di 17, hore 6. Come in quella hora erano giunte lettere di Aste dii s gnor Hironimo Moron, date eri, per le qua! advisa el Christianissimo esser passalo li monti con 11 maggior parte di lo exercito, et già li sui cavalli scorralo sopra el lenir di Aste ; et el marchese di Saluzo ha corso fino ad Alba et dimandata la deditione di quella terra, tamen ancora non l’ha anta. Lo exercilo cesareo, a dì 15, gionse apresso Aste et Alexandria 40 miglia. El signor Viceré, conoscendo le guile sue esser in pericolo, ha deliberato retirarsi in Alexandria, el ivi expeterà lo exercilo per deliberare poi quello si tiara a fare. Tamen lui Orator crede, se lo exercito cesareo non si unisse con esso Viceré, lui se retirerà in Pavia ; nè altro scrive per la pressa di spazar queslo aviso importante come P è. In questo Ccnsejo di X, fono su materie di Sta-do................ A dì 20. La malina, fo lettere di Roma di 30' VOrator nostro, di 15. Con il brieve di la confir-rnation dii Patriarca nostro electo. Di Viena, di sier Carlo Contarmi orator, di 9. Il sumario dirò avanti........ Inlroe li Cai di X et sleleno in Collegio più di hore do, credo per far certa risposta al nonlio vene P altro eri a parlar al Serenissimo. Vene lettere di le poste con lettere di Pine-