375 MDXXIV, DICEMBRE. 376 ducali 400 per do anni. Et balotà non fu presa ; la pende. Fu posta la gratia di.......mercante di vin, bandito per homicidio, qual donava ducati 200, et non fu presa. Fu posto dar certe canzellarie ad alcuni voleno dar danari, et leto le leze non si poi mcter ; però andò a monte. Noto. In sier Tacilo Contarini qn. sier Nicolò è letere di Raglisi, di ...Come, per uno zudio venuto lì si ha nova il Signor turco esser in Filipo-puli et dover venir a la Valona, et havia scripto a Constanlinopoli fusse mandato armata di galìe sotil et bastarde lì a la Vallona in Golfo, eh’ è signal voi tuor impresa. El qual aviso fo ledo in Collegio con li Cai di X ; ma non si dà fede. A dì 30. La malina per tempo fo letere di le poste : il sumario sarà qui sotto. Vene in Collegio il prothonotario Carazolo ora-tor cesareo venuto eri sera, alozato da l’orator altro a santa Maria Formosa in cha Zorzi ; et era ctiam l’orator existente qui domino Alfonxo Sanzes, et l’orator dii duca di Milan domino Francesco Taber-na dotor, et il cavalier Billia etiam orator dii Duca, per i qual fo mandati a levar di caxa sier Jacomo Corner et sier Zuan Francesco Badoer savii a terra ferma, el sier Donato Malipiero e sier Borlolamio da Canal savii ai ordeni. Et venuti in Collegio, sentono apresso il Principe, et presentato esso Carazolo una lettera dii Viceré di credenza, volse audientia con li Cai di X ; et mandati tutti fuora, parloe et stele in Collegio zerca una h«'i- <• più. Quello disse saperò poi. Di Cremona, dii Veni r orator, di 28. Come, poi partilo il magnifico Monne de li, le nove sono strette et poche perchè esse el siegue dove el se ritrova; el qual è andato a Lodi. Dii duca di Albania si ha aviso che poco camin va fazendo, el se. ritrova a Monte Charù cum voce mò de venir lì a Cremona et tuor questa impresa ; in la qual terra per bora scrive ritrovarsi da fanti pagadi numero 1500 et 228' 200 cavalli ; pur queslo se divulga nel ditto campo con altre parlicularità, ut in Utteris. Questo illustrissimo signor Duca non è però per partirsi di qui se non occorrerà altro. Di Bergamo, di 27. Come era zonlo uno di soi exploratori, qual parlile Sabato a dì 24, bore zerca 20 dii campo francese sollo Pavia, qual dicea che era venuta nova in quel zorno che le munilion erano passale Po, et se voleano far Ogni poco di camino potevano benissimo azonzer quel dì in campo. Al presente, a hore prima di notte, è gionto uno altro, qual era il Mercorc 21 Zuoba Venerdì et Sabbaio in ditto campo, et poi la Domenica a di 25 se parlile. Dice che il Sabato lui fu a veder passar al ponte di la Stella eh’ è verso Po le munilion predille, qual erano 150 muli con polvere, et quelle forno discar-gale in campo, et poi il giorno sequente ritornorono dilli cavalli overo^nuli a tuor, per quello el pensa, di le ballotte; et dice che in campo è fama che gionle saranno tutte le munitioni si farà una bataria, el parimente se li darà lo assalto a Pavia. Dice ancora che erano gionti danari in campo per dar a le zente d’arme. Item, scriveno essi reclori, aver nova che a le parte di Alemagna si facea motion di gente per venir in soccorso di Pavia, et che era in uno loco propinquo a Marano gionti cavalli 500 sotto il marchexe Chasimiro di Brandiburg, et che doveano azonzer ctiam, fanti 3000. Di Crema, di 27, hore 6 di notte. Come hozi è ritornato uno suo explorator dal campo francese, et manda il suo reporto. Hozi è passato di lì lo illustrissimo signor Viceré quale è andato a Lodi, et cum sua excellentia erano da zerca 60 homini d’arme, 50 cavalli legieri et la sua guardia de fanti 200. Et per uno suo venuto da Lodi, li è slà refferito che alla Torrefa di là da Lodi miglia dui sono allogiate alcune compagnie de italiani, et poco luntano de lì alcune di spagnoli, Li lanzinechi sono in Lodi allo-giati, et se diceva che le gente d’arme che sono in cremonese dimane doveano cavalcar a la volta de Lodi ; et che tutte le gente dieno ussir et mettersi in campagna luntano da Lodi miglia tre. Cornili da Mozanega mandato per il magnifico Podestà di Crema al campo francese sotto Pavia, dice de lì esser partito Domenica passata da sera, ma per haver fatto il camino da Milano, haver tardato il suo ritorno ; et al suo partir de il campo era arrivato buona parte de la munitione che erano con-dute da Ferara, et tuttavia ne arivava ; et ha inteso che l’er3 arivato in campo buona summa de danari de Franza, et lavoravano a fornir il cavalier per batter nella terra; et attendevano a voltar il Tecino nel Gravatone. Se diceva etiam, che haveano fornite le mine che haveano fatto a Pavia che li potevano dar 229 il foco al suo piacere, et ha inteso che quelli de Pavia se vogliono rendere al Re, et Sua Maestà non li vole salvo a sua descritione. Ha vedulo etiam esser ritornalo a Milano, li grisoni che erano andati de lì al campo questi giorni ; et dice haver inteso beri malina a Milano, che la notte de Nadal quelle gente stetcro in arme perchè haveano inteso che le genie