571 MDXXVj FEBBRAJ0. 57-2 Di Crema, di 11, hore 20. Come per li avisi lui ha de li soi è nel campo cesareo, di hore 12, ha che de quella scaramuza scrisse la sera avanti non è sortito cosa alcuna; et che 1’ una parte et l’altra non tirano più de schiopeteria, nè de artcllaria, ma quelli de Pavia a l’ave Maria Irrorilo heri sera molti colpi al campo francese; et che nel campo cesareo non si fa altro che solicilar li bastioni et il cavalier. Dii ditto, di 12, hore 11. Come per uno partito dii campo cesareo eri a mezo zorno, dice quelli di lo ditto esercito scaramuzavano grossamente cum francesi, et atendevano a far repari. Di Brexa, dii Proveditor generai, di 12, hore 21. Manda lettere haute dii campo cesareo dii Pretelle, di 11, hore 23. Come questa matina hanno dato ducati 5000 a li lanzinech, et li hanno promesso fin quatro zorni darli lo paga. Questa matina ha inteso da alcuni milanesi che parlavano zerca la materia del denaro, che non li mancheria denari per do page; ma uno di loro disse « sì de zanze. Iddio volesse li fosse il modo per una ». Questa malina il signor Marchexe ha fatto oratione a li soi capi spagnoli, esortandoli a dimostrare la loro virtute. Che hanno alzalo il reparo forte dii qual scrisse beri sera, et che voleno far doi cavalieri dentro, et uno ba-stioiizello fuora a man dritta de ditto reparo verso il castello in una casa è li apresso, qual pensa offenderà molto francesi. 346 Di sier Antonio Surian dotor et cavalier, podestà di Brexa, vidi lettere, di 12, hore 21, con li soprascritti ad visi, et come il signor Alvise di Gonzaga ha fatto uno schizo, contici) il sito dii loco cesareo, et de francesi, et come sia zonlo a Pizegalon lo manderà al Proveditor zeneral. E1 ditto va a tuor el signor Cayno fiol dii signor Lodovico da Bozolo, qual ge ha dato il marchexe di Pescara sopra la lede sua. Si dice li cesarei hanno piglialo certe barche armate de le gente francese, quale facevano la scorta ad alquante barche di vietuarie che erano condute al suo campo. Et in le lettere di Crema, di 12, hore 11, è questo aviso : Come uno vien di campo li ha ditto haver parlato con Guido Guaino, qual li ha ditto, che di curto se intenderà cosse honorate per loro, et che pensa Pavia sarà soccorsa, et se farà altre cose, che iudica la vicloria sarà senza combatter de cesarei si desordine non nasce. In questa mattina, sier Filippo Trun synìco, in Quarantia criminal, poi tede sii zorni le scripture conira sier Francesco Contarmi di sier Ferigo fo capilanio a Baffo per danari, intromesso per lui et preso in Pregadi di retenirk), comenzò a parlar, facendoli 60 opposition grandissime. In questo zorno, licet tusse cativo tempo, fu fato la comedia di compagni Triumphanti in cha’ Aria» a san Raphael, et fo bellissima et bonesta. Vi fo da zerca 100 done, el non feno recitar la comedia sporca fata per quel da l’Oio, di la qual havia ducati 50, ma ben quella di Ruzante a la villola. Et Zuan Polo si portò benissimo, et fo belissimi et assà in-termedii. Compite a hore 7. Poi la cena a persone assà zerca .... siehè durò fino hore 10 di notte. Da Poma, vidi lettere di domino Francesco di Gonzaga, date a dì 10 Fevrer. Come de Ingilterra è venuto commissione a lo orator anglico è lì a Roma, di far rispondere 50 miglia ducati a li imperiali ad ogni requisitione loro; el pare che vi siano lettere gagliarde di l’animo che ha il re de ingaltera contra la Franza. Da dui dì in qua vanno tamburi per Roma sotto il nome dii signor Alberto de Carpi, che chi voi danari vadi in certi lochi li aprcsso a la stantia soa che li ne sarano dati, facendo voce di voler fare bon numero de fanti per mandare nel Regno. Il ducha de Albania se ritrovava heri sera a Ronzigliene* et senza dubio venirà inaliti se la giornata non si facesse a danno de’frau-cesi. Li imperiali dicono esser ben forniti nel Regno secondo la importantia de li lochi. A dì là. Veneno in Collegio li quatro oratori, 346* videlicet cesareo don Alfonso Sanzes, per esser il Carazolo indisposto, il Pazeo orator anglico, do di Milano, il Taberna el il Bilia. Parlò il cesareo dicendo molte parole, exortando la union di le zente, zoè farle cavaloar almeno sopra le rive di Adda, perchè certamente la vittoria sarà nostra; con altre parole. Et poi parlò il Pazeo in consonanlia, dicendo il suo Re è manlenitor di questa lega, però si dia obser-varla, persuadento a questa union. Et ditti oratori apresentono una scriptura, pregando sia lecta in Senato. La copia di la qual sarà scrita qui avanti. Et il Serenissimo li rispose.......... Vene l’oralor di Manton, et comunicoe alcuni avisi zerca le cose de Palavisini di qua di Po. Fo ledo uno aviso in Collegio zerca le cose di Zenoa, et che ’I marchese di Saluzo andò a dimandar la terra a nome dii re Cbristianissimo, e non volseno darla dubitando dii saco, et poi hanno dismesso il suo Doxe et fallo 12 al governo di la cilà,