MCCCCCIH, NOVEMBRE. 25G di là. Come avisù, per lettere di Luca Loredan suo fradelo, che sier Anzolo Diedo camerlengo di li à scripto mal di lui a sier Antonio Pasqualigo qu. sier Filippo, qual va dicendo per tutto; però si provedi. Et il principe mandò ditta lettera a li capi di X, cometendoli etc. Di Napoli di Romania, di sier Alvixe Sa-gudino secretano nostro, di 5 octubrio. Come. 1’ ultime fo di 25 per la galia Canala. Poi fono ite-rum insieme con il bass'i per meter li confini, qual non Ita voluto meter li confini veri e li veclii posti dii voler dii Signor turco, imo voleva venir pocho lontano di Napoli con li confini ; eh’è contra ogni raxon. Et qui fono assa’ parole, tandem il secretano li promisse donar ducati 800 et ducati 200 a l’anno in vita soa. Il bassa lo duro, et disse mai furia altramente, e lo vestì di una vesta, dicendo quando bisogneria si meleria li altri confini, videlicet Malvasia, eli’ è signal di darli licenlia. Et cussi, re infecta da lui si partì, tamen prima fè dii recever di tyma-rali, e hanno voluto li sia pagato infino li spironi. Or di questo subito spazò a l’orator nostro a Constan-tinopoli. Item, à inteso Mustala, primo visir dii Signor, li ha scripto al bassa meti cussi li confini etc. Or quanto al Damalla, il bassa el vuol omnino. À cavali 1200 con lui eaxapi et janizari, et li ha mandà atorno con qualche bombarda per averlo; crede non si potrano tenir. Quelli rectori e lui insieme hanno terminato, per non disturbar la pace, non si mover nè far altra movesta, sichè starà a spelar lettere da Constant inopoli, et prega la Signoria si tasi li danari promessi per bon rispeto. Da Monopoli, di sier Luch a da ca’ Tajapie-ra governator, di 2 octubrio. Come non è successo di lì cossa degna di relatione, excepto che tre terre dii conta’ di Conversano hanno alzato le bandiere di Franza, zoè Castelana nel teritorio di Mono-poli, Cassano e Caxamaxima, e più altre terre in quella provintia sono in procinctu de far lo simile, per esser fama gran numero di zente francese esser propinque a Roma e presto a li confini dii regno, qual è in gran titubatione. Di Cicilia si ha continue 119 passano genie per unirse col gran capitanio yspano, qual si dice ancora è atorno Gaeta. El governator di Taranto, che era qui propinquo a l’oposito di le zente francese sono a Conversano, è andato a la volta diBarleta, perchè Aloyse d’Arsi, che se atrova in quelle parte, à tracio a la devotione di Franza Andre e alcune terre lì vicine. Item, don Pietro prior de Mesina noviter designato comendatore de San Stephano di Monopoli* come scrisse per 1’ ultime, qual havia tralo Poligriano et la terra de Fasano da la obedientia dii primo comendatore che se atrova nel castello di San Stephano, per non.haver esso governator noslro voluto, insieme con quella università, asecurarli certo suo grano che havia trovato lì de rason de ditta commenda e volealo per securtà mandare a Monopoli, e li fo mandà a dir lo mandasse a suo pericolo perchè la comunità non lo volea assecurar- per esser cossa litigiosa con l’altro commendatore, unde lui volse mandarlo, e li fo tolto per li homini di ditto castello, e fo tumani cer- , dia 60. El qual don Pietro è di natura molto superbo, e li scrisse una lettera che lui governador è stà caxone, e che si ’l fusse cavalier come lui lo disfidila a combater. E licet el non meritava risposta, pur ge la fece humana, e à fato il tutto acciò il grano li sia restituito etc. Item, in quelli zorni el ditto don Pietro ha mandato soi cavali al locho de Cisternino terra di la Signoria nostra dove erano per transilo reduti doi francesi, et volseno per forza prender quelli, et uno di ditti spagnoli cavò la spada per dar al capitanio di dilla terra che non assentiva che li prendesseno. Esso governator à scrito al prefato don Pietro dolendosi di tal acto, el qual à minazà di vindicharsi. Item, voi omnino scriver di questo al gran capitanio. Item, el morbo ancora non è cessato in quelle terre convicine ; il fermento vai lì a Monopoli cercini ducati 1 il star venitiano. A dì 4 novembrio. In Colegio. Fo balolato li savj a terra ferma e falò uno cassier per uno mexe, sier Lorenzo Zustignan. Item, fono a voce electi do secretarj, uno in Hongaria Zuan Francesco di Bene deli deputato a 1’ bordine nostro, et a Milan, in luogo di Bevazan, Marco Antonio Zambon. Vene il nonlio di Forlì nominalo di sopra, e dimandato si havia dimissione o altro, disse di no et che P aspetava poi doman ; e li fò ditto : « a la bona hora ». El qual disse saria bon spazarlo presto, perchè la indusia portava pericolo. Di Zuan Alberto da la Pigna, date a dì primo in Corbole. Di coloquj abuti con la duchessa; e che don Alfonxo è servitor di questa Signoria. Item, che l’orator yspano è qui, mandò dal ducha che li mandasse uno suo, che li havea di parlar. El qual mandò uno spagnol chiamato el signor cavalier, qual alozò da lui nel ritorno in Corbole, et li disse P orator li ha dillo digi al ducha che li soi reuli fa exislimation di lui et ama li soi nepoli, et harà in 1 protetion il suo stato, ma che lui non vogli ajutar Franza. Item, che Zuan Alberto è servitor di questa