533 MDXXV, FEBBR4J0. 534 Lettera dii Pretelle, data a Lardirago, alli 4, hore 15. Ileri sera mi trovai in casa dii Viceré, et mi acostai apresso alquanti gentiluomini i quali fidavano de mi, et dicevano dubitarsi poter socorer Pavia; la causa per baversi fortificati francesi molto forte, et non voler partirsi senza combatter. Questi spagnoli hanno comenzo una spianala verso Santo Alexio alla volla de Pavia; questi spagnoli bravano molto forte contra noi. Da Crema, dii Podestà et capitatilo, di 4, hore 21. Come in campo se diceva, che le gente sono in Alexandria haveano svalizato al Castellalo certo numero de fanti, et quelle compagnie die erano cum il signor Renzo, quali venivano dalla Riviera di Genoa al campo francese; et clic li cesarei haveano butati ponti sopra a Lona nel Bar-co apresso Pavia, per baver facto le spianale a quella volta. Il tardar de li advlsi procede, perché francesi questa notte son siati fori alla strada, et liozi son corsi fin apresso Lodi doi miglia; et che se diceva che questa mattina il campo si doveva levar et andar ad alogiar nel Barco vicino a li francesi. 322*) Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria e Sa-viì, et alditeno in Minori Consilio una intromis-sion fata per sier Zuan Antonio Venier olim avo-gador di una sententia fata per li Proveditori di eomun contra alcuni todeschi, che pagano certum quid per rami fini conduti in questa terra più dii solito. Parlò esso Avogador e li avocati, e balolà tra mercadanti e Consieri fo taià di tutte le ballote. Di le poste venne lettere, videlicet di Brexa, di 5, bore 20, dii Proveditor zeneral, Crema et Bergamo, il sumario è questo : Di Bergamo, di 4, hore 2. Scriveno ogni sera scriver una over doi lettere sicome vien le nove; et come souo per far continuamente provisione a quella terra. Li eserciti sono fatti molto vicini l’uno a l’altro, de modo che sarà un miracolo se non si danno di le bote. 11 campo cesareo é allogiato sino beri a Lardirago, propinquo a francesi per miglia 4. Cum gran corazo dicono voler andar a la impresa per deffension de Pavia, de modo che certamente non si poi pensar (1) La carta *21' è bianca. che altro elTecto provenga che male. Idio ci aiuti, che ’1 bisogna. Scrive, aver scritto che monsignor di la Tramoia partile da Milano e andò in campo cum li grisoni. Bora li é riportalo che eri el ritornò in Milano con dieli grisoni. Si dice etiam, che il ducila di Albania con le gente sue vieneno al cremonese, et che liavia bulato uno ponte sopra il Po, et andar al campo francese. Di bora in bora expeclano soi messi e quello si bara ad-viserà. Di Crema, di 4, hore 24. Come alcuni .... partili dii campo cesareo questa malina, riferiscono esser parliti per tempo, et che al partir suo ha veduto tulle le genie sue, sì da piedi come da cavallo in ordinanza, che andavano alla volla dii Barco con optimo animo di combattere. Hanno lassate lulle le bagaglio da driedo, e dice che venendo por strada ha sentito tirar molli colpi de artellaria, si grossa come menuta a quella volta, et che in campo cesareo li è gran carestia di victualie, maxime di pane, qual vai 4 marcheli 1’ uno picoli, et questo perchè francesi hunno rollo le strade e preso i vivandieri. Scrive, questa matina è ussilo di Lodi 3 bandiere di fatili el è andati alla volla di Cremona. Dii ditto, di 4, hore 2 ‘/2 di nocte. Come, per uno partile dii campo cesareo hozi hore 22, rofle-risse come dillo cxercito era nitrato nel Barco, el lutto hozi é staio in battaglia, el hanno scaramuzalo insieme con francesi, dove sono morti molti cavalli et bombii di una et l’altra parte; ma sempre li francesi non hanno lassali spontar li cesarei. Quali francesi sono siali saldi nel suo forte, expectando inimici, exceplo quelli che erano alla scaramuza. Et così il campo cesareo al suo partir era intralo per uno muro nel Barco, el procedevano verso francesi a banda manca nel Barco cum le loro bagagie. Dice etiam aver inteso che quelli di Pavia hanno voluto ussir, ma per francesi sono stà rebatluli con le ar-tellarie el morti molti di loro ; el che nel campo cesareo è gran carestia, respeelo alli cavalli de francesi che rompeuo le strade. Et per uno altro parli dii campo francese sodo Pavia Zobia mulina poco avanti terza, fo a dì 2, dice che lì si dicea doverli gionger boti presidio di gente si da pie come da cavallo, che li mandava il dueba di Ferrara, e che il dì avanti gionse al campo 24 bandiere fra svizeri et grisoni, che si dicea venir da Milano. Dice etiam, che francesi erano preparati per combatere con bon core andando li ispani a trovarli, et che hanno voltato l’artellaria a la volta loro ; et che quelli di Pavia non hanno più el