181 MDXXIV, NOVEMBRE. 182 Dii ditto, di 9, hore 20. Manda la copia di una lellera che da Lodi li ha scritto il signor lliro-nimo Moron, qual dice cussi : Molto magnifico signor honorando. Heri, da po’ scritte le mie, quali diedi al cavallaro di vostra signoria, vene una spia da Pavia, qual riportoe, come avanti heri, havendo inimici fallo battana a Pavia, temptorno furtivamente uno assa- lo legiero, et hessendo repulsi cum iaclura de molli de li sui, non procedettero più avanti, molli ne furono morti. Questa nolle è poi venula un’altra spia fidatissima e vera, quale scio non mentirebbe, et dice che heri inimici, da poi falla grossa battaria in fino alle 17 bore incominciorno lo assalto da quatro bande, zoè verso il castello, verso porta Nova, porta Santo Augustino, et ultra Ticino, el combattendo con grande vehemenlia durorno ditti assalti in fino alle 24 bore, e inimici con grandissima loro iaclura furono rebatluti. Disse il messo haver visto lui portar adrieto molli corpi morti et molli feriti. Et quelli de dentro si porlono valenlissimamenle. Ho voluto cum il debito mio dar aviso a vostra signoria, a la qual mi ricomando. Lauda, die 9 Novcmbris 1524. De Vostra Signoria observanlissimo Hironimo Moroniì. A tergo : Al mollo magnifico signor Joan Moro reclor di Crema, mio honorandissimo. Dii ditto Podestà et capitanio di Crema, di 9, horc 23. Come da poi era ritornalo uno suo nontio da Lodi cum lettere dii magnifico Morene, il quale nuncio dice, che’l se parlile a hore 20, et nel suo partir have veduto che le gente che erano andate cum lo illustrissimo signor marchese da Pescara, menavano molli pregioni de la gente francese con la insegna del conte Hironimo Triulzio et cariazi, dicendo che hanno preso lino li cuogi. Questa è la copia di la lettera dii ditto Morone: Mollo magnifico signor honorandissimo. Ancora che questa matina, per un’altra mia abbia scritto a vostra signoria de li successi di heri a Pavia, nondimeno essendo qua il suo cavallaro non mi ha parso lassarlo venir senza mie lettere in conformità. Quale adunque sapia, ho avuto per una *03 spia fidatissima venula dal campo francese, come beri, da poi falla la baltaria a Pavia da 4 canti alle 17 horc gli dettero quattro assalti, zoè presso porta Justina, presso quella dell’ arscnà, presso el castello, verso porla Nova, e dal canto de Ticino, quale du-roe fino apresso alle 24 horc. Dilla spia referisse che francesi forono rebattuti da tutte 4 le bande, defendendosi li nostri dentro gaiardamente ; et dice che vide molti morii et molli feriti, maxime de italiani inimici che si erano deportali più virilmente che li altri, quali furono portali da li sui adriedo. Di quello intenderò, più ultra ne darò aviso a vostra signoria, a la quale mi offero et aricomando. Laude, die 9 Novembris 1524. Da poi scritta la lettera, el restato anche el cavallaro, è venula la confirmationadc la reballula de francesi a Pavia, el sa referisse esser stato anco maggiore et de più danno a francesi che non lo ho scritto prima, et che sono morti ne lo assalto molli gentilhomeni di quelli dii Re et gran numero de gente, benché non sapia ancor la particularitade; ma come lo intenderò, ne darò aviso a Vostra Signoria. Il marchese da Pescara questa notte è andato a Melzo con 100 homini d’arme et 100 cavalli linieri, et 2000 fanti spagnoli. Dentro li erano il conte Ilironi-mo Triulzio et GO homini d’arme et arzieri, zerca 300 cavalli; in effetto tulli sono stati presi, che niu-no è possulo scampare da li nostri. Esso Conte è preso et ferito su la testa ; già li nostri tornano in Lodi. A vostra signoria iterum mi aricomando. Date ut supra. Idem obsequentissimus Moronus. Fu posto, per i Consicri, Cai di XL, Savii dii 109') Consejo e terra ferma, confirmaliou di augumenli dati per sier Piero da Pexaro procurator, proveda-dor zeneral in campo el alili in questa proxima guerra a capi di slralioti, videlicet Alexio Bua ducati 4, sichè babbi 14, Zorzi Grimano ducali 2, si-chè habbi G, Zuan Valienti ducali 3, sichè babbi 10, Dimitri Federici, haviadi stipendio ducati 10, habbi di provvision ducali G, Andrea Cheimi figliolo di Piero è a Sibinico per sier Hironimo da Canal pro-vedador zeneral in Dalmalia fo cresudo ducati 2, sichè babbi b, Mexa Gerbesi cavalier è a Trau ducali 4, sichè habbi 14. Tulli a page 8 a l’anno a la camera di Vicenza, el andando in Levante a page 4, a la camera di Candia. 1G4, 12, G. (1) La carta 108* è bianca.