605 MDXXV, FEBBRAJO. 006 che ’1 Re ha deliberato non si mover de lì di haver Pavia, dicendo non voler combatter se non sarà forzalo. Item, dice che spagnoli hanno principialo far una trinzea da la banda di San Lazaro per andar a longo Tesino verso Pavia, per polersi acostar alla terra. Et quelli dentro hanno barche per venirli a l’incontro per el Tisino. Dicendo che francesi fanno gran danno cum 1’ artellarie nel campo cesareo, et che patiscono alquanto di vicluarie, respecto che li cesarei li hanno rollo la strada per via de Piasenza. Dicendo che francesi tengono preparali doi ponti per poter, venendo occasione, soccorerle sue zenle che sono de là del Tesino. Dii ditto, di 17, hore 21. Come havia haulo aviso da li soi sono nel campo cesareo, che non si faceva altro in ditto exercito che lavorar repari el cavalieri, dicendo che fornili li repari sarà necessario a francesi dilungarsi per forza di l’artellaria di quel loco. El che li dicli cesarei dicono che fra do zorni se farà qualcosa di novo, che piacerà a la Maestà Cesarea. Di Brexa, dii Proveditor generai, di 17, hore 22. Manda una lettera hauta da Romano, di 16, di Zuan di Naldo, qual dice cussi: Qui sono passali molli todeschi qualli sen vati con Dio, et tal di loro havia un brazo, et dicono esser siala 1’ ar-tellaria francese. Dicono esserne parlili 1000 in una bolla, perchè non hanno danari, e che non possono durare per lo freddo et carestia. Da Sonzino, Mar-tinengo e quasi da tulli quesli confluì si ha, che ogni dì passano di questi todeschi. Nota. In le lettere di Cremona, di 17, hore 19, di l’orator Venier, nolate di sopra, è di più questo aviso. Come il marchese Palaviciuo è in Caxalmazor e quelli loci solili, et beri sera parli di qui il signor Alexandro Benlivolo per andar a ritrovar ditte gente dii Duella. Dove sarà etiam gionta hozi la compagnia di questo governador, et redute tutte insieme, farano quella deliberation che li parerano expedienle. Di Bergamo, dii signor Camillo Ursini, scritte a dì 16, hore 17, al provedador generai Pexaro. Come, per uno partì beri dii campo cesareo, dice che in quel exercito ad altro non se atende che ad repararsi, et che quelli di la terra continue tirano, che è segno habino haulo polvere per quella via ; et il medesimo si fa in campo de Pranza dove è grandissima copia de viclualie. El che monsignor di la Tramolia era a Bìnasco per asecurar quella strada, et lì se ha fortificalo. Che nel campo cesareo, Marti, a di 14, fu grandissima carestia de viclualie. Item, che beri in Lodi el ditto trovò molli casoni de pani, et some cariche, che non ardivano andare finché non giongeseno lo scorte. Item, el ditto provedilor zcneral Pexaro scrive et manda una lettera hauta dii campo cesareo da Paulo da Bologna, la qual è questa ad litteram copiala, che comenza cussi : Magnifico signor mio. Hozi da le 21 hora se comeuzò una gran scara-muza con francesi, de sorte che tulio il campo è stato in arme, et s’è morlo pnrechi homini da bene e feriti di qua, et dubilavasi de la zornala per esser slà hozi fora un terzo de lo exercito a sacomanare et a buscare, parte alla volta de San Columbano e far la scorta di le victuarie. Et per mia fé’ che ho visto ozi molti disordini in questo campo. Dio li dia bona sorte un’ altra volta, che li francesi non intendano di tal disordine, e che non si lassino più ritrovar, che potrano ricever qualche danno ; e ho visto le zelile mollo mormorare. Allro non vi è al presente. Datac in campo cesareo, die 17 Fcbrua-rii 1525. Sottoscritta : Paulo da Bologna. Noto. In le lettere di Bergamo, di 17, hore una di notte, è di più questo aviso: Come uno altro suo dice che li lanzinech a parte a parte si alrovano per slrala mal condilionali. Di Brexa, dii Proveditor generai, di 18, Ime 16. Come ha hauto lettere di Paulo da Bologna dii campo cesareo,di beri hore 21, che spagnoli haveano scaramuzalo et era slà morto uno cavalo sotto Guido Guain, et amazalo uno capitanio spa- gnol nominato.........qual lo mandono a sepelir a Belzoioso ; et che spagnoli attendeno alzar li cavalieri, et sono andati parie a San Columbano dove è 200 cavalli lizieri, et 300 fatili di francesi. Item, scrive, che scrivendo questo havia haulo lettere dii dillo Paulo, di 17, hore 23 V». Come era slà lato una grossa scaramuza et erano stà morti molti spagnoli homini da bene. Et che fo hora che 367* el leniva si dovesse far la zornala; et che dii campo cesareo non erano li do terzi, perché parte erano andati a San Columbano, et parte a sacoman a impedir le vicluarie; che si francesi l’havessino inteso hariano voluto far la zornala, et che tuttavia la sca-