1063 MCCCCCIV, MARZO. 1064 Piero di Pinoli fo savio a terra ferma qu. sier Marco, qual compie avogador, et molli altri. T)i la Zefalonia, di sier Nicolò Marcello proveditor, di 26 fevrer. Di la gran penuria di quelli soldati, e si scusa, si non si li manda danari, scamperano tutli come più volte à scripto. Item, è venuto uno gripo di Lepanto con formenti di Santa Maura, per il qual à inteso le maistranze di Lepanto erano andate a la Valona per reparar l’armata dii Turco; e da Lepanto erano stà levale 8 bombarde e condute a li castelli di San Nicolò, zoè 4 per castello; e che a Constantinopoli è gran peste e carestia, e tiene alcune nave e palandarie dal Talandi a Negro-ponte, mediante le qual (razeno biave. Item, esso proveditor tocha che si dichiari se li stratioti dieno pagar decima o no, atento che pagando et tenendo cavalli come fanno, non poriano viver. Dii ditto, di 28 ditto. Come voria saper la mercede si à a dar a li pagamenti dii canzelier per la concessione di tereni ; e che in quella canzelaria non è nota di ditte concessoli, e voria si mandasse la nota. Forsi Marco Rizo fo secretario col zeneral le dia aver. Dii ditto, non dice il zorno. Come era zonta lì una caravela de mori da Zerbi navigata solo da mori numero 40, carga de zucbari, risi e datali, la qual partì a dì 9 di' fevrer da Zerbi e senza meter in terra capitò lì. E visto esserli fuzito uno schiavo christiano, qual cavatosi li ferri se butò a l’aqua, ditta caravela partite de lì, ancora non fosse il suo tempo. Dal qual schiavo, esso proveditor à inteso che sopra ditta charavek è uno loro ambasador di mori di Zerbi va a Constantinopoli al Turcho, e che ne le parte loro di Zerbi è grandissima charestia di grani, adeo il fermento vai ducati 6 el staro. Per 513 tanto li à parso avisar. Di Eiemagna, di sier Alvixe Mosenigo orator, date in Augusta, a dì 20, hore una di notte. Fa un gran principio che ’l dubita di le gran chareze li ha fato il re, e che ’l non muti volontà over natura ; e à sospelo di lui perchè '1 non li co-munichò quello ave di Roma, come li promise di far ; e soa majestà li fè risposta zà 4 zorni, tamen solum ogi è partita ; e domino Matheo Lang regio secretario, li ha ditto il re voi comunicharli quanto à ’uto di Roma ore proprio ; sichè vede gran consulti in quelli signori. Item, quanto a le cosse di Baviera, il re par voy una parte, dicendo aspetarli per re Federico 1.° qual fo bavaro; sichè seguirà gran guerra in Germania. Et havendo il re dal papa li danari di la cruciala, tamen li ha ’auti tutti; di qual missier Rigo Bullo ne ha ’uto ducati 3000 fiorini che dovea haver, il resto soa majestà zà li ha spexi. Conclude, per caxon di Bavaria seguirà gran guerra in Germania, et fino 3 zorni il re dirà sopra questo il judieio suo. Item, prega sia electo il successor et possi repatriar. Di sier Hironimo da cha’ da Pexaro capitanio di le galie di Fiandra, date a dì 9 fevrer in Arctanmr in porto, qual non fo lecte in Pregadi ma date a leze,rie nel Consejo di Xper le cosse di Coloqut, e tamen io le lexi. Avisa di Car-tagenia scrisse, e narra il navegar suo et il zonzer a le Crugne, dove trovò un Joan Pignaro nativo de lì fradello dii signor di Cotron, e di quello fè apichar scioti a compiacentia dii Turcho per danni fati, el qual ha fato far una nave bellissima di bote 600 e forte da portar artilarie, e voi andar in le aque di Cotron per trovar el fradello, e andar verso Arzipielago per far veudeta. Item, come a la boclia dii porto Falla-mua trovò a l’ancora una nave di bote 400 con francesi 200 etc. ut in litteris. E manda una depo-position auta da uno stato in Coloqut. Aviso di le cosse di Coloqut. Pelatione d’un Galengo nativo da le Crugne, eh’ è stato in Coloqut con le 22 nave et caravelle dii serenissimo re di Portogallo. E primo, coniano esser partiti dal restello di Lisbona a dì 7 marzo 1502, e gionti di ritorno a dì 14 octobrio 1503; vien esser stati nel viagio mexi 17 e zorni 7. El passò avanti intrasse ne l’india mexi 4 '/s; el primo luogo fo in Cananor, e trovò 17 nave che charichava specie. El capitanio fece richieder al re el contratare ; hebbe bone parole e speranza. Expedito le 17 nave, non li parse de dimorare e se partì per Coloqut. Et nel traversar el golfo de la Mecha, prese una nave di mori che andava a cha-richare, trovò ducati 24 milia de contadi in monete venitiane d’ oro e argento, ducati ungari e fiorini qualche uno, e alcune balle de merchadantie di puoco imboglio e gran valuta come fanno per l’India. Duo 513 “ di principal mori promesse dar el caricho a tre nave et li donasse la vita. Rispose el capitanio che ’l re non havea bisogno di suo’ danari, e li fece apichar insieme con tutli li altri, excepto doi garzoni; spogliò la nave e la brusò ; lasò a la bocha dii ditto golfo tre nave e tre charavelle, con commissione al capitanio che vedasse el navegar a’ mori. E andò in Coloqut, dimandò la pace al re, e la negò facendoli