97 MDXXIV, OTTOBRE. 98 che le gente cesaree faceano ¡1 ponte. Dice haver parlalo con alcuni homini d’arme del conte Borto-lomio di Villachiara ch’è a slipendii dii duca di Milano, quali erano al Palatio, li quali li hanno ditto che haveano ordine di andar a Cremona, e che tutto 10 exercito cesareo vi andava; sichè spagnoli sono reduti a Lodi, zoè el Viceré, duca di Barbon e marchese di Pescara. El duca de Milan con l’orator nostro Venier è in Pavia, dove è bon numero di fanti : tamen è quattro zorni non è lettere dii pre-falo Orator nostro. Veneno zoso Pregadi a bore 5 e meza, et nulla fono perchè fu indusiato a doman con la profondissima credenza. Noto. In le lettere di Crema, par era venuto lì uno nominato, qual è homo dii duca di Milan, vide-licet.... Torniello, che era stato a Cremona per far 1000 fanti a nome soo, et non ne havia se non fatti 700 etc. A dì 26. La malina fo letere di Crema, di 24, hore 16. Come spagnoli continuavano a far il ponte per passar Ada et andar in Cremona. Vene in Colegio sier Zuan Antonio Dandolo venuto podestà di Chioza, che eri non potè esser ai-dito et fo rimesso a ozi, et vene vestito di panno negro a manege ducal, et referite, videlicet, che Chioza feva anime 15 milia et era dii sestier di Ossoduro. Vivevano di tre exercitii, videlicet una parte di ortali, perchè da Chioza fino a Malamoco tutta la riva di lidi è sotto Chioza, e di là di Chioza fino a Fosson, di pescason et di la marinareza. Et che quelli viveno di orinili à le rive alle un pe’ e mezzo, e sempre convien haver custodia, se non le acque salse li vasteria ogni cosa. E l’aqua dolze, zoè l’A-dexe e la Brenta nova li fa gran danno, e pejor aria fatto se questa rotta nuova stesse averla. El vene li oratori di quella comunità in Colegio e per gratia di questa Signoria fo ordinato fosse serada, perochè 11 porto di Brondoio veria assecarsi difati, perchè li ha zà fatto una seca dentro et una di fuora. 11 porto di Chioza ha una gran seca di fuora, e donde intrava ogni gran nave, adesso a pena puoi intrar una gran marziliana; et do valle dove era gran aqua è quasi aterade, che era di la Signoria nostra, vide- 56' licet quella di l’Axedo, per la qual passava li burchi cargi et si afilava lire .... a l’anno. Per la regalia, tutti li burchi con vin e barche li dava uno bocal di vin; adesso non si affitta ... .Et cussi la valle di Tressa, perchè si vien alerando. Questa acqua fa tanto danno, che talora vien fin a la piaza de Chioza. Disse che a Chioza è un deposito di ducati 3000 di 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXX VII. quali comprano formenti, che vien di padoana, ferrarese, Romagna, etc. eie. e si vende IL soldi 20 manco il staro di quello si vende qui. Et nel fontego è 13 bottege, e di quello si avadagna, una parte si fa in fortificar li arzeri di lidi, et una parte va sora il cavedal ; si poi vadagnar a l’anno ducali 400 di tal raxon, la mità a li arzeri, la mila al cavedal. Ha lassà in fonlego al suo partir 1100 stara di farina el formento stara 2284. La Signoria li fa gratia ogni anno poter trazer di qui 50 miera di grassa. Trazeno 40 miera di oio et 10 miera di altra grassa, i qual si vende e di lutto l’avadagno si cava li ducati 400 ha ditto di sopra ; nè questi danari si poi locar, solo la pena di furanti. Va gran spexa in conzar le palificale e la palla di Lio, ch’è longa 250 passa ; per ogni palo che si fica si spende soldi 30, la qual è gran spesa. Quella comunità ha de intrada lire 14 milia di pizoli, di Fosson, di livelli et 14 valle et do dacii che la Signoria li donò, videlicet quello dii vin a spina, el quello di.... Sono fondamente 8, dove è 333 saline, in le qual 1’ officio dii sai spende ogni anno ducati 500, che di Mazo si manda de li e si lavora 3 mexi, Zugno, Luio e Avosto; ma è più spexa che intrada, e di quello si traze una parte dii sai è dii patron e doe parte de chi lo lavora; e prima, chi lavorava soleva aver il sai bianco, ma da anni ... in qua par la Signoria non voi li babbi e vien pagadi a la fin de Avosto. Che quando i homini i lavora, che sono numero 800, che la sera strachi e caldi dieno portar dii pan a so’ fioli, niente li porta; sichè se havesse il sai bianco come prima, poteria sustentarsi, lo venderia a quelli dii pan a soldi 20 il mozo. Il qual sai però si dà a li reclori vanno fuora e altri. Il sai negro si melte in magazen. Questo anno è stà fato 4000 moza di sai, l’anno passà 12 milia : la causa di sì poco è slà per le gran pioze state. 11 Podestà ha in piaza 4 saline, zoè tavole, dove si mette l’acqua di le saline, e vien sai bon e bianco. In Chioza sono marziliane 40 da botte 1200 l’una, 70 da bole 500 fin 800, 150 da 300 fin 500, et da 100 fin 300 bote; un grandissimo numero poi barche grande asaissime, et barche picole. Et con queste soe marziliane navegano in Alexandria et altrove. Le qual cargano cosse devedade, zoè valo-nie, mandole, ogii, et vanno a Ferrara, dove hanno ogni avantazo, e si ben vien trovadi e condannadi, è tanto l’avadagno che i non stima. Et a Codegoro erano 44 marziliane che lì si conzavano tutte di Chioza, el ancora che per le leze li calafadi non poi andar a lavorar altrove, et ne trovò qual li 7