233 MDXXIV, NOVEMBRE. 234 10 già ricercato la coniunction di loro exerciio con quello di la Cesarea Maestà, mi sono state resposte parole piene di ogni speranza di effecti debiti et convenienti, nondimeno, siando al presente venuto 11 magnifico don Carlo d’ Aragona in nome di lo Illustrissimo signor Viceré a ricercar ditte comune* tione, per esser io di memoria imbecille et labile, ho electo poner in scriptura tutto quello che cerca, cioè me occorre ragionare con le Signorie Vostre, sì per servitio de la Cesarea Maestà come per la observantia che ho ad questa Illustrissima Repubblica, a piena satisfactione di mio debito et officio. Si ricerca adunque in nome de la Cesarea Maestà et de lo illustrissimo signor Viceré capitanio generai di Sua Maestà, che per observantia della confederaiione che tra Sua Maestà et questa Illustrissima República intercede, della Illustrissima Repubblica dia ordine al suo illustrissimo General capitanio et magnifico Proveditore, che subito gion-li li alemanni che si expectano in Italia coniungino sue gente da piedi et da cavalo et la debita banda de artelaria et suoi munitioni con lo exerciio cesareo per procedere unitamente al servitio de la impresa et defensión de lo illustrissimo signor ducha de Milano et suo Stato, come gli è obbligo comune. Non pensino le Signorie Vostre che questa coniunctione se domandi ad altro effeclo, che per coniunger non solo le forze, ma etiam li consigli de F una et F altra parie, et per prociedere maturissimamcnle a securare et salvar la impresa et governar le cose con il prudentissimo parer et consiglio de li prefati illustrissimo signor Capila-uio generale et magnifico Proveditore, come in la passata guerra fu sempre proceduto et governato. Questa Signoria, havendo promisso et solemnemente iurato a la Cesarea Maestà, al serenissimo signor Infante et allo illustrissimo signor ducha de Milano, si conviene a persone come le Signorie Vostre, de la fede observantissime solo per el fundamento de la observantia de la fede et promesse, remosso ogni altro respecto, liberamente consentire, deliberare et concedere. Ma ad ciò che ancor più volentieri et alacremente descendino a questa coniunctione, ho decreto vera et fidelmente, come intra vera amicitia si conviene el stato de le cose narrargli, ad ciò che le cognoscino quanto secura-mente decta coniunctione far possano ; et in quanta speranza di sicura et presta victoria con epsa si eri-gino et ponghino. Signori! per quanto lo illustrissimo signor Viceré è certificato, sì per exploratori come anco per certe et strecte inteligentie che ha nel campo francese, li francesi non hanno più di 0000 alemani, 6000 "Svizeri, 6000 italiani et circa 8000 fantopini venturieri con circa 2000 Ianze, computando in in questo numero li fanti eh * sono in Milano ; et attendendo a la verità, et non a le vani voci, più di queste non sono in effecto le forze francese. Lo illustrissimo signor Viceré et illustrissimo signor ducha de Milano, non computando le gente che sono in Alexandria, Pavia et Como, hanno in essere 6000 spagnoli, che sono in Lodi, et tra Cremona, Soncino, Caravaggio et altri loci de la Gera-dada circa 4000 fanti italiani, et haverano li 10 milia alemani che deveno venire; hanno ancora 1500 lanze et 300 cavai borgognoni che serveno et fanno le factioni come homini d’arme, et più de 1700 cavalli lezeri. Queste sono le forze de F una et F altra parte, le quale se saranno ben computale, si troverà le forze cesaree, unite con quelle di questa illustrissima Repubblica, non poco di numero superiori a le forze francese, se già alcuni, o per loro naturale timidità o per altri respecti, non si vogliano di le forze francese più di quelle ne é in efleclo imaginare. Di quanto poi li cesarei avanzino li francesi di valorosità et gagliardeza non fa bisogno ex-plicare, havendolo per li passali effecli assai largamente demonstrato. Siando adunque le forze cesaree de la qualità che sono, possono le S. V. liberamente et con ogni securtà de animo deliberare di far questa coniunctione, la quale, ancor che diete forze tali non fussero, deveno ad ogni modo fare per obser-vantia«di fede, poiché» da Sua Maiestà viceversa si observa et expone non solo quello è obligata, ma molto più ad servitio de la impresa. Se le S. V. non fusseno più che prudenti el ben cognitrici del proceder de francesi, gli recorderei, con quella observantia che devo, che non fusse da dar orechie a le vane voci et grandissime bravate che decti francesi vanno per la loro cilà spargendo; ma perchè scio che è ben cognosciula da quelle la loro vanità, solo gli dico, che gli debbe mollo piacere cognoscer che gli francesi se vadino adiutando con voci et parole, poiché li cesarei procurano de adiutarsi con effecti. Da li quali cesarei, procedendosi sempre con la consueta et da voi ben cognosciula realità, non si melleno in conto di lor forze le provisioni di genti che di Ilispania si expectano, nè anco li subsidii che dal serenissimo signor Infan- 140 te si possono expectare, perchè a dir il vero ne li presenti bisogni non si fa fundamenlo di adiulo lontano ; ma gli basta che si cognoschi da V. S.