253 MDXXIV, NOVEMBRE. 254 lan, per esser quella obsessa da francesi. Item, dice che in Lodi ateudeano a fortificarsi più che mai et a far il ponte etc. Antonio da Camisan mandato per il magnifico Podestà di Crema al campo francese sotto Pavia, dice.de lì esser partito Marti passato a mezo zorno, et che Vener« passorno de là da Po da 6 in 7000 lanzinech da la banda negra et lanze 500. El capi-tanio dì ditte gente è il duca dì Albania ; le qual gente chi diceva se doveano unire con le gente dii signor Zanino de Medici et andar a la volta dii reame, et chi diceva che ’1 signor Zanino cum le gente sue doveva venir in campo. Et che a ditta imoresa dii reame li die andar etiam il signor Renzo cum le gente el si atrova. Et sentile dir ad alcuni genti-lomeni francesi a lo allogiamenlo de monsignor de la Palissa, che il Papa e veniliani erano d’acordo con la maestà dii re Christianissimo et stavano di buona voglia. Le gente veramente dii campo dice che erano alli allogamenti soliti atorno Pavia, et che più non tiravano de artellarie nè una parte nè l’altra ; el alcuni dicevano che ’1 Re non volea dar più assalto a Pavia ; el alcuni dicevano de si, et che dentro haveano carestia de strame, el che de altre vi-luarie pur se la passavano. 151* Copia di teiere dii conte Francesco da la So-maglia, scritte a la Contessa sua consorte. Signora consorte carissima, Io non vi saperia scrivere miglior novelle di quello ho scritto di la liga tra la Santità dii nostro signor et il Re nostro, et matrimonio facto ne el picolo fiolo : cosi de la expeditione facla in el reame de Napoli per nui. Vero è che le nostre gente ste-vano a passare per le acque cresude,che sino ad ora non hanno faclo molto danno tanto in questo quanto a Pavia. Niente de mancho non può esser che in breve non se habbia quanto nui voleino per non haver quelli de dentro da vivere, et li homeni che la deffendeno esser lanzinechi senza danari ; hanno de dentro qualche fermenti, ma non puono masina-re ; però starete di buona voglia. De giorno in giorno si aspecla nel nostro campo 4000 grisoni et al-tratantì svizari quali sono levadi da casa. Del signor Renzo non ho fermezza alcuna ove el sia, perchè è sul mare; se dice descenderà a Civitavecbia con lo aiuto del Papa. El così a voi me rìcomando. Credo che Genova sia d’acordo ; pur non lo afermo per adeso. A San Colombano, a di 22 Novembre 1524. El vostro consorte. Di Brexa, dii proveditor zeneral Fexaro, di... . hore .... Come li lanzinech bandiere 17 erano levale da Novi et tendevano in Gcradada, ha-vendo passa il fiume di Ojo al ponte di san Jacomo. Scrive la qualità loro, la più parte zovenì et molle femene con loro ; et li capelanei sono etc. in tulio da numero.... Di sier Antonio Surian dotor et cavalier, podestà, vidi lettere di... . Qual manda alcuni advisi dii genero dii conte Zuan Galeazo da Gam-bara hozi ritornalo di Pavia, quali dicono cussi: Luni a di 21 agionse a Caslel Santo Zuane et a la Stradella la compagnia de monsignor Longavilla lanze 50, e un’altra de 50 fanti, et fanti 1000, dicendo che aspectavano pasasse el duca di Albania con lanze 400 et fanti non sa il numero. Il vice Legalo di Piasenza con il Legato hanno fato retirar tuie le gente dii marchese de Manloa dentro de Piasenza per vodar li alogiamenti acciò non fesseno cuslion insieme, el ferno preparar per.la montagna verso Ponlremolo victualie, digando voler far quella via il Legalo. Che il reverendissimo Cardinal Salviati ha ditto a missier Alberico Baratiero barba dii zenero 152 dii conte Zuan Galeazo, qual riporla queste nove, come il Papa è neutrale ; pur per i andamenti se vedeno andar a torno, se exislima sia francese. Il signor Janino passò Mercorc a dì 23 per Piasenza ; qual va in campo de Pranza. Il Re li ha dato lanze 100, fto cavali lizieri, il governo dì 3000 fanti a tempo di guerra, el cavalier di l’ordine di san Mi-chiel. Del conte Guido Rangon se dice ancora lui condurse, et gran pratiche vannoinanti et indrieto; pur ancora non è cosa alcuna. Se dice ancora come el Re ha mandalo dal marchese di Mantoa a farli offerte grande; ma non si sa resolulione alcuna. Da poi disnar fo Gran Consejo. Po leto per Zuan Batista Bamusio la parte presa in Pregadi a notilia de tutti, che li Oratori, Proveditori, Syndici, Rec-tori eie. poiché averano refferito in Collegio o in Pregadi, dagano quella in nota da esser regisl^ada sopra un libro a questo deputado. Fu posto per li Consieri, dar licentia a sier .... podestà di Ruigno di poter venir in questa terra per zorni 15. Presa. Fu fato Luogotenente in la Pairia di Friul sier Aguslin da Mulla fo provedilor in armada, qu. sier Polo, da sier Tomà Contarmi fo savio a terra ferma, sier Antonio Condolmer fo savio a terra ferma, e sier Marco Arimondo fo di la Zonta, qual si tolse lui solo. Et altre voxe, e tulle passono. Da poi Consejo, il Serenissimo con la Signoria se