165 MCCCCCIII, OTTOHRE. 166 na, Cliavina et Passi. Or par clic Faenza si sublevasse in arme. Essi rectori hanno mandato soi esploratori: aviserà il sucesso. Item, che uno missier Vandiuo citadin di Faenza havia mandato a dirlo che vegniria a parlarli, et li hanno risposto sopra -stagi fino habino bordine, et che non vengi di longo. Da Sojano, dii conte, di 9, a li rectori di Ilavena e proveditor predito. Come il ducha di l'rbin à ’uto Santo Archanzolo, Veruechio senza la rocha, Savignano, Ronchofredo, Monteianno, la Car-peneta e li borghi di Cesena. Quelli di la terra è in gran paura ; il conta si à salvato su quel di esso conte et liberato dii sacho, pur patiscono assa’ danni. Il ducha si aspeta con lo esercito al Pogio di Borni; il signor Pandolfo Malatesta è rimasto con zente a li Fra’ Bianchi, mia do di Rimano. In Rimafio non c’è victuarie, et è cominziato il morbo. Item, scriven-. do, à nove Odaviano Fregoso et Lactantio di Bergamo con zente esser venuti al Porlo Cesenatictio ; arano quella rocha e'strenzerà Cesena, benché il presidente di Romagna per Valentino dica il suo ducha è ito a Roma e rehaverà il perso. E lui conte à inleso che l’à Irato 60 milia ducati e trarà il resto. Item, che il cardinal San Zorzi à scrito a Fiorenza, veglino ajutar soi nepoti a inlrar in casa. E da saper, volendo eseguir quanto eri fu preso di dir a l’oralor dii ducha de Urbin in materia a Rimani, se intese eri si partì con ducali 2500 à ’uti da la Signoria per portarli al suo ducha, e li fo manda drio e tornò, ma non a tempo, però fo manda per un altro fidatissimo dii ducha nominato dom. Alesandro di Ruzieri d’Arezo doclor e cav., stava qui con la duchessa, e ditoli per il principe quanto achadeva, e che subito andasse dal ducha, unde so-lus cum solo parlasse, e li fo loto la diUberation e ordinato di sua man tolesse copia. El qual zurò sacramento coram principe lenir secreto e si partì ; e li fo ordinato a Chioza 3 cavalchature e cussi a Ravena. Vene lo episcopo di Cataro stava alias col Cardinal Zen, e tolse licentia di andar a Roma a servir il cardinal Corner noslro. Questo episcopo è di natione vicentino, di Cliie-regati. Vene in questa malina in Colegio uno philoso-pho nominato llironimo di Dionisii, dicendo è compagno di Cynlhio anconitano, et comenzò una ora-lione vulgar, et presentò alcuni versi in laude dii 81 principe, e poi una suplicatione soloscripta : Hiromino de Dionisiis, Siracusarum prosapia, liuc-charique comcs. Per la qual narra molle cosse aver fato li soi e lui per questa Signoria ; et è citadin fato ; et che il conte Bernardo di Frangipani» lo prese et l’à tenuto in un profondo carcere anni 6, mesi 5 et dì 28, adeo li è romaso solum 4 denti, è diventato quasi monstre. Avisa il mal animo di esso conte Bernardin in tuorne l’isola di Veja ; et 1’ ha inteso da uno Paulu-chio capitanio di Novi. Aricorda si fazi una forteza al slreto di San Jacomo su dilla isola, e farà gran utilità. Conclude è mortai inimico di ditto conte. Or li fo ditto si vederia la suplicatione, et lo mandato via. Da Trevixo, di sier Marco Antonio Lore-dan podestà et capitanio. Di le gran inondatimi à fato la Piave; è stato a veder; voria maistro Ale-sio inzegner andasse a veder certa parte. E cussi fu mandato. Da poi disnar fo Colegio di savii per consultar di danari et dii modo di seuoder li debitori ; et fo notà certa parte. Di Ravena, di rectori e proveditor, di 11. Mandano una lettera abuta da Santo Archanzolo dii dueha di Urbin. Li dimanda 2000 lanze et do casse de passadori, et manda la lettera e la risposta, e il ducha scrive pagerà 1’ amontar etc. Et per Colegio fo ordinato a l’arsenal mandar ditta quantità subito etc. Item, hanno da ditto ducha aviso di alcuni oratori di Cesena venuti da lui per venir a Ravena a capitolar con li rectori et dar la terra a la Signoria nostra, volendo salvo condulo etc., unde essi redori li à risposto, non aver altro bordine etc. Item, hanno ricevute le nostre lettere in materia Forlì. Aspetano quel Marco torni con lettere di Pietro Remires etc. Di Zervia, di sier Faustin Barbo podestà, di 10. Di sucessi di le zente dii ducha di Urbin, e di quello fanno al Cesenalieo. L’han poslo a sacho, rapi Octaviano di Campo Fregoso et Lactantio di Bergamo, el arano la rocha. El che quelli di Cesena vene fuora a mostrarli uno breve dii papa che scrive a Cesenatico slagino soto 1’ ubidientia di Valentino, e la copia di ditto breve fo mandato a mostrar al ducha de Urbin è a Santo Archanzolo. In Cesena è domino Palmerio di Tiberti etc. Da poi disnar fo Colegio a consultar. 81 * A di 14 octubrio. In Colegio. Veneno li capi di creditori dii banco di Lìpomani, dolendosi di la parte le.tta. Et a l’incontra parlò sier llironimo Li-pomano, dicendo esser Ire sorte di creditori che li fa guera; una, li capi che no voi si vedala mala am-ministration sua ; lj secondi, quelli à compra il suo per pocho predo, acciò non si retrati le vendede ;