217 •MDXXIV, NOVEMBRE. 218 minar do li bastioni; cosa comandala ma non obe-dila, el che franciosanti stanno in gran terrore. Item, manda una lettera ha hauto esso signor Du-cha, zerca i lanzincch, qual dice cussi : Copia eli lettere dii eonte Alexandro lìalbia-no al signor ducila de Milano, qual fu mandato ad incontrare li lanzinech, date in Igna a dì 14 Novembrio. Sier Zuan Antonio da cha’ Taiapiera fo capitanio di le galie di Alexandria, qu. sicr Bernardin. Sier Mariti Michiel qu. sier Alvixe, qu. sier Mafio. Sier Alvixe Michiel fo soracomito, di sier Vetor. Sier Nicolò Donado fo soracomito, di sier Andrea, qu. sier Antonio cavalier. Sier Francesco Dandolo è soracomito, qu. sier Zuane. f Sier Hironimo da Canal fo patron a l’arsenal, di sier Bernardin. Sier Etor Loredan, qu. sier Nicolò, qu. sier Alvixe procurator. Sier Filippo Corner fo castellan dii Scoio di Bran-dizo, qu. sier Bironimo. Sier Nicolò Zorzi fo soracomito, qu. sier \ntonio el cavalier. Sier Zuslo Guoro fo di Pregarli, qu. sier Pandolfo. Sier Bernardo Contarmi fo soracomito, qu. sier Teodosio. Sier Antonio da cha’ da Pexaro fo soracomito, qu. sier Francesco. In Gran Consejo. t Sier Bernardin (?) da Canal fo patron a l'arsenal, di sier Bernardin. Sier Francesco Bragadin fo soracomito, qu. sier Vetor. Sier Bironimo da Canal, dopio. Sier Berluzi Contarini fo soracomito, qu. sier Andrea, qu. sier Pandolfo. Sier Bironimo da Canal, triplo. El al venir fuora di scurtinio zonse lettere di le poste. Di Soncin, di sier Marco Antonio Yenier el dotor, orator nostro, di 17, Txore 24. Come, per ad visi ha il signor Ducha, di Lodi, di heri, che in campo di francesi non si alende ad altro che ad fare dui cavalieri, uno di sotto apresso l’arsenà l’altro di sopra verso porta Calziara. Et già il torrente del Ticino è divertito nel Gravalone; ma l’aqua rimane latito alta, che è invadibile per il gurgito del Po. Et essi francesi attendono ad far tagliar la muraglia de la citade verso porla Santa Justina, e dicono che sono deliberali tentare la fortuna de uno altro assalto da tre bande el far morire la mila de lo exercilo, più presto che non pigliar Pavia. A Milano non c’ è altro di novo se non il continuare il fugir de milanesi per non andare a li confini, et il Scrissi ad vostra illustrissima signoria da Tren- 130* to, come andava ad Igna [ter intender quello fosse de questi fanti el dove si atrovasse Spagna, idest ma-giordomo dii signor Viceré. Con la gratia del omnipotente Idio, Spagna et io siamo giontali quà, et simile li signori comessarii dii serenissimo Infante et maggior parte di le gente, qual tuttavia vieneno, el oggi se siamo consultati con loro capitani dii camino, et del fare de le monstre. Babiamo concluso passare per la Croara et andare al drelo de Peschiera, et più olirà secondo che Io illustrissimo signor Viceré ordinari). Simile, abiamo ordinato di comenzare domane le monstre e di pagarli, et l’altro giorno comenzare a farli caminare. Dubito non poterò in Í giorni bavere compito di fare le monstre, perché la gente se divide per la valle, perché questa terra non è capace a tanta gente. Tultavolla mi sforzerò di fare al più presto poterò, non mancando di quella solliciludine che al moti lo è possibile di fare. Et di questo siane certa et sicura vostra illustrissima signoria, a la quale mi ricomando, etc. Di Bergamo, di rectori, di 17. Come tutte le gente d’arme et da piè francesi, che erano in Monza et Cassano, sono levale et aviale alla volta de Lodi, a che fin non se intende, et solum li erano rimasti cavalli lizieri 100, sicome di sollo scriverò tal aviso più difusamente. Da Brexa, dii provedador Pexaro, di 18, fiore 6 di notte. Come era venuto a lui in quella sera el ducha de Traieto nominato don Carlo di Aragona, quale orator del signor Viceré, indrizalo a la Signoria nostra per le posle, zoé prestissimo, et dovea partir a hore 9 insieme con il cavalier Bilia, per nome dii ducha de Milan. Di Crema, dii signor Alberto Scolto, di 17, ai prefato Provedador zencral. Ila aviso di so’ Gol, é col Boy. Come il Ile manda il ducha de Albania con 500 homeni d’arme el C000 fanti alla volta dii reame di Napoli, el il ponte è fatto a la Stella, per passare, et cussi partirà, el che fino hora non è