261 MDXX1V, NOVEMBRE. 262 dine de mandar quelle genie nel reame, perché a palo alcuno li voi dar il transito; et quando per questa admonilione non voglia desister, che li debba obslar armata manti. Et li ha mandato il modo,* con far fanti et far mirar in Parma 150 lanze, in Piagenza 600 cavalli qualli sono in C;^tel San Zua-ne ; et ultra zio dice che ’1 ditto messo ha ditto a lo Illustrissimo signor duca de Milano, el reverendissimo Legalo soprascritto aver ordine dal Sum-mo Pontefice, che in caso che '1 Chrislianissimo se rinforzasse tal mente che non li potesse resister, debbia ricercar cl signor Viceré de subsidio, perchè tien certo Sua Beatitudine che non li mancherà al bisogno, etiam lo illustrissimo signor duca de Milano. Tiene aviso che ’I reverendo Datario, qual è in campo dii re Chrislianissimo, ha fallo intender il prefato ordina al re Chrislianissimo, qual mollo se ne ha risentito, con dire che sempre ha desiderato esser bon fiolo di la Sede Apostolica et maxime di Sua Santità ; et haveva deliberato de novo mandar Sua Maestà uno altro messo a Sua Santità, et che forsi Sua Beatitudine se muteria de sen-tentia. Tiene etiam aviso, che la persona del duca de Albania non era ancora partila di presso il Cristianissimo re, zoè passato Po ; ma è ancora in 157 campo. Item, scrive che le gente che sono passate Po sono lanze 250, fanti 5000, cavali lizieri 250. Et dii campo ch’è solo Pavia altro non se intende. Scrive, che ditte zente che passono Po par se siano fermale a la Trebbia nè più olirà procedano; la qual cossa, a questi signori illustrissimi è stata di gran satisfatene la resistenza falla per il Pontefice a ditte gente dii re Chrislianissimo. Da Crema, dii Podestà et capitatilo, di 26, liore 4 di note. Manda un reporlo et una lettera di Zenoa. Scrive in quella sera haver auto letere da Lodi dii magnifico Morone, che lo avisa haver da Genoa che Tarmala francese era sopita et le gente se ne andavano ; la causa dicevano esser perchè l’armiraglio leniva aviso che la Maestà Cesarea havea mandato exercilo coulra Perpignano, et si pensava con quelle gente sicome le se trovavano valersi alla defensione, et havea avisalo (al cosa al Be rechiedendoli aiuto ; et che ’1 Be havea fallo richieder el passo al Papa et non 1’ havea potuto haver, et per questo havea fatto interlenire le gente di là del Po; et che la Santità dii Papa pensa farli resistenza con lo aiuto del signor Viceré ; et che ’1 re Chrislianissimo era andato a la Ceriosa. Zuan Piero da Crema mandalo per il magnifico Podestà di Crema al campo francese sotto Pa- via, dice de li esser partilo eri sera a bore circa 23, dove se diceva che ’1 Be voleva lassar Pavia con bona guardia in assedio et con lo resto di lo exercilo venir a Lodi ; et poi falla l’impresa di Lodi andar a Cremona; et che il signor Zanino de Medici era stato in campo et andato alla Slra-della con le gente sue, dove faceva ancor gente. Chi dice poi anderà nel reame et chi dice »ritornerà in campo ; et se diceva etiam che questa malina il signor Federico da Bozolo dovea venir a Santo Agnolo con la sua banda per stringer Lodi, et che in campo aspeclavano buon numero de gri-soni el svizari. Dice etiam che per quelli di Pavia e( dii campo non è slato tirato per artellaria per due zorni che lui è sla in campo, el non lavorano a far trincea, nè mine, et che per tulio il campo se diceva che il Pontefice è acordalo col re Chri-slianissimo. Copia de una lettera scrita da Zenoa dal secretano di la excellentia dii Luce alla signora contessa Borromea, sorella di sua excellentia, de dì 19 Novembrio 1524. Da novo, inimici se ingrossano in Biviera, et sono da 2500, li quali parse spingano alla volta di Albenga. Però l’armata loro sta tuta via nel porto de Villafranca, nè ha fato movesla alcuna, anzi si ha adviso 157* che fossero parlite 4 galere et sette altri vaselli alla volta de Marsiglia et che per manchamento de danari si è abandonata ogni giorno da gente marinara ; et che dei principali loro vaselli gli ne sono alcuni malissimo condilionali facendo acqua assai; . et più de verso Provenza sona che in Perpignano fosse intrato grosso exercilo di la Cesarea Maestà. Di Brexa, vidi letere dii Surian podestà, di 27 liore ..., qual manda questo aviso à auto il proveditor zeneral Pexaro, qual dice cussi : Se ha, per relatione di uno parlite a li 25 da la Stradala, che le genie francese qual haveano passato Po, che possono esser da zerca 200 lanze, 2000 fanti et alcuni cavalli leggieri, non erano enlrali sopra quello di laChiesia salvo quelle del signor Zanino, che sono alogiati in Castel San Zuane. Item, il resto di dille gente destinate cum il duca di Albania erano di qua da Po et haveano ordine di non passare ; che se dicea lorneriano tulli al campo perché il Pontefice non volea consentirli il passo ; che se dicea che ’1 duca di Ferrara era accordalo con T Imperatore. In questo zorno fo cava Cao di XL a la banca in