537 MDXXV, FEBBRAIO. 538 di successi di spagnoli, la copia de li quali scriverò qui avanti. Di Crema, di 5, liore 20. Come in questa hora era zonto uno suo nuntlo dii campo cesareo, qual li riporta che beri sera (lieto exercilo allogiò a Prati, Fosso armato, et a la Torre bianca apresso doi milia, lunlano dii campo francese etiam miglia doi, et che ambidoi exercili scaramuzano et stanno continuamente, dicendo che francesi hanno brusalo una villa fuora dii Barco mezzo miglio apresso Pavia, et che in campo se diceva che hozi fariano fato d’arme; ma di questo,scrive, fin hora non ho altro aviso, salvo che si sente tirar molti colpi de ar-telleria. Da Brexa, dii Provedador eenerrl, di 5, hore 21. Come hozi, da poi pranzo è zonto li a Brexa uno homo d’arme di domino Piero da Lon-gena condutier nostro, el quale vien dii campo ce- 324 sareo, et parti heri al tardo. RelTerisse, che heri nel campo cesareo se parlile et caminò ditto exercilo a la banda dritta, non alla zanca come dice lo adviso di questa mattina, et andavano alla volta di Pavia; ma se li fece a l’incontro una grossa banda de francesi, li quali veduti li capitani li schivorno et an-dorno a man zanca andando ad un loco apresso Pavia miglia do e mezo, ma bon loco de dove non si po’ soccorer Pavia, et li allogiorno alla campagna con carestia de victualie. Questa matina dovea-no andar al ponte de la Stella, lontano de lì miglia uno e mezo: loco dove francesi non lo pono ofen-der, e distante da Pavia 4 in 5 miglia, et è opinion che lì siano per metter un ponte sopra Po per andar da quella banda dove el Re non guardarà Pavia, per veder se polrano trazar fora le gente che sono entro Pavia. Et crede dicto reflerente che nulla fa-rano, nè potrano soccorer Pavia. Dice che nella sea-ramuza di l’altro heri fu morto un capo di cavalli lezieri hyspano, el uno banderai de cavali pur spa-gnol, et 3, o 4 altri spagnoli lanze spezade, ma ho-mini da ben, et 4 borgognoni et morii dazerca 12 cavalli. In campo cesareo, visto li francesi così’gros-si, più non si parla di venir alla giornata parendoli esser troppo pochi. Et ha sentito l’arlelleria francese scaricar contra la terra de Pavia tutta in un tempo, et cerli pochi colpi, che quelli dentro trasseno fori. Di Yspruch, di sier Carlo Coniarmi ora-tor nostro, di primo di V instante. Come de lì in quella corte de l’Archiduca è mal veduto, el molto mormorano de la Signoria nostra, e dicono che mandano victuarie a francesi per Po et molte zanze. Di qui zonse a di 26 Zener el conte Filippo de Ginevra fratello dii signor ducha di Savoia con zerca 80 cavalli, qual veniva di Fiandra da madama Margarita, et è partito et va al campo. Lui tiene ini-micitia con il Cbristianissimo re respello el fralello, che è el Gran Bastardo, licet el sii fralello di sua madre. Poi, a li 29 passò de qui un domino Gregorio da Casal tesorier dii re de Ingellerra con do muli carchi, si dice de denari, et va al campo; per quanto li è sta riferto, ben scrive haver veduti li mulli, ma non li danari. Sono venute lettere di la Cesarea Maestà a questo Serenissimo Principe, e li avisa haver fato preparatone de ducali 200 milia, li quali dicono se barerà presto al campo, el che ’1 manderà etiam 8000 fanti. Scrive, la Signoria nostra non ha mandalo li 3oi deputali sopra le differen-lie-de confini, come lo deliberalo; il che molto dà da pensar, immo mollo si ha doluto quel Serenissimo eie. Da poi disnar, fo Pregadi per lezer lettere, et 324* chiamar Consejo di X per trovar danari, et fo letto le sorascritle lellere e di più : Da Sibinico, di sier Bernardin da Via' Taiapiera conte e capitanio, di 23 Zener. Come era zonto a Scardona uno cadì el uno..... venuti per nome dii Signor turcho, per metter li confini aSebenico; et li ha avisalo di questo; el qual Conte Ita tolto termine zorni 20 di scriver a la Signoria nostra: per tanto aspella l’ordine quello babbi a far. Item, scrive come quelli di Scardona haveano tolto sachi 25 di formenlo di alcuni di Se-benico erano andati a masenar alli mobili, però che voleano tolleseno la bolleta a Scardona. Et ha scrito a quel.....di Scardona, tamen nulla ha operalo e li ha scritto indrio che non li scriva più di (al cosa, perché li vien in fastidio. Item, scrive haver liauto col cadì venuto per li confini, lellere di Con-stanlinopoli dii Baylo nostro, date questo Avoslo, drizale al prefalo Conte, che lo avisa di lai venuta, el a che eiTecto. Nolo. Per Collegio, fo termina scriver a sier Piero Zen, è a Cataro per metter confini, vengi a Scardona, zoè a Sibinico, et etiam metti li dilli confini, ut in littcris. El qual ha ducati 120 al mexe. Di Zara, di sier Bcrtuzi Zivran conte et sier Zaccaria Valaresso capitanio, di .. . Et essendo reduto Pregadi, vene un ’altra posta con lettere :