473 MDXXV, GENNAIO. 474 Consieri. Sier Zuan Miani. Sier Marco Dandolo dotor et cavalier. Sier Francesco Bragadin. Sier Lazaro Mocenigo. Sier Marin Zorzi dolor. Sier Francesco Donado el cavalier. Savii dii Conseio. Sier Francesco Foscari. Sier Lucha Trun. Sier Daniel rienier. Sier Nicolò Bernardo. Savii a terra ferma. Sier Marco Antonio Contarini. Sier Beneto Dolfin. Sier Nicolò Tiepolo dottor. Sier Jacomo Corner. Procuratori. Sier Lunardo Mocenigo. Sier Alvixe di Prioli. Sier Alvixe Pasqualigo. Sier Lorenzo Loredan. Sier Jacomo Soranzo. Sier Andrea Juslinian. Sier Alvixe Pixani. Sier Hironimo Juslinian. Sier Francesco Corner el cavalier. Sier Andrea Gussoni. Sier Carlo Morexini. Sier Marco da Molili. * Sier Francesco di Prioli. Sier Andrea Lion. Sier Marco Grimani. Sier Antonio Mocenigo. Sier Vetor Grimani. Item, parenti. Sier Polo Donado. Sier Almorò Donado. Questi, prima che fosse compita la messa, ussite-no di chiesia et audono in palazo. Dove era il Sere- nissimo vestilo di reslagno d’oro con la bareta di reslagno d’oro. Et preparalo le tavole in camera di la audienlia, sentati tulli a la corlcsana, fece uno superbissimo pasto, terzie, fasani, pernise e assi altre vivande, e a la fin cai di late, marzapani e confeti ; poi bufoni, Zuan Polo et altre virtù. Compila la messa, le done veneno drio la noviza che era sta sposada, a una a una per piaza : erano, che coniai, numero 95. Et nota. In queste erano G popular, fate Invidar a posta per il Serenissimo, el una forestiera. Et era assà persone in piaza ; che fu bel veder andar dille donne suso. Et con li compagni Ortolani vestili prima di negro a comedo, et cussi il novizo e fradelli, poi spogliati a veste picole di panno pur negro, ex-cepto il signor di la fesla sier Anlonio Zane, qual havia una...........di veludo cremexin. Et sentale dille donne a (avola e Compagni, fo fato un bel pranzo iusla il solito con pernise e do man di rosli. Et compito il pranso, vene fuora di camera il Serenissimo et li allri sentati atomo el portego dii palazo, e cussi le done. Fo fallo un solo ballo, et per esser bore 22 •/, terminorono andar in Bucintoro. Et cussi la noviza, nominata Viena, si buio ai piedi dii Serenissimo: pianzando tolse licenlia, et cussi fece il Serenissimo che si ingropoe et lacrimoe etiam lui. Et con li Compagni veneno a montar in Bucintoro, dove non fu lassato mirar altri cha loro* done numerate 113, il forzo vestile di veludo negro, come ho dito, con perle e cadene grosse e co- 284 ' lari in sbara; molte altre senza colar, tutte in ve-stura. Et montate su, fu slargato el Bucintoro, qual havia il stendardo e la targa dii Serenissimo; et erano le barche di San Nicolò solite a compagnar il Bucintoro, tamen la spesa fece tutta el Serenissimo dii suo. Et ditto Bucintoro andò per Canal grando, el li Compagni ballavano con le donne suso, a trombe e pifari. Et zonlo per mezo la caxa del novizo, fo sba-rà assà botte de artellaria vuode da la caxa a l’incontro, fo dii ducha de Milan, iti segno di allegreza. Et cussi vene el prefato Bucintoro, zoè fo conduto fin a cha’ Foscari in volta de Canal, et poi voltò et si stallò per mezo la caxa del novizo, sempre continuando el ballar. E venuto la sera, fo porlà 30 lor- ze di libre.....l’uno, et poste 15 di una ban- da e 15 di l’altra, et sopra la caxa era preparato luminarie di candele in carta, sì davanti alli balconi e fenestre come su li coppi, et per tulto in gran numero : qual fo impiate ; che fe’ gran luminaria. Et era pur vento fresco, che le done pativa, licet il