I 153 te di sotto da la terra, et lavorano per farne uno altro di sopra. Et la gente d’arme erano allogiale nel Barco et a Vilezo et loci circumvicini. Diee che cl signor Federico da Bozolo gionse Luni da sera in campo cum le sue gente, salvo alcune che l’ha lassato a Santo Agnolo el SanColumban et a Chignolo. Il conte Hironimo Tri.ulzio et il conte Ludovico di Belzoioso cum le loro compagnie erano a Maregnan, et facevano fortificar il castello. A Gassano sono lanze 100 et cavalli lezieri 200, et in Melzo erano alcuni cavalli et magior numero. Item, dice che Marti comenciògionger in campo 1’ artellaria grossa, el ne gionse pezi 12. Et il Mercore che venia dovea gionger il resto fino al numero di 60, per quanto se diceva in campo et lui intese da uno suo amico ; lui ha visto li 12 pezi gionti. Et dice che si diceva che quelli di Pavia erano stati a parlamento cum francesi, et che li lanzinech vdleano tre page dal He et darli la terra, et il Re non ge le ha volute dare, ma li lassava andar via salvi, et che loro non haveano voluto, et la Maestà dii Re havea deliberato, gionta F artellaria, andar in persona sotto Pavia nel borgo de San Piero et far far la baiaria a la terra, et che el deva la terra a saco. Et se dicea che dovea gion-_ ger de Franza gente assai. Et che esso referente ne ha visto gionger in campo assai, sia piedi come a cavallo, et che se diceva venivano da monti per via de Roxà. Et se diceva'in campo, che la madre dii Re era in Savoia el havea iaclo intender a la Maestà dii Re che non dubitasse che F haveria danari et gente assai. Et dice che ’1 signor Teodoro Triulzi certo Lyni fu a parlamento con il Re, el si partile 92 et ándete a Milano il Marti di poi. Esso referente ándele il Mercore malina a Milano, ma non mirò, salvo ne li borgi, dove intese che F era dato ordine di serar tre porle de Milano, fra le quale porla Tosa, ehe viene a la volta de Geradada. El dice esso refferenle, che al iudilio suo lo exercito francese è da persone circa 50 milia fra a cavallo et a piedi, et hanno abuudantia de vivere. Dice etiam che el Marti quelli da Pavia liravano de le arlellarie al campo, et quelli dii campo alla terra. Et che se diceva in campo, che falla l’impresa di Pavia, la Maestà.dii Re volea venir a far quella di Lodi. 92* In questa mattina, in Collegio, a bossoli et ballote fu fatta la solloscrilla ballolalione et notata in Notaiorio : Che per autorità di questo Cousejo, sia preso che per comodità di la terra si debbi per hora, fino che sarà terminato di far il ponle principal de Rialto, far uno ponte postizo, qual babbi a congiongersi 154 con quella parte di ponte che è restata in piedi, et sia fata solamente aziò che quelli che passano pos-sino passar comoda et securamente, el smiliter passar possino di sollo le barche per comodità di la terra nostra, et che sopra quella parte che si ha da fare da novo non si possi far botege, nè scagni, nè altra cosa da vendar, per noncargar dillo ponte, et da mò sia comessa la execution a li Provedadori nostri al sai. De parte 23, 1, 0. Et poi, per sier Nicolò Coppo, sier Andrea Foscolo, sier Lunardo Venier, et sier Lorenzo Orio dotor et cavalier, provedilori al sai, fo incanta a far ditta mittà, di la manifattura solamente, ducati In questa mattina medema fu ballota in Collegio et preso uno comandamento a li Camerlenghi di comun, che di ducati 1700 dii credilo di sier An-t nio Capello di F imprestedo fatto per la Procurata, il Camerlengo non possi far parlida ad alcuno senza ordine dii Collegio; et per esser do partide nel resto del credito conditionide di ducali 1800 Funa, una a sier Mallo Bernardo dal Banco, F altra a sier Antonio di Prioli dal Bancho, il scrivali debbi dechiarir la conditimi di le dille do partide al Collegio. El ballota, ave : 20, 1, 0. Et poi, a dì 12 ditto, fo revocà il sopra ditto mandalo per haver porla Daniel di Vido li boleilini che '1 ditto sier Antonio Capello ha satisfate quanto el promesse. 24, 0, 0. In questo zorno, in Gran Consejo, a dì 6, hes-sendo tolto Camerlengo di comun sier Marco Zaca-ria qu. sier Piero, et per le leze non poteva esser provado per non haver portà la lettera di la consi-gnalion iusla la parie, ««¿e fo ballota tra i Consieri erano 5, 4 che ’1 se pruova, una di non e fo prova e cazele. E questo fo notà in Nolatorio, e fo contra le leze. A dì 7. La matina, fo mandalo una poliza ove- 93 ro lettera al Serenissimo per F oralor di Mantoa, qual leda disse : « Questa è gran nova si la fosse ». E non disse altro. Tutta la terra fo piena di qutslo aviso, et cadaun fè commenti per la terra. Tamcn par poi fosse leda in Collegio, et era, avisava erano zonti a Zenoa 9000 fanti, 5000 lanzchinech et 4000 spagnoli per aiuto dii campo di la Cesarea Maestà ; ma per la terra fo dillo esser nova che F Imperalor era morto, et altri diceva che ’1 re Clirislianissimo liavia hauto Pavia d’acordo. Di Brexa fo lettere, et io vidi una dìi Su-rian podestà, di 5, liore 22. Qual manda copia MDXX1V, NOVEMBRE.