341 MDXXTV, DICEMBRE. 34-2 Item, Nicolò Aurelio olirti Canzelier grando confinato per il Consejo di X a Treviso, voi prestar fin qui ducati 1000 et esser assolto di l’esilio. Tamen la gratia non fu proposta. Fo manda in campo, per sier Zuan Francesco Badoer savio a terraferma cassier di Collegio, zoè a Brexa per pagar fanlarie ducali 60(ft) ; sichè questo Stado è su spexa al mese extraordinaria di Cantane e cavalli lizieri ducali .... milia. Vene letere di le poste, qual fo lecte nel Consejo di X. Di Crema, eli 18, liore 21. Come ozi è ritornati dii campo francese tre soi esploratori, et manda li soi reporti. Bernardin da Morlara mandato per il magnifico Podestà di Crema al campo francese sotto Pavia, dice de lì esser partilo beri mattina ; et ebe Zobia da sera a dì 15 quelli di Pavia ussiteno scharamu-zar, de li quali ne fu preso uno ebe diceva che da 4 giorni in qua li davano solamente uno pane per bomo al zorno, et ne solevano dar doi, et è pane molto tristo ; et mangiano carne di cavallo de la quale non hanffo molto abundanlia ; et hanno poco vino, formagio et altre viclualie; et in campo se diceva che subito arivate le munilione che li venivano da Ferara, contra le quale era andato II signor ito-nino et fornito uno cavaliere che faceano per bater la terra et le trinzee et mine, la Maestà dii Ile volea far dar uno assalto a Pavia ; sichè la volea haver per forza. Item, intese che ’1 duca de Albania con le gente sue cavalcava a la volta dii reame, et Venere da sera gionsero a Parma. Item, che le gente francese sono di là da Genoa, hanno preso Saona et se diceva che faranno uno assalto a Genoa ; et ha inteso che a Milano sono buon numero di fautarie et gente d’arme ben in ordine. 208 Alexandro Rossetlo cavallaro, mandato per il magnifico Podestà di Crema al campo francese sotL' Pavia, dice de lì esser partito beri fo 17 matina, et che francesi attendevano con diligentia a lavorare per compire uno cavaliere di la banda verso Ticino per bater in Pavia, et che lavoravano a far trincee, dicendo che compito dito cavaliere etgionto le munilione che aspeclano da Ferara, li voleano dar uno assalto. Et Zoba a di 15 de giorno et la note venendo el Venere, e il Venere a di 16 da matina, quelli da Pavia fecero dar alarme al campo, et alcuni pochi lanzinech ussirono fuori, de li quali ne furono presi doi quali dicevano che dentro davano un pane per cadauno al giorno et mangiavano la carne de cavallo, et che hanno poco vino et altre viclualie, et che non hano munilione. Et Zoba a dì 15 da matina se partite di campo una compagnia de fanti italiani quali andorono in pressa a la Stradella con gran so-licitudine, et se dicova ne doveva andar de li altri; ma perchè non haveano auto danari, non voleano caminare, et la sera li fecero la mostra dicendo de darli danari, et dicevasi che andavano per presidio del signor Zanino che già 4 giorni avanti era parlila con 7 bandiere di le sue et 4 de svizari per andar ad incontrar le munilione che li veniva da Ferrara. Et dice haver inteso da alcuni, che gionte queste munilione il diio signor Zanino over il signor Federico da Bozolo anderà cimi il duca di Albania nel reame; quale era passato di là da Po con lanze 500 et buon numero di fanti per andar a l’impresa dii reame predillo, a la qual andava per la via de Ligurno il signor Renzo. Et che a Milano se diceva esser gionte bandiere 16 de grisoni, sicome fu refferilo al conte Zuan Fermo Trivultio ; et in campo è abundantia de vivere. Bernardin de Pedemonte mandalo per il magnifico Podestà di Crema al campo francese sotto Pavia, dice de lì esser partilo heri a dì 17 da p*oi di-snare, et che erano parlili de campo et pasati di là da Po il duca de Albania el il signor Zanino con fanti 8000 et lanze 500, e se diceva che andavano a far P impresa dii reame di Napoli, et chi diceva che andavano a scorgiere una grossa munilione che manda el signor duca di Ferrara al Chrislianissimo re ; et dice che Venere passato a dì 17 quelli dii campo fecero gran battaria a una torre ch’é verso 208* la porla che va a Piasenza ; et se diceva che voleano voltare Tecino nel Gravalone. Da Brexa, dii proveditor generai Pexaro, di 19, liore 22. Scrive colloquii aulì col Capitanio zeneral zerca questo passar Po di spagnoli, et che de facili si polrano azufiar insieme. Item, manda una relation di uno exploralor venuto di Cremona, auto per via di Crema. Domenego di Orzi parli da Cremona a dì 18 ore 18, dice heri sera nel gionger suo a Cremona, che era zerca 23 bore, intese li cavali lizieri cesarci che forno primi a passar Po scaramuzorno con le gente dii signor Zanino ad un loco ditto la Fontana distante da Cremona mia 4, et dilli cesarei presero cavalli 10. Dice che le zente dii signor Zanin sono tutti in quelli castelli di Pallavicini, et li cesarei lontano da Cremona mia 3. Che a Cremona era stà fato crida che tutte le bagagie passino Po el sequitino le gente; et che vano a questa impresa vigorosamente, et che 'I duca di Ferrara ha facto condur le muni-