257 MDXXtV, NOVEMBRE. 258 che ’1 la voleva per assedio, el che dui lanzinech di quelli di Pavia erano ussiti affirmando al He che dentro non li erano vicinane per più de giorni 10 ; et in campo non lavoravano più a far nè trincee nè mine. Letera dii conte Zuan Francesco da la Soma- glia a la signora sua Consorte, data in San Colombano alti 24 di Novembrio. • Al presente non ho altro da novo ; mai se mo-153' veremo da Pavia sino non sia nostra. Il signor Za-nino è stato dal Re, a nome dii Papa visitato et di novo facto sicuro, a nome di Sua Santità, di quanto ha promesso di fare. Lo aponlamento suo è 50 lio-meni d’arme senza arcieri, 200 cavalli legieri, 2000 fanti pagati a tempo di guerra, e su questa presente guerra se ’1 ne haverà de più se li pagarà el sopra più, 3000 scudi de pensione a l’anno, 2000 scudi de intrada ; ma questo el prefato signor Zanino non P ha aceptato per capitoli, ma ha remesso a la vo-luntade dii Re. El resto è facto per capitoli signati. Pavia sta pur così; havemo preso una spia partiva de Milano, quale andava al Viceré et duca di Bari, come nel castello de Milano li forestieri fanti se erano sublevati per non haver uè calze, né scarpe, né danari, et andava a dimandar provisione el a iustifi-carse. Quel castellano il dubio havea di perder la forleza, alento ch’è la mala fortuna et hanno mal da vivere. Post scripta. Li nostri 4000 svizari et 4000 grisoni debeno arivare in campo ad bora per bora. 154 Da Brexa, dii proveditor generai Pexaro, di 26, hore.....Come il Viceré non vien più lì, come etiam scrisse eri. Item,à auto letere di Sonzin di l’oralorVenier nostro, de di 26, hore 15, ch’è quel zorno, come domino Bernardin da la Barba nontio pontificio è lì apresso il signor duca di Milan, beri sera li disse che in quella hora P havea auto uno messo dal Legato esistente in Parma, che è il reverendissimo Cardinal Salviali, qual li fa intender che l’ha ordine dii Pontefice di non lassar passar le gente dii re Christianissimo che si dice voler andar in reame : et che prima dissuadi con bone parole, et non lo potendo far, usi le arme ; et li ha mandato bon ordine di far fanti el etiam meler bon numero di cavalli in Parma, facendo intrar da 600 cavalli in Piasenza di Soa Santità, quali sono a Castel San Zuane. Item, che ’1 ditto domino Bernardin ha letere dal Datario è in campo dii re Christianissimo I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIVII. solo Pavia, qual li scrive haver falò intender talmente dii Pontefice al Re, quale siete assai sopra di sè et si strense ne lo spalle; et che ’1 sperava che al voler di Sua Santità il Re non resisterla etc. Di sier Carlo Contarmi orator apresso 154* l’archiduca de Austria et principe de Citasti -glia, date a Felpurch a dì 17 Novembrio. Scrive il partir a dì... di Viena et il suo viazo insieme con il signor Principe e la sua corte ; et come per ogni terra dove l’andava vedeva di aver danari, da chi 15, da chi 20, da chi 30 milia fiorini di rens, et voleva far 10 milia fanti olirà quelli ha mandato per avanti, et venir in persona in Italia et esser al primo dì di l’anno, ch’è primo Zener, in Italia. Scrive, in camino ave lettere dii Viceré come il re Christianissimo havia dato una gran battaglia a Pavia, et quelli dentro si haveano portà virilmente. Itcm, scrive come il Principe predito cavalcha per suo piacer a caze de zervi, et paisando vien a la volla de Yspruch ; et altre particularità, come qui di solo scriverò più copioso. Sumario di una letera dii ditto Orator, data ut supra a Felimpurch,a dì 17 Novembrio. Come Marti a dì 8 di l’instante se partì il signor Principe da Vienna et etiam lui Orator, né si ferirono salvo a Line dove si siete zorni do, et li il serenissimo Principe fece una dieta et ha trovato fiorini 15 milia et fanti 500. pagati per 4 mexi. Sua Serenità ha deliberato venir in Italia a queste imprese ; haverà seco fanti 10 milia et cavalli 1000 et qualche somma di danari, et voi al lutto esser per la Epifania in Italia ; sichè lui Orator si convenirà trovar una altra volta in guerre, et spera preslo potrà esser occasione che la Signoria li darà licenlia di tornar a caxa. Scrive, ancora manca 9 giornale a gionger a Yspruch dove quello Principe ha destinato di andar. Sumario di lettere di Raphael di Gratiani, è 155 col signor duca di TJrbin, date in Brexa a dì 26 Novembre 1524, scrite a sier Tomà Tiepolo. Io dico, che si conviene a la Maestà Chrislianis-sima quel dillo clic conira Rannibaie se diceva, che vinse et non seppe usar la vittoria. Sua Maeslà ha possuto guadagnar tutto el Stado de Milano, dove non era gente da poterli contrastare, et è voluta andare ad espugnar Pavia, terra fortificala et monila 17