619 MDXX1V, SETTEMBRE. 620 tradise, dicendo l’importanlia di Verona, persuadendo a noi pren ler. Et il Serenissimo li rispose, dicendo el Papa voi I’ habbi e non polemo, nè do-veino contrastar, etiam per li capitoli fati a tempo di pupa Julio non se po.lemo impazar, persuadendo il Consejo a darli il possesso, etc. Et iUrum il Mozenigo tornò in renga a risponder ; poi parlò sier Alvise Gradendo che fo oralor a Roma, dicendo questo Datario è il cuor dii Papa, però è bon darlo. Et sier Zuan Miani el consier messe di scriver a Roma, pregando il Papa non ne voy aslrenzer a darli tal possesso per la importanlia di quella citlà, e far nostra scusa, ete. Ave 18 ballote, et il resto di darli il possesso e fu preso, e fo comanda grandissima credenza e sagramenlà il Consejo. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Sa vii dar il possesso dii patriarca di Constantinopoli al reverendissimo Cardinal Egi lio, vacado per la morte del reverendissimo Cardinal Cornelio, et sia scritto al rozimento di Candia li dagi le inlrade. 163, 3, 6. Fu posto, per lutti ut supra e li Savii ai orde-ni, da poi ledo una suplication di Simon di Radi-chio cita din di Zara, qual rechiede, atenlo li danni patidi, poter pagar il suo debito in quella camera di lire 550 di pizoli in tempo, et haver resturo, etc. Unde messeno di lassarli lire 300 e dii resto pagi in anni 5 ogni anno la rata, el è debitor di dacii. Fu presa. 17*2, 2, 3. Fu posto, per li Cmsieri e Cai di XL, atenlo domino Hironirno de Samhaco, (sic) qual havia l’abaliadi Santa Maria di Saccolongo di l’ordine di san Benedetto in la diocese pa Ioana ha renonciado in mano del Papa et Sua Beatitudine I’ ha data a suo nepote domini» Lelio de Sambuco di domino Hirouimo, suo nepnte, per bolle di 22 Fevrer, però h sia dà il possesso. 1 27, ‘2, 9. Fu poslo, per sier Jacomo Duodo provedilor sora il colimo di Alexandria, aleuto sii mancato il medico fisico di Alexandria, per esser quello era parlido per causa di la peste, el havendo scritto il Consolo di Alexandria per più lettere si provedi, però sia preso e dà lacullà a li Provveditori sora il cotimo di Alexandria che debbi trovar uno sufficiente fisico con salario di sgraffi 150 cauri a l’anno, che son ducali 200, il qual sia ubligato medicar la nation senza tuorli alcun premio, ut in parte. 171, 4, 1. Et nel venir zoso di Pregadi, l’oralor cesareo mandò uno aviso haulo per via di Zenoa, di 22, come a dì 19 quelli erano sotto Marseia li doveano dar la battaglia et erano intrati in la terra per via da mar 1500 fanli et 150 homini d’ arme a piedi. A dì 28. La malina, non fo nulla da novo, nè 365" ledere da conto. Vene in Collegio l’oralor cesareo, et parloe di queste occorenze. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla ordinaria, el prima fo un poco semplice. Da poi, con la Zonla, preseno che Francesco Cozi .... di la Zeca sia ben relenulo, et si proemili conira de lui. Item, che le zoie siano lolle per conto di la Signoria per la stima, e pagato li creditori a raxon di lire 6, soldi 16 per ducato. Item, feno gralia a sier Piero da Molin dal Bancho qu. sier Murin debitor di piezarie di dacii, di pagar il debito de biscoli. Et altre gralie et portesela non da conio. A dì 29, fo san Michicl. La malina fo Gran Consejo, et faty 9 voxe, tra le qual un di Pregadi ordinario in luogo di sier Polo di Prioli, a chi Dio perdoni, el li tolti con li parenti fo cazadi ludi, che si dovea cazar a un a un iusla le leze, e rimase sier Zuan Dolfin fo savio a terra ferma. Da poi disnar fo Pregadi, el fo leto una sola lederà venuta ozi da Mila» di l’Qralor nostro, zoè questa : Di sier Marco Antonio Venier el dotor ora-tor al signor ducila de Mdan, date a Pm^ga-ton dove è il Ducha per il morbo è a Milan, a dì 26. Scrive, come sono slà interceple ledere zà scritte in nome del Chrislianissimu re, di 8, 15 et 16 di T instante, direclive al signor Alberto da Carpi a Roma, che esso Re si atrovava in Avignon »spedando lì Madama la Regente, quale conduceva s co molla gente portando assà danari ; con il qual Christianissiino re era venuto acompagnalo da 200 zeiililhoiiieni di la corle el fameglia sua, 400 arzieri et 40J homini d’arme de la guardia, et ivi aspeda-va 6000 sguizari partiti come dicea di le eaxe loro, el havevali mandali ad incontrarli per monsignor Florangia et fatolo gubernator generai de essi acciò accelerasse el camino loro, el poi esso Chrislia-nissiino anderà in persona in campo con 1500lanze, altralanti numero di cavalli lizieri el 33 india fanli di ogni natione. El li pare esser tanto potente con queste gente, che potrà non solum defendersi da monsignor di Barbon, ma vincerlo; et che ogm ora giongeva de lì gentilomeni a la corte, el si aspelava etiam el reverendissimo Cardinal Lorena, che gion- 366 gesse ancora lui. Etiam li scrive al ditto Carpi, che quelli sono in Marsiglia stanno di perfeclo animo, et poco fa il Christianissimo re li havea mandalo la