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MDXXIV, MARZO.
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    forma condesendi a le trieve. Et che erano zonti lì a Roma Paulo Vittorio camerier dii Papa sialo in campo dai Viceré et il cavalier Landriano per nome dii ducha di Milan per esser col Papa. E1 qual havìa parlalo con lui Orator nostro, dicendo, se la Signoria voi, potrà ben aiutar il suo Ducha a recuperar il suo Stado di Milan et pregiarli e darli danari e il Ducha darìa Cremona a la Signoria. Et che il Papa havìa ditto, che rompendo il re d’Ingalterra e l’Im-peridor di là su la Pranza questo exercito francese resterà in Italia, pertanto conseia la Signoria toi Cremona e lo servi di danari, dicendo non voler Soa Santità Ferara, come alcuni dicono, et aziò spagnoli overo cesarei condesendano a le trieve non è per darli più danari. Et che ’1 signor Alberto da Carpi feva le cose dii re Chrislianissimo grande, et il Papa, havendo inteso il calar di 0000 grisoni in favor di francesi, il Papa havìa ditto a lui Oralor nostro parlasse di questo al ducha di Sessa, aziò volesse far le trieve, et francesi è contenti di farle. Disse che di la Pranza non sono per haver più so-corso, però che monsignor di Lutrech, qual è verso Baiona et venuto a trovar il Re, li ha dito voler
   10	milia fanli dovendo obstar a le zente cesaree, e monsignor di la Triinolia non voi men numero, qual é conira englesì. Item, che Beuret era partito da Soa Santità ben contento, et stava sopra di sé per queste trieve. Et che ’1 Pontefice, non venendo la conclusion di ditte trieve di Spagna e di Anglia, qual ha speranza le vegnirano, che li cesarei per mancamento di danari le vorano far. Li quali havea richiesti danari, e Soa Beatitudine li voleva lenir suti acciò facesseno le trieve. Item, che li oratori francesi, è lì, voleano asoldar li Orsini, e recbiedeva il Papa li desse a dilli Orsini; et Soa Sanlilà li deva parole.
22	Fo poslo, per li Consieri, una laia a Padoa, vi-delicet come uno incognito ha dato 10 feride a mai-stro Francesco orese: pertanto sia preso, chi acuserà
    11	delinquente babbi lire 500, et poi sia preso che '1 sia dà facilità al prefa lo Podestà di Padoa di poner quello in bando di terre et lochi con laia vivo lire 500, morlo lire 300 et confìscalion di soi beni, insta la parte. Fu presa. 168, 4, 2.
      Fu posto, per li Consieri, atento sier Andrea Badoer el cavalier et sier Alvise Gradenigo fono electi oratori al Summo Pontefice, quali sono di XV Savii sora la reformation di la terra, et sier Francesco Donado el cavalier, proveditor a I’ Arse-nal, tulli tre electi con pena, si voleno scusar di andar a la ditta legation stante la parte di Gran Con-
sejo presa adì 21 Sel'tembrio 1522, pertanto sia preso, per viam declarationis, se la dilla refuda-son si possi acceptar, overo non. Pertanto mele questi, sier Luca Trun, sier Daniel Renier, sier Alvise Grimani cao di XL in loco di Consier, che '1 ditto sier Andrea Badoer el cavalier non babbi il beneficio di la parte, né possi refudar dilla legation senza pena. A l’incontro, sier Bortolomio Contarmi, sier Antonio Juslinian dolor, sier Zuan Memo cao di XL in loco di Consier, messeno che ’1 ditto possi refudar senza pagar pena. El ditto sier Andrea Badoer andò in renga, scusandosi havia anni . . . . , et era stato oralor in Anglia 7 anni, non sparagnando fatica, al presenle non poi più servir, eie. Andò la parte : 2 non sincere, 67 che ’1 non possi refudar 126 che ’I possi refudar et sia aceplà la sua scusa. Et questa fu presa.
   Fu posto, per li dilli, per viam declarationis ut supra, li primi che ’1 non possi refudar, li secondi che sia acetà la soa scusa di sier Alvise Gradenigo sopraditlo. 3 non sincere, 64 che ’1 non possi refudar, 128 che sia aceplà la soa scusa, et questa fu presa. El qual sier Alvise Gradenigo prima andò in renga scusandosi è sta 3 anni oralor a Roma, et havendo hauta la scusa di l’allro, si dia etiam acelar la sua excusatione: et cussi fo presa la soa scusa.
    Fu posto, per li ditti ut suprci, lì primi, che sier Francesco Donado el cavalier non possi refudar, li secondi che '1 possi.
   Andò le parte : 2 non sincere, 19 che ’1 non possi, 170 che ’1 possi refudar. Et fu presa.
   Et immediate fu fato il scurlinìo di tre Oratori in loco loro,
Scurtinio di tre Oratori al Summo Pontefice, in loco di tre sopranominati, la scusa di qual è stà acetada.
f Sier Alvise Bon el dotor, l’avogador
     di comun, qu. sier Michiel . . . 115. 63 f Sier Lorenzo Bragadin, è capitanio a
     Brexa, qu. sier Francesco . . . 111.70 f Sier Nicolò Tiepolo el dotor, fo podestà e capitanio a Ruigo, qu. sier Francesco ..........119. 66
   Sier Al moro Donado fo podestà a Padoa, qu. sier Piero, .....43.134
   Sier Beneto Dolfin fu savio a terra ferma, qu. sier Daniel,.....62.118
   Sier Gabriel Moro el cavalier, fo savio
     a terra ferma, qu. sier Antonio. . 87. 97