57 MDXX1V, MARZO. 58 salii, overo ducati 4000, et sia commesso a l’Avo-garia la execulion ; et p.issado il termine, noi portando, sia priva di la Proeuratia e in perpetuo di tulli oiìicii, beneflcii e rezimenti di la Signoria nostra. Et cussi questa inatina, davanti li Cai di X, per sier Andrea Baxadona cao di X, foli dillo la continentia di la parte et falò notar la intimation di la ditta parte, etc. 31 Di campo, di Raphael di Grattano, vidi lettere date a Trumello, a dì 9. Qual scrive cussi : Francesi, Lunedi cbe fu 7 dii presente, per mostrare una bravura, uscendo di Vegevene con circa 500 lanze et con la magior parte de sguizari se spinsero a la volta de spagnoli circa un miglio inanzi; et volendo spagnoli andar in grosso, monsignor di Barbon non volsè, nè il Viceré ; et ancora che in persona stesero tutti dui per obviare, non poleno fare che alcuno sbandato et senza ordine non andasseno a la scaramuza, dove fu morto de schiopo un fante, et un homo d’arme de li nostri, cascandoli, el cavallo sotto, medesimamente da certi schiopetieri francesi fu amazato. Heri, che fu a di 8, spagnoli mandorno assai cavalli lizieri sino a-presso el loro campo, eia le loro spalle tre bandiere d’homini d’arme da longi de li cavalli lizieri circa mezo miglio, dove fu cominzala una scaramuza, che senza lesione de li nostri furono presi 4 homini de arme de inimici, 12 cavalli lizieri el morii circa 60 fanti, et il signor Ducha nostro e noi altri lutti ste-semo a vedere. A dì 7, circa 4000 fanti ussirono di Lodi per andarse a unire col campo francese ; il che presentendo, el ducha de Milan ussi fora de Milan a tagliarli la strada verso Binasco, con fanti zirca 10 milia Ira pagali et dii populo di Milan. Et quelli ussiti di Lodi forono conslretti ritornare a Lodi ve-chio, calumando tutta la nocle. Li nostri exercili sono de tutte le cose abundante, et quello de inimici ha de ogni cosa penuria. Si existima cbe non si possi star cussi molti giorni, e'chc di due cosse una ne debbia succedere, maxime essendo uno da l’altro di longi miglia tre, o la giornata di breve, overo una qualche trieva. Noi senio molto più di loro senza comparatione, et miglior gente da combalere, et ogni dì si vede la experientia. 3211 A dì 13. Domewga. Da malina fono sopra debitori di le Raxon nuove, che sono molli, et ta-men nulla fo concluso. Di campo, vene lettere di 10, hore 18, dii Fexaro proveditor zeneral, et Contarini ora- (1) La carte * è bianca tor, date a Tormello. Come erano in alozamento forte et non se dubitavano; et che spagnoli etiam, in caso fosseno astretti a moversi polrano venir ad alozar de lì con loro et però lo sgrandi vano; et francesi haveano fato far certa spianada verso Gambata, tamen alcun di taro non si mostravano. Di Bergamo, di 11, hore 3. Come hanno la cerleza, che le zente duchesche havìa preso castel san Zorzi a pacli, el qual se leniva per Franza, et andavano a campo a Fagagnano. Li pati sono : salvo F ha ver et le persone. Di campo non hanno cossa alcuna, per non esser venuta la posta. Da poi disnar fo Gran Consejo, e tulle le vose passoe. Fu stridalo, per Hironimo Dedo secrelario dii Consejo di X,una condanason falla nel Consejo di X a dì 10 di P instante, che dice cussi : Per li sinistri muodi in tempo di notte usadi per alcuni in la con-trà di san Raphael, sier Vicenzo Balta qu. sier Ma-tliio el sier Gasparo Minio qu. sier Zuan Domenego siano bandizadi di Venezia e dii deslreto per anni 10, e di terre e luogi nostri di Menzo in là, et da Quarner in là, et rompendo i confini stiano uno anno in la preson Forte et torni al bando, qual comen-zi allora, e chi quello over quelli prenderà, babbi lire 1000 di so beni, si non di danari di la Signoria nostra, e sia publicada nel primo Mazor Consejo. Et noia: quel......Barbaro naturai di sier Hironimo et quel Francesco spieier di V Agnus Dei absenti, fono banditi di terre e lochi, et venendo siali taià la tesla in mezo le do Coltane et squarta -di, etc. La qual condanason si publicherà a Riallo el san Marco. Fo poi publìcà per Piero Dandolo scrivali di P Avogaria a dì 7 di questo una condanason fata nel Consejo di XL Criminal, per el piedar dì Avoga-dorì di comun, conira sier Ruberlo Zorzi di sier Zuan Maria per haver ferido, dice, sier Hironimo Muscatello capilanio, sia bandizà di Venezia e del deslreto per anni 6, e rompendo slii in pre.xon se-rado e torni al bando, qual comenzi allora, et babbi chi quello prenderà lire 1000 di soi beni, si non di danari di la Signoria nostra, ltem, sia ubligà di pagar miedegi et medesine al dito; et sia publicà 32* questa condanason il primo Gran Consejo. Nota. Il Consejo fe’ remor per esser nota sier Hironimo Muscatello, che non doveano dir ster, etc. Poi ledo fo per Bortolomio Comìn secrelario, una lettera di sier Alvixe Foscari podestà et capitanio (di Crema), di 9. Narra le fatiche portale