595 MDXX1V, SETTEMBRE. 596 l’orator di Mantoa, et portò alcuni a visi di le cose et progressi dii Barbon a Marseia. Vene l’orator di Milan, et rnonslrò lettere li mandava il suo Duca, qual havia auto di 4 di l’instante di soto Marseia per via dii doxe di Zenoa. Come Tarmala cesarea, capitano don Hugo di Moncada, havia auto il castello di Tolon, nel qual havia trovato pezi 48 de artellerie grosse et barili di polvere 2500. Item, come il duca di Barbon bombardava Marseia, et sperava presto di haverla, perchè il signor Renzo di Cere, eh’è li dentro, era venuto a parole con quelli de la terra. Item, che Parmada preditta si levava di Tolon per andar a Baiona, et sperava di haver quella terra, perchè dentro non li era custodia. Item, come a di 5 Barbon doveva dar la battaglia a Marseia. Po letto una parte di far tre a riconzar le leze per scrutinio in Gran Consejo per do anni, con salario ducati 200 a l’anno, con pena etc., la qual ha fatto notar i Cai di XL et, se dia meter in Pregadi, poi in Gran Conspjo. Da poi disnar fo Gran Consejo, fato 10 voxe. Ira le qual è nolada, di solo i rezimenli, Governador de l’intrade, et rimasesier Antonio Morexini foconsier, qu. sier Michiel, et Io fui in la seconda elelìon, lulsi Sora consolo sier Lorenzo Contarmi fo XL zivil qu. sier Zuane, qual zà anni 9 mi tolse Àvogador di comun. . A dì 15. La malina nulla fu di novo. In Qua-rantia criminal parloe pur domino Piero di Oxonica dolor per Jacob hebreo et non compite; cussi anderà sequendo ogni «ialina. Da poi disnar fo Collegio di la Signoria e Savii, e aldileno li oratori di Verona et quelli di Padoa intervenendo la rota di l’Adexe. A dì 16. La malina vene in Collegio il Legalo dii Papa per cose parlicular,e iocòzerca dar il possesso dii vescovado di Verona al reverendo Datario. Vene l’orator cesareo, el parlò con li Cai di X mandali li altri fuora; credo zerca il duca di Barbon. Di sier Marco Antonio Venier el dotor ora-tor, date a Vizegatonva dì 12, dove è il signor duca di Milan. Come sono lettere di 9 dal doxe di Zenoa directive al signor Hironimo Moron, come per lo exercito cesareo era sta preso la roclia di Tolon, ne la qual havevano trovato 44 pezi de arte-gliaria de metallo, zoè doi canoni, doi sacri, doe meze colobrine el resto serpentine, smerigli, pochi archibusi, el 48 cantera de polvere. De le qual ar-tegliarie ne era sia condule al campo 4 pezi per bater Marseglia, et che tutta via baievano essa terra di Marseglia, et li erano andati sollo con mine et trin-zee sperando di haverla; el de pili elle l’armata cesarea doveva andare a Avignason ove inlendeano che erano altre artellarie el miinilioue, sperando di haverle. La qual armala havea anegali do sellili de francesi curn circa 50 homini ; et se intendeva che ’I re Christianissimo era a Valenza, dove se ingrosava de gente. Ne sono etiam ledere dii signor Viceré pur dì 9, che da li 2a di Avosto in qua mai havevaaulo nova di campo, el questo pro-ciedea per quanto si pensa per le corarie de francesi; et per uno venuto da Niza a11i ti de l’instante se intendeva che li cesarei erano sotto Marsiglia battendola aspramente, et relleriva che ’I re Christia-nissimo era a Santo Spirilo in Provenza el attendeva a fortificarsi, videlicet ingrossar gente. Et il guber-nalor di Asie, per sue di 10, conferma sguizari non voler dar gente al Cristianissimo dimandando el pagamento del servitio vecliio, et intendeva che ditti sguizari doveauo haver retenulo el Mortelo lesoriero dii re Cristianissimo. Da poi sono sopragioule lettere dì ultimo Avosto al siglior Duca di sotto Marsiglia, per le qual resta advisalo che quelle cose su-cedevano bene alendeudo ad espugnarla, el la mu-nilione cativa li ha dato impedimento, pur cercano altra via, et sono di ferma opinione, che venendo francesi per soccorer essa Marseglia, combaleranoj Ne son etiam ad visi de Ingallera de 24 del passalo 350* date in Londra, di poco momento, salvo che quel Serenissimo Re totalmente ha assetalo le cose de Scozia et discazialo li aderenti dii duca di Albania et Pranza. Ne sono etiam ad visi di Spagna et Roma. Etiam questi advisi prima heri fo spazi per il signor Duca al suo orator, et ozi li ha mandali a comunicarli a lui orator. Da poi sul tardi, per via de .... e fo dà sacramento e comandà gran credenze, come ha de Aste dì 11, che scrive haver di Zenevra dì 10: come erano passà de lì 17 milia sguizari per andar in aiuto dii re Cristianissimo, et che Madama sua madre li havia mandà 10 milia pavesi (?) si che harà 30 milia fanti el2500 lanze, et voi venir conira il duca di Barbon, qual convegnirà relrarsi, se ’1 potrà. Fo falò lezer una parte fata nolar per sier Polo Capello el eavalier savio dii Consejo,di far eleliondi 3000 homini apli a vogar galie, ai quali se ge dagi per l’officio de l’Arrnamenlo lire 4 al mexe, essendo uhligati star in questa terra e atomo, siehè in zorni 6 si possino aver per armar galie soli! bisognando, essendo uhligati andar su quelle con la paga di lire 8 al mexe, qual poi cessa le 4 lire, per il tempo starano