551 MDXXIV, ACOSTO. 55‘2 * gnor turcho solo Scutari et sasini» uno che havia danari; i qual tristi dubitando esser presi, tolse uno navilio di quelli di Dulzigno erano in Boiano per passar in Puia, unde il chadì di Scutari li scrisse lettere di questo caso etc. Nola. Fo fato danno a uno navilio in Boiana a turchi, e il sanzacho di Scutari li ha scrito, et lui voi farli prender et castigarli overo mandarli a Scutari. Fu posto, per li Consieri, una taia,zoè dar autorità al Podeslà di Muran di poner in exilio con taia Francesco barbier mantoan, qual ferite inadona Conlarina Contarini in caxa sua, che fu preso darli tal autorità a dì 23 Mazo, con questo fusse posta la parte in Gran Consejo, e bora non achadendo più Gran Consejo, sia presa questa. 129, 5, 19. 324 Fu posto, per i Consieri, una gralia a Bernardin Benalio di poter far stampar le opere di domino Zuan Battista Confalonieri dotor leze a Padoa, vi-delicet Averois De substantia orbis, Expositio de materia prima, de forma coeli, de voluntatc et Ubero arbitrio, de mundi efficentia et aeter-nitate : Item, una Bibia vulgar con le sue exposi-tione Irata da la sacra scriplura, et che allri che lui non le possano far stampar per anni 10, sotto pena, ut in supìicatìone. 147, 7, 4. Fu posto, per i Consieri, dar il possesso dii beneficio di san Piero di Logrado in brexana a domino Zuan Battista Barbo qu sier Fauslin, che l’altro Consejo non have il numero di le ballotte, e fu preso. Ave 136, 5, 11. Fu posto, per li Consieri, una taia a Treviso conira di quelli mosse le brentelle di Pederubba impedendo i! corso di le aque. Chi acuserà babbi lire 1000 tfi danari sora le aque di Treviso etc. Item, edam quelli che in corte del Podeslà amazò i ofìciali, chi acuserà eie. 158, 2, 13. Fu prova li Palroni di Alexandria, quali la ma-tina sequente messeno bancho, i quali sono questi : Sier Hironimo Gradenigo, qu. sier Ferigo . 156.6 Sier Stai Balbi, qu. sier Zacaria .... 147.7 Da poi fo licentià il Pregadi, et restò Consejo di X con la Zonta di Roma fino a bore una e meza. Nolo. Eri per tempo parli V ultima galla di Ba-ruto patron sier Lorenzo Mocenigo di sier Uironi-tno, et dille galie vanno molto riche. A di 28, Domenega. La mattina, in Collegio, nulla fo di novo. Da poi disnar fo Gran Consejo, fatto provedi-tor in arrnada sier Zuan Moro è capilanio a Zara, qu. sier Antonio, et altre 10 voxe. Et il scurlinio et elcclion del ditto Proveditor è questa : Electo Proveditor in armada per scurtinio. Sier Nicolò Malipiero fo proveditor al sai, qu. sier Thormso.....58.133 Sier Polo Valaresso è di la Zonta, qu. sier Gabriel........109. 82 Sier Filippo Morexini fo patron in Fiandra, qu. sier Andrea .....18.171 Sier Hironimo da Canal fo patron a l’arsenal, di sier Bernardin , . . 99.94 Sier Alvise da Canal è capilanio al Golfo, qu. sier Luca ......55.140 Sier Micliiel Morexini savio a terra ferma, qu. sier Piero......90. 99 Sier Zuan Moro è podeslà e capilanio a Crema, qu. sier Damian . . , 95. 98 Sier Alexandro da cha’ da Pexaro è di la Zonta, qu. sier Nicolò .... 109. 80 Sier Valerio Marzello fo al luogo di pro-curator, qu. sier Jacomo Antonio cavalier.........73.116 Sier Francesco Pasqualigo fo capilanio di le galìe di Alexandria, qu. sier Velor;......84.109 f Sier Zuan Moro fo capilanio di le galie di Fiandra, qu. sier Antonio. . 130. 66 Sier Benelo Valier fo capitano a Zara, qu sier Antonio......65.126 Sier Andrea Bondimierel proveditor a 324' la Zefolonia, qu. sier Zanoto. . . 47.149 Sier Zacaria Loredan fo capilanio a Famagosla, qu. sier Luca. . . . 109, 80 Sier Marin Morexini fo avogador di co- mun, qu. sier Polo......110. 78 Sier Zuslo Guoro fo proveditor sora la sanilà, qu. sier Pandolfo . . . . 69.124 Sier Zuan Francesco Badoer savio a terra ferma, di sier Jacomo . . . 101. 89 Sier Marco Antonio Contarini fo capi- * tanio di le galìe di Fiandra, qu. sier Alvise..........101. 85 Sier Piero Zen fo ambasciator al Signor turco, qu. sier Catarin el cavalier..........96.100 Sier Lunardo Zuslignan fo patron a l’arsenal, qu sier Unfrè . . . . 80.108 Sier Vicenzo Polani fo proveditor sora le camere, qu. sier Jacomo . . . 100. 93