413 MDXXlV, GIUGNO. 414 chio la nave patron Zuan Fachin di sier Benelo di Prioli qu. sier Francesco con ogii di Puia, si rompete ne l’intrar in porlo, et perchè le mercadantie è prese, scrive si vedi di obtenir lelere che li ho-meni e mercadantie sieno salve eie. Avisa etiam, come el quondam Achmat bassa, havendosi fatto signor al Cayro, mandò 3000 ........... in Alexandria*et bave la terra e li castelli; e lia-vendo fatto rechieder a esso Consolo ducali 15 milia da la naliou nostra, fato consejo di dodici terminono darli ducati 2000 di panni di sede, et cussi li tnandono; el qual non contento, ordinò esso Baylo fusse menato al Cayro, et cussi convene a recarsi, et zonlo a Itoselo, intese esserli sta taià la leila al prelato Achmath. si che fu liberalo con I danno di la nation solum di ducati 2000. Scrive la peste lì in Alexandria feva processo, el era morto sier Beneto Vendramin di sier Luca dal Bancho, et sier.....Sanudo............... Hor da Constanlinopoli scriveno le provision feno zerca questa nave, videlicct........Avisano esser lama de li che ’I Sophi vien mollo potente zoso, lamen non si vede provisione si fazi ; ma si alende a le noze di Embrain bassa, qual si doveva far fin 4 zorni, et lui Orator starà li fin compite ditte noze, poi loria licenlia et veneria a repa-triar : el altri avisi ut in litteris, videlicet come il diamante era sta venduto al Signor per ducali 25 milia d’oro in oro. È da saper. Ozi fo divulgato una zanza, come, per la deposition di Zuan Jacomo Trivixan retenuto per il Consejo di X, et à hauto corda, ha confessato aver obtenuto lelere dai Cai di X mediante uno secretano eh’ è domino Nicolò Aurelio ai presente Canzelier grando scrite a sier Zuan Barbarigo olim podestà di Torzello per far depenar certi banditi ; per il che quelli dii Collegio deputato in materia di V di la paxe, eh’è sier Alvixe di Prioli el consier, sier Nicolò Zorzi olim cao di X, sier Alvise Moze-nigo el cavalier inquisilor, el sier Zuan Antonio Ve-nier avogador parlono tra loro questa esser cosa di gran imporlanlia, et per opinion dii Mocenigo volea examinar o relenir esso Canzelier grando. Altri diceva tratar questa materia col Consejo di X, et però eri, poi Pregadi, li Cai di X voleano il Consejo : la-men non fu fato e fo dito permeter di retenir ut supra. Quello sarà scriverò di solo. A dì HO. La matina, vene in Collegio sier Antonio Sanudo venuto, zà più zorni, amaialo, podestà di Brexa, in loco dii qual andoe sier Antonio Su-rian dolor el cavalier. Hor per esser slà amaialo, vene vestito di veludo creinexin alto e basso di varo, el referite di la iustilia ha falò in quella città, qual era venula molto licenliosa ; di la ubertà di le biave ha zercato far che sia, e provision ha fato aciò non vegni carestia, et altre occorentie de lì, dicendo Brexa è un reame. Fo brieve, el compito, il Principe lo laudò molto e cussi tutto il Collegio. Fo dillo esser zonto in Hislriu tre schierazi et sier Andrea Marzello vien baylo di Corlu, scompagnato da do galie sotil, perochè in Golfo erano Ire barze francese ben armate. Da poi disnar, fo Consejo di X semplice e tutta la terra diceva per relenir domino Nicolò Aurelio Canzelier grando per la cossa di V, per quanto ho nota di sopra, per certa rasaura fata su la raspa di banditi per il Consejo di X. El qual Canzelier andò a bona bora nel Consejo di X et si iuslificò con lutti ; poi fo mandato fuora et andò a caxa. E il Consejo di X steleuo suso fino bore 24 su questa maleria, poi veneno zoso molto tacili. Quello se intenderà da malina noterò, etaziò lutti intenda quel- li fono hozi nel ditto Consejo di X, qui saranno scripti : El Serenissimo Principe. Conseieri. Sier Alvise di Prioli qu. sier Piero procurator. Sier Zuan Miani. Sier Marco Dandolo dotor cavalier. Sier Piero Landò. Sier Lazaro Mozenigo. Sier Lunardo Emo. Cai di X. Sier Zulian Gradenigo. Sier Marin Corner. Sier Andrea Mudazo. Dii Conseio di X. Sier Andrea Magno. Sier Andrea Baxadona. Sier Valerio Valier. Sier Jacomo Badoer. Sier Alvise Mocenigo el cavalier. Sier Nicolò Zorzi. Sier Priamo da Leze.