1C1 ■UDXXIV, APRILE. ICS tolina si lievi, se prima non hanno la paga integra; nè si trova chi li dia danari salvo che foraussili di Milano, quali si dice haver impegnate colane d’oro et altri pegni per ricuperar 1200 ducati per tal effecto. Et dice non si ha di certo che grisoni alcuni si movano, ma ben farsi una dieta a Coyra loco primo de grisoni. Et dice ancora che ditte gente sono descripte a posta de dillo capilanio Tegen a requisilione de li soprascritti foraussili milanesi, et non de ordine de grisoni. Et come se ritrovano certi fanti foraussili de Milano apresso al lago de Como, quali volevano unirsi cum dille gente et pigliar le nave del lago per passare; ma che tutte le nave sono per li agenti del Duca condule a Como. 92 De Cipri, di sier Domenego Capello luogo-tenente et Consieri, di 5 Marzo, et di sier Nicolò da Mosto capitanio a Famagosta. Con molti avisi di le cose del Cairo et di la Soria, et alcune relatione varie, una de le qual è questa : Copia de certi avisi venuti de Soria e Turchia, de dì 20 Fevrer 1524, fino a dì 3 Marzo. Uno spachi, uno janizaro e do altri ulachi turchi referisseno, che già 9 giorni se hanno parlilo da Roseto con uno navilio turchesco de Seandaloro, mandati a la Porla ulachi de l’agà de janizari con ledere de l’agà al Signor et altri signori per la Turchia solicilati de andar pn sio. Interrogali da novo, referiscono, come è solilo ogni anno el Signor de la Porla mandar mille schiavi janizari et spachi al Cayro per dar cambio a quelli che erano, nel numero de li quali già 8 mesi questi erano compresi, dove un signor nominato Mussè bei, che era al Cairo in compagnia de Achmat bassà, haveva tratato et oblenuto dal Gran Signor a la Porla de esser posto signor nel Cayro in loco de Achmeth bassà, et el Signor haveva concesso lai cosa el ordinalo etiam 12 sauzachi dovesseno venir al Cairo ad obedienlia del dillo Mussebei, et melerli a governo ne li lochi circumvicini al Cairo, et da la parte de amici de Manchmet bassà per ledere a posta subito fu avi-saio de lai cosa. Il quale habuta tal nova già un mese e mezo, mostrò un comandamento falso che diceva come li veniva da la Porta del Signor co-mandamento che P agà di spachi dovesse immediate andar a la Porla, et subito lo mandò con una fusla. Alcuni dicono che P ha mandalo, alcuni dicono che ’1 fu morto ; dove la notte seguente mandò a chiamar Mussabei che ’1 venisse da lui, con dirli che 1 Viarii di M. Sanuto. — Tom. XXXV 1 haveva comandamento de farlo signor di Hierusa-lem, Gazara et altri loci; el qual presentatosi al dito Manchmelh bassi, immediate lo fece amazar. Et la malina dicto Manchmelh bassà mostrava uno comandamento falso, dicendo fatto de ordine del Signor quel che P havea fatto. Dove da poi chiamò li 92* janizari et spachi, et disseli da parte del Signor, per el comandamento P haveva, che dovesseno restar al Cayro soli 200 spachi et 200 janizari, et el resto dovesse venir a le marine, perchè ’1 Signor, voleva cavalcar ad altro viazo. Li quali immediate per obedir monlorono a cavallo 300 spachi el 300 janizari et veneno a Roseto per trovar navilio el imbarcarsi, fra li quali erano li sopradilli già un mese; li qual ancora sono a Roselo, dove zà venti zorni è zonlo Zafar agà in Damiala, et desmontando trovò alcuni ianizari et spachi li quali erano venuti dal Cairo pur con ordine de passar a la Porla. Li 'quali vedendoli, dillo Zafar li dimandò quel che levano in diclo loco; li fu risposto come per comandamento del Signor volevano andar in Constantinopoli. El qual Zafar li disse non era vero tal comandamento. Et domandorno al dillo Zafar che era venuto a far. Rispose come portava comandamelo del che Mussebei fusse signor al Cayro, el veniva ale-grarsi con lui, e Manchmelh bassà dovesse andar al Diarbech confili del Sophì. Dove li janizari li rispose che dillo Mussabeì era fallo morir per Manchmelh bassà con licenlia del Signor. Dove rimase suspcso Zafar agà, et disse come tal comandamento era falso. Et fece soprastar dicli ianizari et spachi, el prese 4 schiavi de Anclimeth bassà et li spazò con 3 ulachi a la Porla, che sono quelli che sono adesso in Cerines per passar in Turchia. El qual Zafar ha mandalo 50 canlara de biscolli da Roseto, e questi turchi son quelli che li hanno mandato dicli biscoli per melerli a la torre, dove si voleva far forle, et spazò tre comandamenti a certi capi de arabi, cioè al fìol de Benebachar, a Sechesmai et a Ofhorali, dovesseno star provisti a li soi lochi, et capitandoli Auchmalh bassà lo dovesseno prender, perchè già tre mexi el Signor P haveva desmesso per haver habuto mala relalion de lui dal prefato Mussabei. 93 El diclo Anchmalh ha zerca 300 sui schiavi et più. El Zafar non si partirà fin altro ordine dal Signor, perchè non abandonerà le forleze, el indicano che fin questa bora li serà slà tagliato la testa al ditto Manchmelh, el questo perchè è spanto il comandamento del Signor conira de lui. Et el signor de Damasco ha cavalcalo a la volla de Rame per venir contra de Mahumeth con 10 in 12 mila persone tra 11