201 WDXXIV, APRILE. 202 di Verona et sier Marco Orio capitanio. Item, di Brexa sier Antonio Sanudo podestà, e sier Lorenzo Bragadin capitanio, e qui se dilatò molto. Item, sier Hironimo Barbarigo podestà di Bergamo, et sier Alvise Barbaro capitanio. Disse che è znnto in campo in brexana. Et laudò molto il ducha de Urbin governador, e altri condutieri e capi. Narò de li consulti si faceva, et su questo perse gran tempo. Disse di la egritudine sua li sopravene, pianzendo che li era slà levà per malevoli che '1 non liavia mal, /amen è slà a la morte. Laudò uno medico de Pavia, nominato maistro . . . . , qual voria venir alozar a Padoa e lo ricomandò. 116 Disse di condulieri nostri, el poco disse del signor Janes, et manco del conio Mercurio. Laudò Antonio di Castello ; laudò mollo sier Lodovico Michiel pagador; laudò Domenego Vendramin suo secretano et Antonio Mazaruol cngilor, qual è restà in campo. Disse dii signor Viceré, qual ha poca pratica del mestier di l’arme; laudò il marchexe di Pescara et il marchexe del Guasto molto. Disse molle altre cosse, le qual qui non scrivo per non averle udite. Et venuto zoso, il Doxe il laudò, iusta il consueto. El qual sier Lunardo poi si levò suso e disse, avermi dimenlicà di laudar sier Carlo Coniarmi el qual è un sapientissimo e valentissimo homo, e l’ha vislo con la curazina adosso, sichè merita gran laude, etc. Nolo. In le lettere di V Orator nostro in corte, di 6, è. Che il Papa è scoperto spagnol, et ha dillo quello el feva di demonstrarsi neulral feva per il signor Alberto da Carpi che é oralor dii re di Pranza per darli pasto, el che l’ha mandà lui danari in campo et quelli fo presi da francesi era di soi e non di luchesi, nè de altri, et però (a il tulio per averli, dicendo è stà tolli su le terre de la Chiexia. Item, fa provision di trovar ducati 15 milia, e lien sia per mandarli in campo de spagnoli. Item, come liavia ledere di l’arzivescovo di Capua da Lion qual acertava la perdita di Fonlerabia, et che montava in barca et per il fiume de la Sona andaria in do zorni a Bles. A dì 13. La matina, sul tardi fo lettere di campo, di sier Piero da cha’ da Pexaro procu-rator, proveditor zeneral, date a costei Novet, a dì 10, hore 2. Come francesi erano intrati in Novara, e li nostri cavali lizieri haveano preso 30 cara di viluarie, et altro. Da poi disnar, fo Conspjo di X semplice, et li Savii si reduseno in Collegio, el vene queste lettere. Di Milan, dii Contarmi orator nostro, di 11, hore 16. Come havea il Ducha haulo aviso di campo, che francesi non erano slà recevuti in la terra da quelli di Novara, ma ben li haveano dalo vicluarie e quello volevano et erano alozali di Cuora. Item, che hanno 4000 grisoni vien via, persuasi 116‘ dal signor Renzo, dicendoli vien IO mila sguizari eie. Di Bergamo, di 11, hore 3. Come ha via auto la notte ledere di l’Orator nostro a Milan di grandissima importantia, le qual il capitanio le spazoe. La conlinentia era, che francesi erano aviati a la sfilala in Novara et abandonalo Morlara, dove erano mirali li spagnoli, li quali haveano quella sachi-zala et cussi Vespolan et Confidentia, i qual loci etiam prima li lanzinech, eh’è nel campo di spa* gitoli, li haveano sachizati. Item, de grisoni hanno nova in quella sera, per ledere del capitanio Ca-gnolo, qual è a li passi, et è venuto da Leco, et referisse : Ozi a hore 20 gionse nova che essi grisoni erano marciali avanti, et già erano bon numero di essi gionli a Passia, eh’è lontan da Leco miglia 5, et che beri sera gionse a Bcllan il signor Renzo con 200 cavalli et do bandiere ili fanti, e lui era quello che spingeva avanti li delti grisoni, i quali però non passano numero 2500 per quello essi reelori hanno per certo, e non si sa per dove siano per calare con si poco numero. Scrive il zonzer di Zanin di Medici a Cassati con 2000 fanli, 400 cavalli lizieri et 150 lanze, et si unirano con li nostri. Sguizari certo non calano. De Spagna, fo lettere di sier Gasparo Contarmi orator nostro, date a Vittoria, a dì 2!) Fevrer. Come a dì 28 la cità di Fonlerabia si liavia data a pali, et che por questo l’exercilo si disso!-veria più presto che se ingrossava, et che ’I re de Ingalterra havea mandalo a dir a l’lmpcrator, che a tempo nuovo el vegliirià. Et poi di 15 Marzo, fo lettere dii ditto Orator, date a Burgos. Come era venuto lì lo exercilo disciolto, sichè quelle zente erano francese conira ispani. Si dico bona parie potrano venir a F impresa de Italia, et si dice che ’I re di Franza medemo vegnirà in Italia. Item, come voleno mandar 100 milia ducati in Italia essi cesarei. Item, il He voleva tornar in Spagna a Toledo, et era assà non haveva haulo nove de Italia. Et il Gran canze-lier si doleva non fevamo il dover noslro. Item, di salviconduli per le galie di Barbaria li liaverà generali et li manderà per le prime; ma non voi specificar per mori. lnqueslo Consejo di X, fo fatto capitanio dii 117