529 MDXXIV, APRILE. 330 Bergamo, di 16, ìiore 0, drizate a sier Hironi-mo Moro qu. sier Alvise fradello dii prefato capitanio, scrive, come in quella bora, essendo il Capitanio a dormir, era venulo da lui imo servidor di uno di questa terra a dirli come per soe guardie tenute sopra una montagna de Val Brembana gli è riportalo come grisoni heri si levorono de Caprino et sono venuti in Val Brembana a Tyrano, a la volta de Zogno, eh’ è una bona terra di ditta vale et par veglino tornar a caxa. Questo instesso aviso è sta afirmato per lettere di uno cuxin di domino Marco Antonio Borella ambasador di quella comunità a la Signoria nostra, et dice il ditto levar fo a ore 5 in 6, ch’è il dar di le lettere, qual ilice baverli visti caminar fino a Zogno et per presoni conduseno il signor Renzo et Raphael da Palazolo che vano con lachrime a li ochi. La causa dicono grisoni perchè non li hanno ateso a le promesse. Di sier Zuan Moro provedador generai in brexana, etiam fo lettere date a dì 16 bore . . . a......Come avisa questo levarsi di grisoni, et per do presoni erano* col signor Renzo capitati de li, referiscono che il capitanio Tegeno couforlava esso signor Renzo dicendoli li faria bona compagnia, et lui diceva andasseno in Val Brembana et che lui voleva andar di longo a condur 8000 sguizari. Queste optime nove io Marin Sanudo intese per ditte lettere a la bolla, veni a la Loza a san Marco e le dissi, et a san Salvador, et cussi la terra fo piena. A dì 18. Vene in Collegio li do oratori dii Gran Maistro di Rliodi vestiti da ferieri, di raso negro, acompaguali dai Sa vii ai ordeni et da li tre ferieri videlicet Michiel, Garzoni et Martini : etiam altri. I qual oratori sono questi : fra Ravmondo de Marchesoto baylo de Negroponle di nation di Bar-zelona, et fra Antonio di Ponzeti comendador de Villanteo pavese. Et sentati apresso il Prìncipe usono parole zeneral, poi presentalo la lettera di credenza, ringratiando la Signoria di quello fece al tempo di la perdeda di Rhodi, di far grossa arrnada et mandar un sì excellentissìmo zeneral, e se li altri principi havesseno fatto il simile e pur la meza parte, Rhodi sì manteniva. 135 Bi Bergamo, di 16, hore 2 di note, vidi lettere. Come hanno di grisoni, che in questa sera si atrovano alle confine nostre et da malina anderano a Mortiegno terra sua in Valtellina, et nel passar hanno fato per questo territorio, in alcuni loci hanno sachizato molli pani et brusato 4 case, non però di momento, et menato seco alcuni presoni. Da malina el nostro campo si beva insieme con le zelile dii signor Zaniuo et vanno a la impresa di Charavazo. Da poi volcno andar alla expugnaliou di Caslcl Lion, et cussi non si li irà più a lemer di quelli de Lodi, perché falò queste imprese forsi turano anche la volta di Lodi, llozi c stato in questa terra el signor Zanin di Medici et è andato a visitazion di la signora Chiara Pusterla quale sta qui in Bergamo, et tanto è stalo da lei, clic la sera la gionse el non ha potuto venir a visitar essi rectori, overo non li ha parso. Et questa sera domino Ricardo Pazeo ora-tor anglico, qual vene di Roma e fo poi a Milano è zonlo qui : essi rectori è siati a sua visitatione, el da matina si parte per andar a Brexa poi a Trento per tornar in Anglìa etc. Et per lettere dii camelier dii Capitanio di ditta terra, di hore 2, par essi grisoni in quel zorno hanno fato mia l i con molta celerilà, et questa sera alozerano a Morbegno a le loro caxe. Dì campo non hanno altro se non che francesi stanno serali in Novara, nè voleno ussir fuora a scaramuzar con spagnoli. Vene in Collegio il Legato dii Papa per cosse particular. Vene l’orator di Ferara etiam per cosse particular. Da poi disnar, fo Collegio di Saviì ad consu-lendum. Bi campo, fo lettere date a Caxalino dii provedador Pexaro, di 13, hore 2 di note. Come era varilo dii mal. Item, francesi slavano mollo restreli in Novara, el che baveano inteso il venir di brisoni per bergamasca, et che hanno per certo che 6000 sguizari doveano zonzer in campo di francesi et erano poco lontano. Item, di consulto fato col Viceré e altri signori, quali voleano levarsi di dove i sono el passar l’aqua di la Gogna acciò levandosi sguizari overo francesi di Novara li poles-seno più facilmente dar driedo ; c altri avisi. Item, di danari se li manda, come........ Da Milan, di l’Orator nostro di 16, hore 15. Come, per uno vìen di Brianza qual è zentilhomo, referisse aver veduto a dì 8 di l’instante passar cavalli 300 di francesi armali con le s-ue bagagie, quali dii suo campo andavano a la volta di Franza. Scrive che 135 * francesi in Novara molto stavano restrecti, nè più si mostravano, et che de sguizari è aviso per una lettera di l’orator pontificio è a Costanza, come a di 26 di l'instante doveano far una dieta tra loro sguizari, tamen che zerca 4000 al più di loro volea -no al tutto venire in aiuto di francesi senza aspectar