615 MDXXIV, SETTEMBRE. 616 in contrario, sii preso et statuito, che nel nostro Mazor Conseglio, con li modi consueti, siino electi tre Procuratori nostri, videi ice t uno per Procurala. con tutti li modi, condition, prerogative et autorità che sono li presenti, et ogni volta che vacherà 362* il loco de uno de essi tre Procuratori che saranno eleeli, de subito far se debbi in loco suo, nè se possi far in loco de altri c.he venirauo a vacar tino che ’1 numero de li Procuratori nostri sarà reduto al numero che per le leze nostre è sta limitato. Li qual Procuratori elezer si debbino ne li tre primi Con-seghi del mexe de Octubrio proximo, videlicet uno per Conseglio da esser getà per tessera de qual Procuralia se habbi prima ad elezer, et poi successive de le altre ; et quelli che saranno electi intrar debbino de subito in esse Procuralie. Et la presente deliberalione non se intendi presa se la non sarà posta et presa nel nostro Mazor Conseglio, et siino tenuti li Consiglieri nostri sotto debito disagramen- io poner la presente parte nel primo Mazor Conseglio, et così tutte quelle altre che sono prese et che de coetero se prenderanno, con condition le siino poste nel nostro Mazor Conseglio. f De parte 109 De non 69 Non sincere 4 Die 25 Februarii. In Maiori Consilio. Ser Aìoisius de Priolis, Ser Johannes Emilianus, Ser Marcus Dandulo doctor, eques, Ser Petrus Landò, Ser Lazarus Mocenico, Ser Leonardus Emo, Consiliarii. Ser Marcus Maripefro, Caput de Quadraginta. Antescripli Consiliarii et Caput Quadraginta po-suerunt ullrascriplam partem et fuerunt : f De parte 839 De non 623 Non sincere 2 363 A dì 26. La malina, vene in Collegio uno non-cio di domino Jacomo Stafer capitanio sguizaro, rechiedendo la sua provision, qual li fo data per il Conseglio di X. Di Aste, fo letto uno aviso, di 17, per via dii duca di Ferrara. Scrive quel suo, esser zonlo de lì el vescovo de Cipua vien di Roma et va in Pranza et Spagna per Iratar le Irieve, et era stalo col Viceré, qual è li in Aste, poi parlilo per il suo viazo, et come quel zorno li vene una posta e lettere di campo sotto Marseia al signor Viceré, di 7, mollo desiderata, qual leda el Viceré sospirò e non disse altro, ma spazò 4 con lesi a beli per far fanti, et scrisse a Milan al signor Ducha che facesse provisione di strame in Pavia et in Cremona ; et feva adunar le zenle per andar a Pedemonti conira il marchese de Saluzo. In questa matina, il Collegio, fu occupato zerca la forlifìcalion di Zara per il modello li è sta manda per Malatesta Raion è lì a queslo efledo ; el qual voria sgrandir la terra e compir certa muraglia, et alcuni di Collegio non li par, però che voria fortificar solum la terra acciò bisognasse menor guardia. In questa malina, in Quarantia criminal fo expedito il caso di la morte di quel Barelli, incolpadi •sier Domenego di Prioli qu. sier Michiel, et sier .....Contarini qu. sier Andrea. Il Prioli si ab- sentò con il suo fameglio, il Coniarmi si apresenlò. Hor fu preso di assolver il Contarini, et il Prioli bandito di Vendia e dii destrelto in perpetuo, con taia, iusla il consueto. Da poi distiar, fo Consejo di X con la Zonta. Di Roma, fo lettere di V Orator nostro, di 22. Come era morta la duchessa di Sessa, fo liola dii gran Capilanio et moglie dii predillo Ducha, orator cesareo li a Roma. Item, è morto uno episcopo de Ingilterra. Il Papa ha dalo ditto episcopato al reverendissimo Cardinal Campegio legato in Germania per le cose di Lullierio. Item, Domenega passata, a hore 22, a Siena seguile che, avendo papa Leone posto in Siena Borgese Pelruzi fradello fo dii Cardinal di Siena, par che da li popoli e zentilo-meni sia stà cazato fuori, dicendo non voler esser ti-ranizzati, però che ’I dillo voleva metter angurie, eie. el ave di gralia a fuzer via e la terra si voi rezer sollo la cesarea maestà. Di le cosse di Provenza, il ducha di Barbon è sotto Marsiglia, et aspettava certe arlellarie di l’armada per batterla meglio. Il re Chrislianissimo era a ponte san Spirito distante di Marsiglia per lige 20, et aspeclava liaver certo numero di sguizari. Et scrive come il re Chrislia- 363 ' nissimo non voi venir a la zornata, ma zerca tuor le viduarie al ducha de Barbon e a quel exercito con precluderli i passi, aziò non possi ritornar in Italia.