493 JIDXXIV, LUGLIO. 494 Vene l’oralor di Pranza domino Ambrosio di Fiorenza, dicendo era vernilo a visitar il Principe, el disse.............. Vene l’orator di l’archiduca di Austria, dicendo haver hauto lettere dii suo signor di repatriar, et. cussi rechi. deva licenlia. 11 Principe li usò grate parole, dicendo andasse al suo piacer eie. Vene 1’oralor dii re di Poiana domino Juslo Lodovico Decio, solicitando la expedition di Jacob bebreo è in prexon intervenendo il diamante dii conte Palatili di Cracovia, et la materia si dagi a la Quaranti». Da poi'disnar, fo Pregadi, et non fo lelo altre letere, salvo do avisi di Zeno a venuti a l’orator cesareo, in li qual si conlien, die ’1 Viceré era venuto lì a Zenoa per haver danari per mandarli al ducha di Barbon. E si moriva di peste a Zenoa e in zenoese. Item, che 1’ armada cesarea era a Monaco, et la francese mia 6 lontano de lì, et che’1 campo col ducha di Barbon, qual hàvea havuto una città chiamata Grassa in Provenza ; et che li spagnoli non andavano avanti per non haver danari, et che el ducha di Savoia havia 1500 fanti fati, el il signor Federico di Bozolo era us-sito con zenle fuor di Aus; et altre particularilà. 290 152i. Die 26 Julii. In Rogatis. Ser Aloisius Priolus, Ser Johannes Emilianus, Ser Marcus Dandulo doctor eques, Ser Petrus Landus, Ser Leonardus Emo, - Consiliarii. Ser Dominicus Trvisanus eques procura tor, Ser Lucas Trunus, Ser Franciscus Braga deno, Ser Ilieronimus Pisaurus, Sapientes Consilii, absentibus aliis duobus. Ser Zaccarias Bembo, Ser Michael 3Iaitroce.no, Ser Johannes Franciscus Baduario, Sapientes terree firmee, absentibus cceteris. Essendo vacalo lo episcopato di Padoa -per la morie dii qu. reverendissimo Cardinal Cornelio, et havendo havuta il reverendissimo cardinal Pi-xani una reserva dal qu. papa Adriano per le ra-comandation falle per le lettere scritte in questo Conseglio a dì 7 Aprii 1523, et confírmala da poi in concistorio per il presente summo pontefice papa Clemente dii primo episcopato che vacasse in le Ierre di la Signoria, come per lettere del nobil homo sier Marco Fuscari oralor nostro in Roma de dì 15 Dezembrio 1523 appar, è ben conveniente, che ditta reserva sia adempiila ¡usta el tenor de quella, però; L’anderà parte, che per autorità di questo Conseglio sia scritto a li reclori nostri di Padoa, che al prefato reverendissimo cardinal Pixani, overo suo legittimo nunlio, el comesso debbino far dar hi corporal possession del ditto episcopato, et in quello conservarlo cum responsion de tulli i fruiti proventi eie., et di questa deiiberalion sia data noticia a l’Orator nostro in corte, in quella forma che parerà al Collegio nostro. f De parte 131 De non 19 Non sincere 14 Die dieta. Omnes suprascripti. Essendo mancato il reverendísimo cardinal Cornelio qual havea le abatie de San Zen a Verona, de Carrara in padoana, Vidor in trivisana ei era ctiam gran comendador in Cypro, et havendo renun-tiate quelle già qualche anno alli nepoti sui, come per le bolle appar, è ben conveniente de darli il possesso, però : L’anderà parte, che per autorità di questo Conseglio sia scritto alli Reclori infrascripli che debbino metter in corporal possession li infrascritti nepoti di ditto qu. reverendissimo Cardinal, over sui legilimi commessi, di le ditte abalie et comendaria, el in quelle conservarli cum responsion de tulli i fruiti, proventi etc. Rectoribus Verouae, pro reverendo domino Andrea Cornelio ser Jacóbi,pro abbatia sancti Zenonis, Reclori 'larvisii, pro reverendo domino Marco Cornelio, ser Francisci equitis et pro• curatoris, pro abbatia sanctae Bonae de Vidorio,