79
UDXXIV, MARZO.
80
lan. Jlem, il marcliese di Pescara era stalo con una grossa cavalcala (ino in li alozameoti de francesi, scaramuzindo.
    Di Crema, dii Foscari podestà et capitanio, di 17. Come havi.i inteso quelli di Lodi aver lullo danari veniva in campo spagnolo, el eran ducali
10	inilia,' portali in pctlo da Ire spagnoli. Trovali da 10 cavalli travestili; et questo fo di là di Po, et conduti in Lodi, ltern, fanno danni sul cremasco, e avisa quello ho ditto di danari presi.
   Di Trau, fo letto lettere di sier Domenego Pieamano conte, date adì... . Come quelli turchi erano sotto Clissa par siano levali, lassato pur certo presidio, el par volgino fabricar una lorleza per assediar quelli sono in Clissa ; ma per liongari li verà dato soccorso, qual si aspecla. ltem, come di-cti turchi haveano lotti do puli di quelli dii territorio di Trau; il che inteso esso Conte, li mandò uno tioulio suo con ledere al sauzacho dii Ducato a dolersi, el qual ancora non tra ritornato; dubita non sia mal capitalo.
    Fu posto, per sier Luca Trun el consier, una parie, di revocar uua parie presa in Gran Consejo del 1504 zerca li banditi, ad inquirendum quali fo dato solum termine mexi 16 ad apresentarse. Et esso Consier voleva, senza altra gratia, quolienscum-que volesseno se polesseno apresentar a le presoli, ut in parte; qual forsi sarà qua avanti posta.
    El li conlradise sier Francesco Morexini avoga-dor di comun. Li rispose esso sier Luca Trun. Ite-rum parlò il Morexini predillo perchè fo provocado dal Trun; poi sier Alvise Mozenigo el cavalier è dii Consejo di X andò in renga, el infilzò dillo Avoga-dor. El sier Daniel Renier el consier messe de in-dusiar. Andò le parie: 108 de l’indusia, 41 dii Trun, ......Et fo preso l’indusia.
    Fu posto, per i Savii ai ordeni, do galle al viazo de Baruto et do galle al viazo de Alexandra con li capitoli soliti, ma uno nuovo, che le specie podesse venir con nave fino a Corfùe li poste in magazzeni, qual poi siano levate con dille galle di viazi, ut in parte, però che al presente, per parte presa poi venir con ogni navilio in questa terra pagaudo il nolo integro a le galìe; e questo si fa per drezar li viazi.
    El conlradise questo capitolo sier Antonio di Prioli dal Banco, qu. sier Francesco, qual è pratico in Soria, el parlò benissimo, dicendo è bon si Irazì 1’ haver nostro con ogni navilio di mau di turchi, perchè non è più leuipo che era quando mori dominava, el che lod$sclii non comprava le specie
a Lisbona, come fanno al presente. Li rispose sier Zacharia Trivixan savio ai ordini. Andò la parte di
meter le galle......: Ave: 17 non sincere, 68 di
no, 76 di sì. Iterum, baiotale: 13 non sincere, 68 di no, 82 di sì. Non fo preso alcuna cosa, si melerà un’ altra volta.
    Fu posto per li Consieri, atenlo la suplicalion di Creculi di Cedolìui da Zara e la relation di quelli reclori stati a Zara, che li sia concesso poler pescar sardele con il novo suo modo per anni 10 in el territorio di Zara, e nìun altri pesca con tal modo solo pena de ducati 50 e perder le sardele e rele, con questo debbi pagar el datio de le sardele fresche che si venderano et il trentesimo di le salale si trarrà per fuora, et altro dalio dii pesce. Ave; 73 di sì,
31	di no, li non siuciere.
    Fu posto, per ludi i Saviì, che Michali Feraci di Napoli di Komauia, al qual nel mese passalo, aleuto le operalion sue, e fo quello vene in Cipro avisar l’ussir di l’armata turchesca dii Slrelo e lassò il suo navilio, li fo concesso compagno iu Cipro con ducati
3	per paga a page 8 a l’anno, pertanto sia preso che, volendo el dillo navegar, possi uon essendo ubìigato a fazione alcuna. 127, 4, 2.
    Fu posto, perii Consieri, concieder a Bernardin Bocca ciladin milanese, poter far stampar in ledere venale lì formulari di canzelaria, libri di conli, de acti iudiciarii el processi di nolana, et lo summario collira peste el veneni per lui compilali, per anni 10, che nìun el stampi sotlo pena ducali uno per opera, ut in suplicatione. 125, 9, 4.
   Di Bergamo, di 16, hore 3 di notte, scrive. 44 Come heri scrisse che Marco Antonio da Faenza era slà amazato, a bora advisa non esser il vero perchè hanno auto sue ledere di 13. Per le qual di campo scrive, che in quel giorno lo illustrissimo signor Viceré el il marchese di Pescara erano venuti ad trovar il signor duca di Urbino gubernalor nostro, et erano stati a parlamento proponendo di andare inaliti verso Vegevene per esserli uno loco adrielo de Vegevene vicino, per spacìo de uno migliaro ve! zirca, qual è eminente, dove è munito di uno fosso clic lo fortifica ; et perchè da la banda de li inimici lì è uno altro luoco di eguale alleza al predillo, dove
li	inimici cum l’artellaria potriano ofender li nostri ne lo alozare, però essi signori ex ponevano cum aslutia acamparsi prima che li inimici se ne adve-desene, aziò che alozali li nostri lì, se li inimici li moleslusseno cum arlellarie, etiam nostri medesimamente li potrà molestare; el lì nostri iu poco spatio fariano un reparo in dicto loco e de lì balte-