287 JIDXXIV, MAGGIO. 288 172 ‘ Et podio da poi vene un’altra man di lellere, di le poste, con lettere di campo dii provedador J'exaro, date a Cesano, a dì 29, hore 18. Non scrive la presa fata di 7 przi di arlellaria grossa di francesi; ina ben come esso nostro exercito erano cavalcalo lì per esser più propinqui a inimici e meglio alozati, el che francesi se ne andavano a la sfilala sicome scrivea Camillo Orsini condulier nostro che li era driedo, el dava aviso al signor Go-vernador che si spingesse avanti con le gente perchè spagnoli li voleva sequilar. E scrive esso Provedilor nostro, come nostri si levavano in ordinanza et an-deriafio ad alozar a Geno. Item, scrive come el conte Filippo Tondello era andato in Novara per aver quella Ierra a nome dii ducha di Milan. Da poi, fo lettere di Milan, di sier Carlo Contarmi orator nostro, di ultimo, hore .... Coinè manda la copia di la lelera (cripta al signor Ducha, di campo, da quel suo contessano, qual è questa : Copia de una letera de Oioan Baptista Spi-ciano ducalo comissurio generate in campo, data a Romagnano a dì 29 Aprii, hore 19, a lo illustrissimo signor Ducha. Illustrissimo Signor, eie. Questa malina inimici hanno passalo Sesia el nrbandonato Romagnano, dove per la cellerilade del partire hanno lassalo molli cariati, cari de vino et vicluarie. Zà erano passati, quando 200 dei nostri schiopelieri li hanno sequitali oltre l'aqua, et molli cavalli lizicri el gente d’arme el atlri fanti sbandali, continue si havea scaramuzato. Hora che sono bore 19, se intende ha alogiato tulli a Gatineta. Sono morti zcrcha 300 de loro; li nostri hanno guadagnato 7 pezi de arlellarie grosse, de li quali 5 ne ho visto io, de li altri dui li hanno visto quelli che sono passali avanti di me. Ho visto brasare 6 cara di polvere, el nostri fanti ha guadagnali li bovi. Ho visto due insegne de genie d’arme fra quali dicono esser quella de lo Armiraglio, et quelle hanno aquístalo il capilanio Luzasco, et preso uno capilanio de li primi di sguizari. Ho anco visto due bandiere de sguizari. Da nostri fanti spagnoli se dice esser siala acquistala un’ altra bandiera, ma io non l'ho vista. Li nimici hanno reaquistato le arlellarie, poi a la fine perse con le sopra ditte genie. A tulli quelli sono siali presenti, non ha meno dolulo la occasion che par persa, più che ’I gaudio de l'honore acqui-173 italo, el spero sari differitaci non persa; basta che con grave danno suo el mazor disonor suo hanno lassato el Stato de Milano cum lo exercito. Resta lassino già la vita. Il signor marchese de Pescara passa Sesia per determinare quello si ha da fare cum lo nostro esercito. Nove de Tripoli. Per lelere de Tripoli da diversi mercadanli de di 9 de P instatile mese de Fevraro si ha, come il bassà di Damasco haveva (rato fora li frali de Monte Syon per uno comandamento oblenulo zà più de mexi 6 da uno santon moro, li quali erano recluti nel Sanclo Sepolcro et parie in Hierusalem, avegna-che ’1 dillo comandamento era sii revocalo per il clarissitno orator missier Piero Zen. Advisanoetiam, elio per le pioze in Aleppo sono rumale case 1500 et in Tripoli 25. Dicono etiam che se ciglia gran cosse. £1 Sophi vien potentissimo cum Ire campi in persona, uno a la volla de Damasco, P altro a la volta de Aleppo el el terzo a la volla de Conslanlinopoli. El bassi de Damasco ha mandalo a luor luti li aspri, el rechieslo quel signor di Tripoli cavalchi, et hanno tolto tuie le.polvere de la terra et messo in castello. Uno machadcmo a la Liza è sublevado el ha amazalo alcuni liomini de santoli el slrapazatoli le cose. Con-vien esser presto. Cussi dise le lellere precise. Nove habute da turchi desmontadi in questa isola et venuti a Nichosia. Uno spachi, uno ianizaro, el do altri ulaclii venuti de qui a di 24 Fevrer 1523f,2i), dicono che già giorni 9 se hanno parlilo da Rosello cum uno na-vilio lurchesco di Scandaloro, mandali a la Porla ulachi da P agì de janizari cum lelere di I’ agà al Signor et altri signori per la Turchia, solicilati de andar presto. Interrogali da novo, referisseno come el Signor è solilo ogni anno mandar da la Porta mille schiavi ianizari el spaeln al Giyro per dar cambio a li altri nel numero de li quali già 8 mexi questi erano compresi, dove uno signor nominalo Mus-se bei, che era al Cayro in compagnia de Mahumelh bassà, haveva oblenulo dal Gran Signor de esser posto signor al Cayro in loco de Mahumelh bassà, el il Signor il haveva concesso lai cosa et ordinato etiam 12 sanzachi dovesseno venir al Cayro a obe-dienlia del ditto Musso bei per melerli ne li lochi circumvicini al Cayro. Et da la Porla, da li amici de (1) La corta 173 * è bianca. 174 v