601 UCCCCCIII, DICEMBRE. Dii ditto, di 18. Come ricevete do lettere di 11. In una, zercha li do cardinali Sanseverino et Medici, li tenirà ben edifichati, e farà l’oficio e parleria col Sanseverin. Per l’allra, zercha la protetion etc., metendo la cossa sopra di lui quando li parà a dir- lo, dice : è gran cardio ; pur li par non la dir se prima non vede esser cegnato o aver causa di dirla ; e saria di opinion più presto dificultar la materia di Ymola e Forlì. Item, fo a palazo per parlar al papa qual era in concistorio, e parlò a l’arzivescovo di Zara Cypicbo, qual li disse aver visto eri sera il papa molto turba poi lete le lettere dii legato Thioli, qual non scrive al papa ma al Cardinal Capaze, eh’è stà causa di averlo rimandato di qui ; et che havia seri lo mal, videlicet che la Signoria non havia levà le zente, et che si va procedando. E il papa tien la Signoria tegni modo che lo episcopo di Ragusi non possi aver le roche. Sichè è bon servitor nostro. E non potendo poi aver audientia dal papa, perchè 4 cardinali lo aspeetava, e li fè dir venisse domai), però fo dal Cardinal Capaze, el qual li disse il tutto quello havia scrito ditto Tioli, videlicet la Signoria non voi ritrazer le zente et non voi restar di andar più oltra, se non lasar Ymola e Forlì al Cardinal San Zorzi; et si duci che la Signoria dica il papa è stà causa di far tuor quella impresa e hora non voi ; sichè di queste tre cosse il papa si duol assai. E l’orator li disse il tutto di la risposta leta al papa, qual stè quieto ; et che questo è busia e non è vero, e che mostreria la propria risposte diman a esso Cardinal ; * adeo esso Cardinal disse havia fato mal a scriver quello non era vero. Or esso orator prega la Signoria sia tenuto secreto questo, perchè à de lì esso episcopo di Tioli sa ogni cossa, e di secreti etc. Or fo dato sacramento a tutti. Poi li cai di X lezè una lettera drizà a loro. Et per Colegio fo scrito a ditto orator non era il vero, et se debi doler al papa di questo etc., ut in litteris, qual fo ordinata a Gasparo; che per esser ogi la vizilia di nadal, non si potea far ni Conseglio di X ni Pregadi ; però fo scrito per Colegio. Da Ferara, dii vicedomino, di 22. Come à ’uto le lettere di passo per li Brandolini et sier Nicolò Foscarini vien proveditor di Faenza ; li qual Brandolini è zonti (ad) Arzenta. Eri vene il ducha a Ferara, e si partì per Modena per trovar il Cardinal Roan ; etiam, è tre zorni, vene a Ferara il Cardinal fiol dii ducha; e il marchexe di Mantoa zonse a Man-toa, el qual, per esser morti alcuni di soi da peste, è andato a star a Marmaruol etc. Di Faenza, di proveditori, di 21. Come han- / Diarti di M. Sanuto. — Tura. V. no spazà il trombeta a' li conti di Clushercùle. Item, ricevete nostre lettere zercha la mojer dii capitanio di le fantarie recuperata etc., e voria cautione dovendo ritornar col marito; quali partono a dillo capitanio, el qual disse li ha perdonato perchè lei è innocente eie. Item, hanno auto una lettera dii signor Antonio Maria Ordelaplio di Forlì, qual la manda ; e li scrive che il governador arziepiscopo di Ragusi li à mandato a dirli li mandi uno homo da lui, el qual l’ha mandato, però dimanda conseglio come el si ha governar ; e loro li hanno risposto generalmente etc. Item, manda artilarie bisogneria a Faenza. Di Umano, dii proveditor, di 21. Come ricevete nostre, di 18, di far pagar li danni a quelli che li soldati dii Manfron li ha fatto, e cussi farà ; e di danari trarà dii sai (che) tolse al Cesenaticho e dispensò de lì, licet siano pochi, pur justa li mandali li expe-dirà; e aspeta li ducati 550 si scrive mandarli ; et ha scrito a Ravena li mandi uno vice colaleral per questo effetto. Item, darà li sali dii Cesenaticho a la duchessa di Urbin ; et che li sali dii signor, eh’ è sachi 10 milia, fa gran danni et saria bon comprarli, acciò non li dispensase in quelli castelli lui. Item, manda una descrittoli à ’uta di lochi fo dii signor di Rimano, molto copiosa e destinta, la qual sarà qui solo scripta. Et veneno in Colegio sier Bernardo Barbarigo, sier Luca'Quirini e sier Piero di Prioli provedilori al sai, dicendo jysta li mandati aver concluso con el signor di Rimano di comprar ditti -sali a bolognini 22 el sacho; e fono laudati. Et però fo ordinato che sier Piero di Prioli proveditor, vadi a incantar li dacj a Rimano e Faenza. Di Montefior, di sier Zacaria Contarini di sier Alvixe, data a dì 14, venuta per avanti et ogi leta in Colegio. Come a dì 5 zonse lì ben reee-vuto da quelli, dicendo esser venuti solo la Signoria senza alcun invito ; e scyiye de condition dii loco. Prima, il castello è fortissimo e molto più la rocha, e fa con el teritorio anime 6000, e, achadendo, si faria de lì 600 boni fanti. E il castello è situado in monte, dove con grandissima dificultà nè poiria andar exer-cito nè condursi artilarie senza maxima spesa, per i 285 passi che sono angusti ; e quando fosseno conditeti, non ariano sì presto suo intento «i el loco avesse la debita guardia, perchè è fortissimo di mure et fosse, et ha la rocha che lo domina tutto. El manda la lista di le monition ha trovato ; molle cosse sono che non si possono adoperar, come è curazine, balestre e verdoni, e saria bon renovarle ; et che sier Vicenzo 39