23 MDXXIV, • po, nè di altrove. Nulo. Come sier Francesco More-xini avogador intromesse el caso dii mandalo fato per li 3 Savii sora la revision di conti in credito di disiatati di ducati 11 milia, 137 grossi 8 in danno di la Signoria nostra, et era Io li presente a farlo notar, perchè fui quello che parlai in Collegio, et tnonslrai ditti chalafati non aver alcun credito. Di, sier Zuan Moro provedador zeneral in brezana, date a lloado, a dì 5, hore . . . Come era stato con le zente verso Ponte Oio per andar a trovar ccrli cavalli inimici di quelli di Lodi, quali erano stati in bergamasca a dannizar. LI venuti a Caravazo et andati, inteseno esser partili, per il che era ritornalo lì a Roado; ma inteso che li dilli erano tornati, pertanto montava a cavallo col signor Janus e altre zente el andavano a quella volta. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato nove voxe, ¡usta il solilo, et tutte passoe. Fu posto, per li Consieri, absente sier Francesco Foscari eh’è amalato, in suo loco sier Alvise Gri-mani cao di XL viceconsier, li Cai di XL, et sier Francesco Morexini 1’ avogador in loco di Cao di XL, la parte di sier Marco Antonio Venier el dotor, electo orator a Milan, eli’ el possi esser electo, non obslanle la parte in contrario, la qual fu posta uno altro Consejo et non ave il numero di le balole. Et cussi ozi balotà do volte non fu presa e fo ben fato, per non averzer questa strada. Ave la prima volta : 2 non sincere, 309 di no, 833 di sì, voi i cinque sexti. Iterimi: 2 non sinceri, 408 di no, 954, di sì, nihil captimi. E nota. Non fo manda fora li soì parenti. Fo posto, per li Consieri, atento, quando in le cause criminal alcun zudexe di proprio è cazado, non è ordine alcun chi dia inlrar in loco suo, pertanto sia preso che in ditto caso entrar debbi uno di Cai di XL che saranno a la Quaranti;! Criminal, a la banca, ut in parte. Et fu presa. Ave: 30 non sincere, 107 di no, 678 di sì. Di campo, vene lettere, hessendo Gran Consejo suso, di sier Piero da cha’ 'da Pexaro procurator, provedador zeneral, et sier Carlo Con-rini orator, date apresso Garlasco, a dì 4, ore 21. Come le zente nostre andono a la impresa de Garlasco, poi datoli tre battaglie erano infralì dentro combalendo tuttavia con quelli erano lì de inimici, et amazandoli tulli. Et questa lettera fo brevissima, venuta in hore 48, di man di Constantin Cava za. Di Brexa, avi lettere di sier Antonio Sa-nudo podestà, di 4, hore 12. Come haveano auto MARZO. 24 lettere di campo, di 3, hore 4, el qual è passato Tesino a dì 2, et alogìato a Trumel, le gente dii duca di Milan, overo il Viceré, a Gambalò, miglia Ire lontani uno dall’altro, et hozi doveano andar ad expugnar Garlasco, loco forte, ma sperano de haver-lo; el qual é poco lontano dove i sono alogiati. De grisoni non intenderne altro. Tegno non venirano, per li advisi hanno che eri sera scrisseno a la Signoria et a nui. Di Crema, dii Foscari podestà et capila-nio, di 4, hore 3. Come erano venuti da 50 cavalli a levar alcune zente sono in Lodi et condurle in campo a Biagrassa, et perchè ha auto aviso voleano venir a danni di la Signoria nostra, scrive aver fato molle provisione ; condur in la terra vituarie, strami eie., taiar strade e traversarle etc. Item, scrive come erano ussite quel zorno assà zente di quelle di Lodi. Si dice vanno in campo a Biagrassa. A dì 7. La matina, fo lettere di sier Carlo Contarmi orator, date a Grumel, a dì 3, hore 13. Le qual mancavano a zonzer, et é venute per via di Bergamo, il summario dirò poi. Di Brexa, avi lettere di sier Antonio Sañudo podestà, mio fradello, di 5, hore 4. Come in quella hora haveano auto aviso li noslri aver preso Garlasco da pò Ire bataglie, tagliato a pezi tutti erano fanti 600 et 200 cavalli lizieri, ferito el nepote del signor Renzo. El qual loco è sialo mollo al proposito, perch'1 dove era el nostro campo a caso è brusato, per esser sta grandissimo vento. Dito loco è sta preso da italiani, da grisoni. Altro non si ha ; avendo, avisera, etc. Di Crema, di 5. Dii partir di Lodi fanti 1300 et lanze 200 per andar verso Biagrassa a conzon-zersi con inimici. Di sier Zuan Moro provedador zeneral in 12 hrexana, date a Roado a dì. . . Come di grisoni nulla è, et esser avísalo da Arona esser zonto 50 cavalli dii campo di francesi in Lodi per menar via un bon numero di fanli. Et esso Proveditor ha scritto al cavalier dì la Volpe usisse di Crema, et vadi contra el Birago, venendo ai danni noslri. Item, il signor Janus è andato a Palazuol et ha mandato 150 cavalli lizieri a Roman e Marlinengo. Item, in Trevi sono 60 fanti nostri a custodia di quel loco, in Roman Sperandio di Padoa con la soa compagnia. Di Mantoa, fo lettere dii Marchexe al suo orator, qual le mostrò a la Signoria. Come monsignor Beuret, stalo a Roma, ha commission di la