77 MDXXIV, MARZO. 78 vernilo a rechiederli qualche homo pratico de far artellarie el polvere, dicendo che per la via del mar Rosso cimi le nave de Portogallo facilmente si po-tri» satisfar a tal ( ffeclo, offerendosi andar in persona a far tal effetti, promelendo che se haverano il modo de artellarie, che tenirano tulli li machome-tani in guerra et che subiugerano la Meca. Sua Santità il manda al redi Portogallo, acciò che Sua Maestà, parendoli usar de l’opera sua, el possi far. Noto. In le dille lettere di l’Oralor nostro a Roma, di 13, avisa, olire quello ho scriplo di sopra, che di le trieve non è nulla, perchè spagnoli, zoè li cesarei non la voleno. Tumen il Papa dice non si farà zornata, e che spagnoli haveano hauto danari da fiorentini, senesi et luchesi, sichè Soa Santità non spera si fazi le trieve. Et che sguizari haveano mandato a dir al re di Pranza si legni ducati 150 milia li dieno dar a loro per pagar le zenle ha in campo, e ge li darano poi. Item, dii mandar uno messo dii Papa a slafeta in campo al Viceré con brievi, a dissuaderlo non fassi per niun modo la zornata. A dì 18. La matina, fo lettere di sier Zuan Moro provedador menerai in brexana, date a Chiari, a dì 16. Come, havendo inteso una grossa cavalcata esser ussita di Lodi et andata verso il Monte di Brianza per il bergamasco via per tuor vittuarie, nnde consultalo con il signor Janes, man-dono per ¡scontrarli 200 lanze, 150 cavalli lizieri et boti numero di fanti con due boche di fuogo, credendo i dovesseno tornar par intrar in Lodi per la via di Caravazo; ma inimici non feno quella via e ritornorono salvi per un’ altra via, etc. Di campo, né eri, né questa note, nè ozi fin nona fo alcuna lettera, che molti di Collegio se meravigliava. Vene in Collegio il Legalo del Papa insieme con uno nontio dii Pontefice chiamato domino....., qual va in Hongaria per esser con quel Re e altri signori, per le cosse turchesche, licet ivi sia il Cardinal di la Minerva legato. E venuto per stal'eta con 6 persone, parie immediate. Il Doxe li fe’ bona ciera, offerendosi. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta ordinaria. Di campo vene lettere, date a Tormello, dii provedador Pexaro e sier Carlo Contarini o-rator, di 14, liore 17, et hore 4 di notte. Come in campo di francesi pativano mollo di pan, et haveano liaulo uno pan qual mandano a la Signoria, piccolissimo, il qual valeva diexe al Marzello. Item, di una grossa cavalcala de francesi ussita quel zorno di Vegevene per andar a tuor vituarie, et cussi il marchexe di Pescara con altra zente si messe a cavallo per obstarli, et andono cavalcando quelli di là e nostri di quà di una aqua chiamata......et si salulono con le artellarie con occision di alcuni cavalli el feriti di ambe doe le parie. Et visto che francesi erano più numero di spagnoli, et francesi esser tulli in ordinanza, ritornorono in li soi alozameuli. Pu in questo Consejo di X proposte molte gra-tie el suspeso deUli di zenlhilomeni, Ira li qual sier Lorenzo Minio qu. sier Francesco. Item, messo la gralia di sier Filippo e sier Francesco Bernardo qu. sier Dandolo, ai qual è rota la sua nave questo carlevar sora Cerigo con stara 14 milia formenlo, veniva in questa terra, richiedeno, havendo un credilo al sai di ducali.....per noli di loro nave, volevano polerdi questi comprar tante possession che resta a vender di ruxon di la Signoria sopra il Polesene. Ancora fu preso, che di uno credito di sier Si- 43 mon Ferro fo carmerlengo et castelan in Anlivari dii dillo rezimenlo, portato a li Camerlenghi di cornuti, li sia dalo ogni mexe ducali 5 dii numero di 300 ducati, che ’I Camerlengo possi dispensar a la sua cassa a creditori, eie. Fu trovalo ducali 200 da uno, qual rechiede Et altre parie et gralie fu poste, non da conto. Et licenliato la Zotila, restò Consejo di X semplice pur per expedir altre gralie parlicular. Fo mandalo in campo ducali 6000 d’ oro, el in brexana al provedilor Moro ducali 2000 di ino-neda, etc. A dì 19. Sabato fo santo Jsepo et si varda per la terra. Vene in Collegio l’oralor di Ferrara per cosse parlicular, eie. Di campo, date a Tormello, dii provedador Pexaro et sier Carlo Contarini orator, di 15, et 16. Come erano siati in consulto, et il Viceré' volse venir dal Governador nostro, et il nostro Go-vernador et lui Provedador fo più presti et andò da lui, et terminono sopraslar ne li alozamenli ancora per 4 zorni. Item, di esser venuto in campo el signor Vitello Vitello, qual vien di là de Po el é a stipendio de.....venuto per aiular l’impresa con homini d’arme 160, cavalli lizieri 400, et fanti 1500, el zà la persona sua é zonta dal Viceré, et venendo apresso uno loco sora Po che si leniva per francesi, chiamalo Bisigtiaua, dove farà do ponti. Item, francesi palivano di viluarie. Zanin di Medici ito a Mi*