251 MDXXIV, APRILE. 252 ralion sidovea venir su questa renga a dir l’opinion mia in questa materia, perchè di un cauto cognosso parlar contro persone a mi conzonte in parentà et grandissima amicitia; da l’altro, considerando le infinite uhligation ho a le vostre Excellenlissime Signorie e l i benigna audientia che sempre che parlo quelle mi presta, et 1' honor le fa a le mie opinion, per tanto ho voluto poslponer ogni beneficio parli-cular et difender il ben puhlico, come dia far cadami bon ciladin, et maxime vedendo melerei una parte devia dal sentimento mio, contraria a le vostre leze e di mal exempio et di poca utilità, la qual dia esser repudiala da le vostre ExcellentissimeSignorie, per le raxon eh’ el vostro servidor locherà. F.l aziò sapia Vostra Serenità, dii 1522 a di 16 Oclubrio fu preso in questo Consejo, ma prima nel Consejo di Pregadi, atento il bisogno si havea de ducati 6000, alora, di elezer uno Procurato!' qual havesse a in* Irardil 1530 a di primo Marzo, nel qual tempo fusse butado le tessere in qual Procurala dovesse inlrar, vacando o non vacando Procuratori, con questo che lo electo potesse solum in questo mezo venir in Pregadi melando ballota, nè havesse altra prerogativa, el fosse obligato prestar a la Signoria nostra in contadi ducali 8000, la reslitulion di quali fusse dii 1523 ducali 1000, dii 1524 ducati 1000 et ducati 2000 li sia ubligati dii deposito dii sai di Novembrio 1523; per il resto, ch’è ducali 6000, li deposili dii sai 1526 el 1527, et non possendo scuo-derli, il dazio di la mazenaete.: quod modo sit veruni, lezi la parte. El fo leda la dita parte con grandissima atenlione de lutti. Con questa condition promossa per lui, fo electo missier Zuan da Leze, el non è passà do anni à nulo li ducali 2000. Mora fa meter una parie eh’ el possi inlrar Procuratori non si buia più tessere, voi di la Procuratia de citra, ch’é la rica, offerendosi prestar ducali 1500 per 18 mexi con partida di banco di la reslitulion di questi; li qual ducali 1500, si femo conio, si troverà (olendo la Signoria vostra a interesse con danno per lauto tempo di ducali 200 e manco; parte, Signori, che non merita aver ballota dalle Excellenlissime Signorie Vostre. Prima, Signori 1^9* Exeellcnlissimi, è conira le leze, perochè dii 1493 a di... Maro fu preso parte in questo Consejo, che non si possi daragumento nè preheminentia nè altro ad alcun eleclo in rezimenlo overo in officio solto grandissime pene, commessa la execulion a li Avogadori di Cornuti, sicome apar in libro Stella, a carte 126, la qual non farò lezer ma è cussi certo questa parie non è anni 20 o poco più che la fo presa, et questa si vien a romper cussi santissima e ben considerala parie. Et son cerio si questi Excellentissimi padri sena-lori havesse udilo questo non l’hariano presa; la qual però fo presa di 5 ballote. Questa parte è di mal exempio, perchè, come si averze questa porta che con danari presladi si possi mutar uno otkio in l’altro, come è questa che voi signanter la Procuratia rica, potrà occorrer, perchè, Signori, nulla magna civitasquiescere potest, che uno sarà electo Podestà vorà esser Capi -tanio, farà meler la parte; overo uno sarà in qualche oficio utile, farà meter li sia perlongà a star uno altro anno con preslar danari, e che danari ch’è con ducali 200 di danno. La Hepublica si poi servir e non romper le leze e far questo disordine, qual fato una volta non si poi remediar. Mi si poria dir il bisogno dii danaro fa meler questa parte; digo, Signori, questi ducali 1500 per 18 mexi non è niente. Avè vu bisogno? noi voria dir, c’è di modi assai; fe uno altro Procuralor, averè ducali 8000, o più Procuratori ; ma li Savii eh’ è al Governo dii Slado saperà ben trovar il modo di trovar danari, e non a questo modo: che non è da voler questa parte per cossa alcuna contraria a leze, di mal exempio e di poca utilità. E che si veda in li vostri libri di la Canzelaria tal parie posta, che quando si havea perso il slado e si brusava Meslre e Margera da li nostri minici, mai fo messo una tal parie; si se feva officii per danari, si feva con scontri e non a questo muodo. Questa parie, Signori, non è da prender, e, inis-sier Zuan da Leze, seie slà eleclo con un muodo, contenleve: sorte tua contentus ahi cceteraque re-linque. Ilo voluto dir queste poche di parole con la servitù mia, et di ogni deliberatimi che quelle farà resterò più che satisfate, el a vostre Excellentis-siine Signorie mi ricontando. Serenissimo Principe et Illustrissima Si- 150 gnoria. Essendo stà electo io Zuan da Leze procuralor de san Marco per la gratia de lo Excellentissimo Gran Consejo, con condition che del 1530 a dì primo Marzo possi inlrar in la Procuratia cum li modi et condition che sono li altri; et desiderando per convenienti respelli de inlrar al presente, bora offerisco de preslar al presente ducati 1500 a lire G soldi 4 per ducato in contadi fuor di banco immediate che sarà posta et presa la parie in lo excellenlissimo Ma-zor Conseglio, che io possi inlrar de presenti in la \