MCCCCCIII, NOVEMBRE. chi Dio perdoni, sier Polo Antonio Minili, fo consier. 140 Etiam fo publichà hi parte di le tunse. Et poi gran Consejo, il principe con la Signoria si redusse in Colegio de suso con li capi di X,et prima fo leto le lettere di Faenza vcuute ozi a nona, il snmario sarà qui soto. Et poi leto le lettere, sier Marco da Molin et sier Zacaria Dolfrn govemador, messeno certe parie zercha il fontego di lodeschi, videlicet più la Signoria non sia inganà, ut in parte, e fu presa. Item, voleano meter altre parte: fo rimesse a doman, e tajar graeie di sansarie, e sopra questo fo qualche contraversia. Item, per Colegio fo preso di mandar Gregoliza da Spalato et do altri capi stratioti, in tutto cavali (10 quali sono in Friul, verso il campo noslro di Faenza etc. Fo scrito a l’orator a Roma, advisarlo di la elezione di 8 solenni oratori, et li fo scripti quali. Item, laudarlo non sii andà dal ducha Valentino, et etiam che ’l voi procurar, facendo il papa cardinali, fazi un zentilhomo nostro. Da poi li cai ili X mandano tutti fuora, e credo venisse sier Piero Marzello con alcuni di Rimano. Pur si va sequendo la praticha; è materia dii Consejo di X. nesciola fin. IH sier Cristofal Moro proveditor, date a la Observantìa, a dì 10, hore 7 di vote. Come era ozi venuto fuori di Faenza uno frate parente di li do captivi, qual ha ditto quello populo è mollo obstinato, et maxime perche la Signoria ha tolto la via di la Valle, che li par soriano loro soto posti. L’hano esortalo a ritornar, e dir che, volendo darsi, sariano (ioli di la Signoria nostra eie. e che andando sarà causa di gran ben. Item, li nostri atendeno a meter li canoni doman per bombardar la terra da una banda, non però che di quel la voglino dar la bataja ; e i voria 3 altri canoni, come scrisse. Item, eri Astor, fradelo dii signor Francese lieto, ussi di Faenza con alcuni per anelar a Modiana. Era con lui li Buosi contrari di Naldi, per veder di aver il castello di la Valle e Caxano. Item, lui proveditor, come scrisse, mandò Franco dal Borgo con li balestrieri a Oriolo per tenir la via vien di Castrocaro acciò non vengi socorso di lì in la terra. Item, per uno suo, stato in la terra, hanno li 200 deputati conira quelli si vorano render, haver retenulo 10 citadini et uno esaminato a la corda, per sospeto ballino intelligentia con la Signoria nostra, adeo li citadini vanno molto bassi, e non osano dir nulla. Item, in la terra non vi sono 100 cavali, et pur comenzano a patir dii viver; mazenano col pestrin, sichè comenzerano a patir, eh’è bon per nov. Item, ha ricevuto nostre lettere e li danari ; risponde non à speso danari a lui, e zonto sarà il camerlengo di Ravena di li diputato per pagador, esequirà e farà lui li dispensi. Item, manda una leltera abuta dii go-vernator di Fan, al qual li ha risposto in bona forma etc. 1^0 Ihl governator e castellan di Fan, nominato Thoma di'Picolhomeni, al proveditor nostro in Romagna, di 4. Come, hessendo quella terra a l’ubidientia di Santa Chiesia, ha inteso alcuni citadini esser venuti da esso proveditor per far novità e pratichar dar quella terra a la Signoria, però avisa che non crede la Signoria voj contra la Chiesia etc.; la copia di la qual lettera fortasse sarà qui avanti seripta. Sichè la praticha di Fan passò a questo modo, e fo judichato quel loro nontio venisse qui non havesse alcuna comissione di darsi ; ma zonto qui alcuni nostri lo invitò a dir si volea dar. Ikt Legena, di sier Francesco Qucrini re-ctor, di 27 auosto. Come è zonto lì e à trova li animi de li abitanti assa’ conquassati, e ha fabrichato dii suo lajorteza, adeo, venendo più arma’ lurche-scha, non dubita, licet sempre fusto scorziza de lì via. Item. molli de li habi tanti su ditta isola è parliti e andati da’ turchi, e assi fato scriver a pagar charazo. Lui li ha proibito retornino, et fato editto di confi-sehar il suo ; però richiede si confermi, acciò li subditi fideli si mantengi in la devutione. Item, lauda uno Paulo Ypsila, qual per soi meriti de lì l’à fato canzelier in vita, però con poca utilità di viver. Da Spalato, di Hironimo "Bernardo conte, di 26 octubrio. Come le lettere ducal portava dal conte di Sibinico a Traù, et li fu preso da’ marte-lossi. Tamen lui farà la processione solita, e cussi farà Traù. Aspeta risposta di le saline e condanati si scuo-da, e ili ribaldi fenno quel excesso etc. Item, in queli zorni il vicebam di Corvatia fo a le man con 30 (ur-chi; era con lui 60, et ne fu morti turchi 8 e presi cavali 9, ferito la mazor parte di tutte do parte. Questi turchi è di una compagnia di 200; si diviseno in tre parte, una verso Sibinico, una verso Traù, et una su quel di Craina. Item, l’adunation si feva in Bossina, par sia disciolta. A dì 13 novembrio. In Colegio. Fono alditi li oratori veronesi et espediti ; e fo in cQnlraditorio con sier Mann Zustignan per il protonotario Landò à l’abatia di Santa Trinità, et altri e Michiel et Fosca-rini cugnadi ohm dii Cardinal Michiel, per promesse fatoli. Or terminò la Signoria, tutti li residui, sì dii vescoado come di le altre abatie, sieno posti in una cassa con tre chiave, una il clero una la cità, una li