17 MDXXIV, MARZO. 18 8 Et pocho da poi gionse una altra posta, con lettere di Crema, di 2. Che era in quella mattina ussite di Lodi una grossa cavalcala di cavalli et fatili andati a l i volta di Trevi el Hivollasecca. Non sanno quello i voiano far. Item, è lettere dii provedador Moro, di bre-.rana, date a Roado a di 2. Come mandava uno contestabile con 300 fanti in Trevi. Di Bergamo, di 2, hore 23. Come scrivono a la Signoria con brevità, por esser scorsa quel zorno una cavalcata di gente erano in Lodi sopra questo territorio bergamasco, el hanno brusato uno locho nominato Spirano, eh’ è di le più belle terre di bergamasca, che faceva anime 1000. Tamen loro in Bergamo non teineno nulla. I)a poi disnar, fu Collegio di la Signoria e Savii col Collegio deputato sopra le cosse di la becharia. Di campo, vene lettere da Casirano, di sier Carlo Contarini orator, di primo, hore 5 di note. Come quel zorno era venuto di Milan lì in campo il prothonolario Carazzolo, qual è per nome di la Cesarea Maestà apresso il duca di Milan, dicendo che 'I Duca e tutto il populo di Milan mormoravano assai che essi cesarei non volessimo passar Texin, atenlo che li nostri erano eontenli di passar. Il che aldilo, il Viceré terminò al lutto voler passar la malina, e cussi fece intender al nostro Cìo-vernador, che col nome di Dio havesseno le zenle la matina a di 2, Mercore, per tempo in ordine, perchè loro spagnoli sanano li primi el passeriano di là de Texin, ponendosi loro a lo alozameulo di Morlara, eie. Et cussi certo passerano. Scrive aver scripto a sìer Piero da eha’ da Pexaro procurator, provedador zeneral, non si parti dì Pavia, zonlo che el sìa, perchè dì li poi si li manderà scoria et potrà venir securamente in campo. Di Crema, di sier Alvise Foscari podestà et capitanio, di 3. Come il governador di Trevi lì havia scritto di queste zenle ussite di l^odi, siati lì per aver quel loco, et loro defendendosi scorsene in bergamasca per far il danno i lexe a 4 ville gro-sissìme, Arze, Codogno, Astesa, et Spiran. Feno gran saco e brusono. Et allre particularilà, ut in lit-teris. Di Bergamo, di 2, hore 1 di noe te. Come haveano auto una brevissima lettera di campo dì l’Orator nostro, che li avisava che ozi dovevano passar Ticino con el nome del Spirilo Santo, et che ozi aspectavano in campo el proveditor Pexaro. Nolo. In lettere di campo è uno aviso, che uno Paris dal Borgo, è in Vegevene, havia mandato a 1 Diari» di 11. Sasuto. — Tom. XXXVI. dirli, volendo darli soldo, veri# noi nostro campo con 300 fanti, e lui orator Contarini ha ditto al duca di Milan. Di sier Zuan Moro provedador zeneral in brexana, date a Roado, a dì 3. Come si levava de lì col signor Janus et allre zenle et andari» a Pa-laznol por esser più vicino dii bergamasco, Itavendo inteso il danno hanno fatto quelli di Lodi, ut sujn a. Di Brexa, di rectori, di 3. Come iuteso il danno faclo por inimici sul bergamasco et li exercitì voler passar Texin, per più sogurtà di la terra feno molte provision e far venir dentro 1000 homini di la valide e (rovaio danari, videlicet ducali 1000 ad improsledo et (J00 da uno daliaro, che li darà, qual è il tempo per tutto il mexe, eie. ut in titteris. A dì 5. l-i malina, fo lettere di Pavia di sier Fiero da cha’ da Pexaro procurator, proveditor cenerai, di 2. Dii zonzer lì, et che l’avia aulo ordine restar, tamen si partiva per campo per esser con li nostri al Ponte et passar Ticino insieme. Di Bergamo, vidi lettere di 3. Come beri, francesi, zoè quelli sono in Lodi corseno sopra questo territorio et sachizono do ville, una nominala Spiran, che fa 1000 anime, et un’altra nominata Arzelao, el menato via bestiami da tiOO capi grossi, fato presoni, et brusalo la mitade de Spiran. Et questa malina hanno etiam aver sachizato Codogno, et sono poi lutti andati a Caravagio, et se intende sn ne rilornerano a la volta de Lodi con li botini, presoni el tulle le gente. Scrive, questa malina sono mirati qui in Bergamo li 300 fanti. El provedilor Moro se spinge avanti a Palazuol, sichò le cosse è assecurale. Item, come hanno aviso di paese de grisoni, che ancora non li era giolito danari et che li capitani erano stali a parlamento cum uno domino Haphacllo da Palazollo, dicendoli che non ciano per calar in favor de francesi se non calavano almanco 8000, videlicet 4000 grisoni et 4000 sguizari, et che se contentavano li desseno un scudo per uno de praesenti, el resto di la paga in campo ; el qual domino Kaphaello li rispose non haver questa coni -missione, ma che anderà da monsignor Armiraìo in campo per intender il voler suo, et li renderà risposta. Et cussi è andalo in campo con doi capelanii de grisoni per luor la resolulione. Insupei' havemo come parlo dii nostro campo era passalo Ticino et eh’ el resto doveva passar. Di campo, di 2, hore 15, di sier Carlo Contarmi orator, date al Ponte. Come le zelile erano in ordine el comenzavano a passar di là di Tesino. 2