285 MDXXIV, In questo zorno, fo san Filippo Jacomo, dove slà sier Marco Antonio Contarmi l’avocalo in la casa del Prirnocierio, qual à hauto la palla el etiam tre altri precii di ducali 450 contadi, di 12 bollelini 1’ havea. llor hozi feze festa a trombe e pìfarì, e fo assi donne; pranzo el cena a parenti et altri el si ballò lutto il zorno : fé far uno soler su l’aqua fuora di le feneslre sora il rio. Va vestito prima damaschili cremexin, poi di scartato a mancge dogai di cendado; à fato grandissime alegreze, videlieet prima, a chi li porlo la nova dove l’era in rtnga in Collegio di le biave che fo uno suo fameio, ducati 100, vestilo zipon di raso cremexin, bareta di scartalo, calze di scadalo, scarpe di veludo negro et una capa di scarlato. A tulli i poveri e chi volse bo-te 8 vin ; si dispensò quel zorno lult» il pan di caxa el quello di le panatane di san Marco. Et a tulli li zentilomeni poveri andò da lui ducati uno, zoè una corona per uno; altri poveri soldi 4. A Trizo ducali C, al cavalier dii Doxe ducati 4, a li scudieri ducali uno. Si taiò do veste nuove come ho ditto el uno zipon damaschin .... A so’ moier una ve-slura di veludo paonazo, una veslura di veludo negro, una veslura di ormexin : a 5 pule soe vestide Iute di seda damaschin negro : a do puli soi damaschili negro ziponi : a Ire bastardi soi il simile ; a tre soc sorelle una scufia d’oro per una de ducali 10 l’una, una veslura di......; a’ soi cugnadi videlieet do olim signori di Faenza, et sier Miro-nitno Gràdenigo qu. sier Ferigo, uno zipon longo saio damaschi)) negro per uno, et veludo negro per listarlo : a so’ eugnada, la moier di sier Lorenzo Moro una veslura di velu lo paonazo ; a soi fioli uno damaschin negro per uno, et uno è in galla se li manda il saio overo il damaschili; a uno fio fo di sier Piero Maria Coniarmi so nievo il simile. A tutte le femene di caxa una veslura di sarza per una et ...........a tenuto zorni tre corte sban- dia, disnar e cena sempre con trombe e pifari. Ha fato cena a tulli soi compagni Eterni, a parie di quelli dii Collegio di le biave, a 28 secretarii ; ha mandato il disnar a lutti i frati di san Francesco di la Vigna dove à uno fradello frale, dove è venuti etiam quelli di san Job, mollo onoralo con trombe e pifari lì in monaslerìo, el compito, lutto quello avanzò fu lassa per la cena. Ha dona ducali 100 ai Carmeni dove è la so’ caxa e naque in quella conlrà. Ha dona ai frali di san Francesco de la Vigna ducati .... a salila Maria di Grazia ducali .... et altri monasterij .... ha falò una festa publica dove zenò di suso e di zoso persone 400. maggio. 28G A dì 2. La malina per tempo, fo lettere, di 172 Milan, di sier Carlo Contarmi orator nostro, di ultimo, liore 9. Qual advisava cussi : Questa matina a bona bora lo illustrissimo signor Ducha mi ha mandalo a dire come à hauto lettere dii signor Viceré, che nel passar hanno fallo francesi da Sesia, li nostri li hanno tolti G pezi di arlellarìe grosse et die continuavano la victoria : di quanto se intenderà darà adviso. Di Bergamo vidi lettere, di ultimo, hore 18. Con il prefato aviso e copia di la soprascripla lettera di l’Oralor nostro a Milan, come ho scripto di sopra; si che si tien francesi vadino a la volta di monti el fuora dii Stado de Milano. Di campo fono lettere, di sier Piero da cha’ da Pexaro procurator, proveditor menerai, date a.........a dì 29, hore 15. Avisa che francesi erano per unirse con sguizari certissimo, si che li nostri non li potevano devedar, et che li cavali lizieri li erano driedo. Di Udene, di sier Andrea Foscolo podestà et capitanio. Zerca li danari richiesti, chiamò quelli quali volseno chiamar il Parlamento et acusando non haver danari si scusono assai. Scrive saria boi) la Signoria parlasse a domino Jacomo Florio dolor, orator suo, e qui li scrivesse. Veneno in Collegio li oratori cesareo et di Milano, el monstrono una lettera dii signor ducha di Milan data a dì 30 Aprii hore.....qual manda una lellera li scrìve domino Zuan Baptisla Spìciano suo comìssario in campo, data a Romagnano a dì 29 hore 19, la copia sarà qua avanti posla. In con-clusion, avìsa esser lì col campo dìi Viceré, el che francesi erano levali el li nostri cavalli lizieri li ha-veano tolto 7 pezzi dearlellaria grossa, 5 dì qual lui havea visti condur in campo et do altri erano conduli da certi fanti; et haveano brasalo 4 cara di polvere et preso uno capitanio di sguizari con tre stendardi overo bandiere, uno con l’arma di monsignor l’Ar-miraio, li altri di do capitani di sguizari; concludendo poi che dilli francesi si erano firmati a.......... Vene in Collegio, per il qual fo mandalo, sier Marco Antonio Venier el doctor, elcdo oralor a Milan, qual à hauto li danari e tutto, per deliberatimi fata nel Consejo di X con la Zonla. Et il Serenissimo li disse si melcsse in ordine ad andar a la sua legalione; el qual disse esser in ordine et parlìria certissimo fino zorni 8.- Di Cypri fono lede lettere di sier Dome-nego Capello luogotenente et Consieri, date a, dì 16 Marmo a Nicosia.