209 Mnxxiv, APRILE. 210 Fu poslo, per tulio il Collegio, che le dille sen-lerrtie siano laudale, cazadi li debitori, creditori, pare, lioli, fradelli, fioli di fradelli, soceri et zeueri, insta la parte 1522 a dì 22 Avosto. Ave : 87, 2, 44. Fo presa. Da poi mandali zoso, fu poslo per li Consìeri, Cai di XL e Sa vii, suspender li debili ha con la Signorìa per do anni sier Zuan Pivani e fradelli qu. sier Beneto a l’oficio di le Cazude, sì in nome suo, come suo padre et madre. Fu presa. 156, 10, 1. Fu poslo, per li ditli, suspender li debiti ha con la Signoria nostra sier Marco di Garzoni qu. sier Vicenzo, et fu presa. Ave : 158, 7, 3. Fu posto, per i Consieri, Gii di XL e Savìi, pagar le do lettere dì cambio tolse il vicebailo nostro a Constanlinopolì, 1’ una a sier Piero Duodo qu. sier Francesco di ducati. . . . d’oro in oro e l’altra a sier Zuan Barbarigo qu. sier Antonio di ducali . . . . d’oro in oro per allrelanli hauli de lì, ut in parte. Fu presa. Fu poslo, per i Saviì tutti ai ordini, confirmar sier Piero Trtm qu. sier Lorenzo, era nobile in ar-mada,qual, iusta la parie, sier Zuan Vilurì proveda-dor di l’armada l'ha poslo in vicesoracomilo su la galia fo dii qu. sier Luca da cha’ da Pexaro, ut in parte. 150, 8, 3. Fu posto, per i Savìi, atento il conte Paris Scolo ha servito in queste occorrenlie in campo a sue spexe con homini d’arme 30, et atenlo li benemeriti di soi passadi et soì, che al conte Alberto Scoto suo Hot li sia dà conduta d’ homini d’ arme trenla, sichè de eoe ter o lì corri il soldo, ut in parte. Fu poslo, per i Savii, una lettera in risposta a li reclori di Brexa, zerca li ducali 10 milia ha verno rechiesto a quella comunità in questi urgenti bisogni, et inteso quanlo quelli depuladi, videticet l’abate per nome di altri, che meglio saria domandar ini -presiedo a quelli potrà prestar e si ’1 mancherà che si polrà proponer al Conseglio, pertanto col Senato laudeino questo, et tulli quelli presterano sarà no-tadi iu la Canzellaria nostra, a eierna memoria. Ave I ulto il Consejo. Fu posto, per i Consìeri, Cai di XL e Savii, atenlosia stà tolto per I’ ofic:o di le Cazude alcuni tieni in tenuta di sier Zuan Badoer dolor et cava-lier orator nostro in Franza, et non havendo chi veda le sue raxon, l’anderà parte che sia sospeso dillo debito per uno mexe poi che ’1 dillo sarà zonlo in questa terra, come è iusto e honeslo. Ave : 156, 6, 2. Fu posto, per li Consieri, una (aia a la Badìa, I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXXVI. che quel Podestà possi bandizar di lerre e luogi o di questa cilà, con (aia, vivo lire 500, morto lire 300 e confiscalion di beni, uno Zuan Piero mantoan, qual messe fuogo in una caxa de lì solila alitarsi per !a camera di Ruigo, la qual quasi si brusò con molte robe de chi vi slava dentro. Ave : 150, 4, 6. Fu posto, per li Consierì, atento il piovati, capi- 121 tolo e beneficiali di santa Agnese babbi cesso a sier Alvise Moro qu. sier Jacomo una caxa lassata a loro per donna Agnese Moro sua sorella a livello, ai qual ha ubbligà ducati 7 in Castello, ut in parte con evidente sua utilità, però sia confirmala la oession predilla. Fu presa. 91, 22, 0. Fu poslo, per i Savii di terra ferma, che Mor-gante da Bergamo, qual dii 1502 in qua ha servilo a custodia di Malvasia a la varda di la porla de lì con salario di perperi 43 al mese e mesure 3 de tormento, che son ducati 4 in zerca al rnexe, el qual per sier Zuan Viluri provedador di l’armada é stà cusso, pertanto el dillo sia ritorna al dillo loco, atenlo la informazion haula di reclori stati de lì, sicome el dillo fo etiam alias ritornato al prefalo oficio per sier Agustin da Mula olim provedador di l’armada. Ave : 127, 20, 11. Et fu presa. Di campo, dii capelan dii provedador Pexaro, date a Cazalin a dì 11 Aprii, vidi lettere. Come in campo di francesi è venuto parte del soccorso, la quantità non si sà. Dicesi a piti modi, chi dize 3000, chi 5000, et hanno trailo assaissimi colpi de artellarie, con far feste grande; quello seguirà aviserà. Si duol non esser ancora venuto medico li in campo, eli’ è stà causa di la morte di molli capitani e signori et assà poveromiui, e il campo si diserta di capi e valenti homini, che al presente sono ammalati el Contili da Marlinengo, qual sta mal el sì ha facto portar in Pavia, si lieti non scapolerà ; il signor Julio Manfron el simile, e tulio per causa de non vi esser medico, che ’I si fusse, si farla provi-sion et molli sarìa guariti. El il fiol dii signor Janes, qual ita nome Cesare, el bozi vedendo il Provedador il suo mal agumentarsi, ha spazato una pusta a Milan per suo conto, per far venir qui el medico dii signor Ducha. Etiam el Provedador è amaialo; pertanto solicita el Provedilor sì mandi di quà il medico, che sia excellente. 1524 die 19 Aprilie. In Rogatis. 122" Serenissimus. Consiliarii. (1) La carta 12i ' è biauca. 14