371 MDXXtV, SETTEMBRE. 372 A dì 5. La rpalina vene in Collegio l’oralor di Ferara con nvisi che ’I suo signor li lia mandati, quali siano comunicati, et ha lettere di uno suo non-tio è in Aste col Viceré. Come, per alcuni mercanti venuti di Lion, si ha aviso che in Franza era sta scoperto certo Iralato di alcuni fati contro il Re chri-slianissimo, vi deli coi brusirli tre città, zoè rneze di quelle, perchè a tutte li passa un fiume, videlicet Lion, Paris et Troes in Zampagna, et zà el fuogo ha-via operato in mezo Troes, che era brasate 3 o 4 case, et che alcuni di complici erano stà presi e tati brusar vivi eie. ltem come ...... 335 ‘ I)i Viena, di sier Cario Contarmi orator fo lettere, date a dì 25. Come a di 22 scrisse, qual non è zonte ancora. Scrive come era nova de lì il re di Poiana aver roto turchi et amazalo 1500. Item, come la seda di fra Martin Luter era in culmine più che mai, et la lettera et mandato di la Cesarea Maestà vertuto quelli populi non lo voi obedir, imo si lieti si taierano a pezi, et la dieta di Spiera fata di le terre franche voleno far una altra dieta eie. Scrive, havendo exposto a lo illustrissimo principe Ferdinando la commissione sua, zerca li confini de Istria et Frinì, soa excellentia li fe’ risponder per il dolor Faba che ’I desse in scriptis. E lui Orator instando non si consueta va far questo, a la fin deliberò darli quanto el reehredeva. Soa Excellent ia disse la vederia, et conseieria, et manderia per lui, et vedendo star molto esser chiamato deliberò solecitar di aver au-dicntia, el auta li fecedircome l’aspcctava la venula di domino----di la Torre orator, stato a la Signoria nostra, e di doi soi consieri che erano absenli, et poi li risponderla. La qual indusia procede dal Salamanca, al qual saria stà bon averli etc. Sichè tien non li sarà data alcuna risposta fin non zonzu il prefalo domino......da la Torre. In questa mallina, in Quarantia criminal compite, per il caso di Jacob di Anselmo hebreo, di parlar il suo avocato sier Alvise Badoer, qual parlò molto altamente, et disse del serenissimo re di Poiana alcune parole, qual compilo domino,luslo Lodovico Deeio orator dii ditto Re, che vieti ogni mattina et senta apresso la Signoria, disse alcune parole contro ili lui latine; dicendo, el mentiva per le cane di la gola, che ’1 suo Ite non deva fomento a barerie, e la zoia era dii magnifico domino Cristoforo conte palatiti di Cracovia capitatilo et gran canzellier dii Regno. Hor fo zercà di aquietarlo. Da poi disnar fo audientia publica di la Signoria. Sumario di ima lettera di sier Cario Contari- 336 ni orator ai signor Archiduca di Austria, data in Vienna a dì 27 Avosto 1524, dri-saia a sier Angolo Gabriel qu. sier Silvestro, ricevuta a dì 5 Septembrio. Come expediva uno suo cavalaro a posta, et scrive expetava questa Serenissima principessa per poter far il debito suo, licet non li sia stà date lettere credentiali a lei. Zonse Sua Excellencia qui Marti. II giorno sequente, havendoli fatto intender che lui andaria vohmtiera a farli riverenlia, mandò a levarlo do soi zentilhomini con i qual andoe, et fatoli le acoglienlie debile, sentala el lui a l’incontro, le recitoe la orationcella preparata. Li fece risponder ad uno suo secretano ; poi tolse licentia da lei fate quelle repliche le parse. Questa donna è bellissima, et mostra molto savia et discreta. Parla ongaro et todesco; sa qualche parola latina, ma non parla mai. L’ha molte damisele, qualche una belle; ma li soi habiti disformi da li nostri, e da quello li parlicon-vengi, che le fanno brute. Scrive, lui è lì come confinalo; non poi andar dal Serenissimo Archiduca se non è mandalo a chiamar per voler cusì Sua Excel-lentia, per quanto li ha mandato a dir. In altro loco non ha dove andare, poi non li par convenir andar atorno; sichè è da pensar come el si trova Pur con el reverendissimo Cardinal Campegio legato convien qualche volta,et è gentilissima persona, monslra grandemente amarlo, lo ha invitato a disnar con lui, e che domesticamente si lassi galder, e ne sono lì molli dodi, et si rasona qualche bella cossa, et cusì passa il tempo. Sua Signoria reverendissima li disse eri che ’1 indicava la dieta si dovea far a Spira questo San Martin non si farà, perchè havendo quelli di le terre franche haulo alcuni mandati cesarei zerca Marlin Luter, par che habino dito voler far una dieta tra loro lì a Spira, la qual già hanno principialo, e poi risponderanno; ma tien che si risolvevano non voler obedir per non si voler soloponer a l’imperio, come è stata antiqua sua professione. Però si iudica non solamente tal dieta non si farà, ma più presto sia per sequir qualche scandalo, et etiam sua reverendissima signoria li ha ditto che il sperava unir lo regno ili Hongaria a la Sedia Apostolica per le pratiche che l’ha, et che è assai inalili.